TEANO

 
Personalità da ricordare
 
Santi teanesi
 
Urbano (7 dicembre)
 
Martirologio Romano: a Teano in Campania, sant’Urbano, vescovo.
 
Terzo vescovo e compatrono di Teano.
 

Statua settecentesca nel cappellone di S. Paride (foto di Mimmo Feola)
 

S. URBANO - III. Vescovo

S. Urbano (1) terzo Vescovo della Chiesa di teano, fu consacrato dopo S. Amasio. Costui, discepolo di S. Paride, e Diacono, ei vivente, richiamò dopo la morte del di lui Maestro, tutte le premure de' Teanesi su di Amasio, che allo stesso momento tenevano intente in lui. Non potè poi sfuggire alla morte di quest'ultimo; e quantunque ci si dimostrasse indegno di siffatto peso pastorale, pure dovette cedere contro sua voglia.
Si fu allora, che desso aggiungesse e cura e vigilanza per le anime affidate alla sua custodia. Istruì, predicò, e procurando guarigioni d'infermi, con dare veduta ai ciechi, drittezza ai storpi, ai muti loquela, si stabilì viemmaggiormente nella idea di purezza e santità!
Com'è de' Santi predicendo il suo passaggio da questo mondo all'altro, ai 7. di Decembre ei spirò l'anima, dopo aversi costruita la sepoltura dappresso il fiume, e porta disotto della Città. Siffatte cose si posson leggieri scontrare presso gli atti di questo Santo riportati dal Ferrari. Abbenchè di lui faccian menzione il Martirologio Romano, e 'l Baronio nelle note, tuttavia non apparisce nella di lui vita in quale anno morisse. Si crede con probabilità sotto Papa Liberio (2).

(1) Questi fu teanese. Oltre tutti gli Agiografi, che lo contestano, in special guisa lo enuncia il Beltrano loc. cit. pag. 147. "Famosa eziandio fu teano per la Santità dei due Santi Vescovi, che seguirono Paris, Amasio, ed Urbano, il quale come Teanese cittadino illustrò di doppio pregio la patria. Riverisconsi i corpi di questi tre suoi Santi Vescovi con quello di S. Reparata Vergine, e Martire portatovi dai Principi Longobardi, nell'antichissimo Duomo di questa Città".

(2) Questo Santo aveva un particolare altare, il quale era sito nel Coro in cornu Epistolae, di padronato della famiglia Galluccio. Il Capitolo trovò incomodo all'esercizio delle sacre funzioni questo altare, per cui monsignor De Rosis nel 1645. lo fece demolire, e 'l suo peso delle Messe del Beneficio addetto a questo altare, lo trasferì nella cappella da lui fatta eriggere di S. Anna. Questo beneficio così detto di S. Urbano in Febrajo 1752. si possedeva da D. Pasquale de Gasparre, e dopo la morte di costui nel 1753, 26 Marzo, ne fu istituito il clerico Nicola Morelli. Nella visita del 1614. si portano per peso di questo Beneficio due Messe nella settimana; ma col decreto del 1752., 3 Ottobre, furono ridotte a 36. I beni che vi erano addetti possonsi scontrare nella visita del 1681 fol. 251.

in: Michele Broccoli - "Teano Sidicino, antico e moderno" - Vol. 3 - 4, pag. 51 e segg.