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26 ottobre: baccalà per tutti!

 

Sono passati 145 anni dall'incontro-scontro, tra il Re di Sardegna, che veniva a conquistare e colonizzare il più bello dei reami, e il Rivoluzionario repubblicano, appena convertitosi alla causa dell'unificazione a tutti i costi, e Teano lo celebra con manifestazioni fuori dell'ordinario, all'insegna della buona cucina.
Sarà forse effetto dell'impazzare di cuochi e di conduttrici-massaie sugli schermi di mamma-tv, ma anche Garibaldi, del quale non sono mai state intessute le lodi di buongustaio, ora diventa a Teano il patron della buona tavola. Entra così nel Gotha dei Grandi dal palato fine, insieme al Padre Dante, mallevadore per tanti anni della bontà di un famoso olio d'oliva, e al Cavour, che continua a concedere titolo e predicato a un modesto spumante nel vano tentativo di nobilitarlo. Si è scoperto (non conosciamo l'autore della mirabile impresa) che Garibaldi amava il baccalà, forse per l'antico suo mestiere di navigante, e i Teanesi potranno perciò deliziarsi con il sempre più costoso baccalà, rigorosamente preparato secondo la ricetta tramandata da Garibaldi, nella Tendopoli dei Sapori Garibaldini sul Muraglione a partire dalle ore 8.30 del giorno 26.
Ma non è solo la buona cucina a caratterizzare queste celebrazioni. Sarà allestito anche un museo garibaldino temporaneo, nel quale confluiranno chissà quali preziosi cimeli, il cui prestito viene dal Comune disperatamente sollecitato da giorni su Internet e sarà apprestata di nuovo, ma solo per pochi giorni, la stalla sul Muraglione che ospitò per qualche ora l'Eroe e la sua tranquilla cavalcatura. Anche qui c'è stata una scoperta: quella che per tradizione è stata sempre ritenuta una stalla, era invece una locanda monolocale, anzi la locanda dove desinò Garibaldi. Non sappiamo altro, come si chiamava, da chi era gestita e per quanto tempo fu attiva, tuttavia gli organizzatori ne stanno curando il ripristino temporaneo “in stile Ottocento”. Così viene precisato nel programma, forse per evitare che qualcuno pensi ad altro tipo di allestimenti. Stalle e locande sono state per secoli luogo fortunato per avventurosi incontri segreti d'ogni genere.
Completerà il tutto un continuo esibirsi di bande e corali parrocchiali (qualcuna lo farà in chiesa). Le corali parrocchiali avranno il gravoso compito di esorcizzare ogni possibile recrudescenza degli influssi demoniaci che i nostri Padri, ben timorati di Dio, attribuivano al Biondo Eroe per via di quel suo chiodo fisso di scacciare da Roma il povero papa. Così al macabro inno “Si scopron le tombe, si levano i morti … “, che sarà intonato a ripetizione dalle bande nelle piazze, verrà opposto dalle sacre tribune un altrettanto poco gioioso, ma sicuramente più consolante, “Inter oves locum presta…”. Forse ai devoti teanesi verrà il cruccio di pensare che Garibaldi nell'altro mondo (per lui il Terzo, del quale però non è eroe come negli altri Due) potrebbe non trovarsi dalla parte dei mansueti, ma non si sa mai.
In tempo di pacificazione nazionale era doveroso anche dare una piccola sterzata in senso filomonarchico alle manifestazioni ed anche questo è stato fatto. Giorno 26 sarà letto e diffuso un messaggio di Vittorio Emanuele di Savoia. Forse è giusto che sia così, tanto più che è salva l'indiscussa fedeltà dell'Amministrazione comunale alla Repubblica: al principe sabaudo non è stata riconosciuta alcuna regia prerogativa e gli è stato riservato un modestissimo trattamento di Eccellenza in luogo di quelli ben più altisonanti che gli competerebbero.
Per finire, Teano, che viaggia ovviamente a un tasso di crescita intorno allo zero, conseguirà in quest'ottobre un vero boom demografico: dal 26 ottobre conterà qualche migliaio di cittadini (onorari) in più: la signora Garibaldi (Anita, genealogicamente più volte jr) e tutti i bersaglieri dell'intera Brigata Garibaldi, ai quali la cittadinanza onoraria sarà consegnata nelle mani del comandante, del quale ci spiace non ricordare il nome. Ma certamente lo ricorderemo bene nel redigere il prossimo numero.

Guido Zarone
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 6 Ottobre)