L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Rosso di sera: Quando c’era Berlinguer.
Incontro con l'autore tra passato e futuro
 

(foto di Mimmo Feola)
 

Sabato 15 ottobre presso la Sala Convegni del Loggione il Presidio Libera di Teano ha presentato l’ultimo lavoro prodotto dall’amico Gianni Solino.
Con l’autore abbiamo ripercorso alcuni passaggi fondamentali della sua esperienza di impegno politico e sociale: dagli anni dell’impegno nelle organizzazioni studentesche, alla direzione della FGCI casertana passando per gli anni della rappresentanza sindacale fino al momento della dissoluzione del partito Partito Comunista e il conseguente abbandono dell’impegno partitico.
L’impegno giovanile è tema centrale e filo conduttore della prima metà dell’incontro, un viaggio alla scoperta di una società, quella casertana, profondamente pervasa e abusata dal potere dei clan di camorra. Il contrasto alla criminalità organizzata diventa infatti luogo di incontro e scontro politico, all’interno del partito e nei confronti degli avversari. Proprio in quegli anni iniziano infatti ad emergere le questioni che sono ancora oggi al centro del dibattito politico e culturale: la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, il caporalato, il racket, l’usura e il traffico di stupefacenti.
Nella seconda parte si è invece soprattutto riflettuto rispetto al passaggio dal racconto dei fatti all’analisi delle trasformazioni che sono avvenute e stanno avvenendo nel nostro paese. Dal titolo del libro sarebbe stato lecito aspettarsi un approccio nostalgico rispetto ai tempi delle grandi movimentazioni, della politica militante e dello scontro ideologico, ma l’autore ha invece rivendicato con grande convinzione e serenità l’abbandono a sinistra della tradizione filo-sovietica e l’affermazione di una nuova forma partitica più vicina alle socialdemocrazie europee. Una trasformazione, quella dello scontro parlamentare, annunciata proprio a partire dagli anni della segreteria Berlinguer, che tra le mille contraddizioni e storture ha condotto proprio quell’esperienza ad essere parte integrante della tradizione democratica europea.
Tra i tanti spunti di riflessione urla particolare attenzione la richiesta da parte dell’autore di non sminuire l’azione dei giovani che, accusati di carenza di ideali, di motivazione e capacità di partecipare, stanno oggi affrontando la madre di tutte le battaglie: quella per la sopravvivenza. L’emergenza climatica appare infatti come la più grande e profonda minaccia affrontata dall’umanità; eppure la si lascia passare per una velleità giovanile e moralista.
In conclusione la presentazione è stata un momento di confronto importante, anche con gli amministratori presenti, rispetto ad uno sviluppo della partecipazione civile e politica che partendo dai territori sia capace di incidere nella dinamica democratica anche sui grandi temi del nostro tempo.
(Presidio Libera Teano)

(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 10 Ottobre)