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Un borgo da riscoprire per farlo rivivere

 

Le piccole realtà territoriali italiane sono il particolare di una bellezza che la natura e la storia hanno creato affidando ai suoi abitanti ed alla loro memoria una eredità che molto spesso è stata coperta dalla polvere della dimenticanza e dell’indifferenza.
Non tutti i borghi del nostro territorio hanno subito l’infausta condanna a scomparire perché nel corso degli anni non si è definitivamente cancellata nella memoria dei suoi abitanti la sua storia ricordata nel racconto delle proprie tradizioni tramandate di padre in figlio.
La fiammella del ricordo della storia e delle tradizioni di Falciano del Massico, provincia di Caserta, non si è spenta in modo definitivo perché vi sono persone che l’hanno tenuta accesa con la loro testimonianza nel ricordare i fatti, gli accadimenti, le testimonianze del passato, la fierezza dei suoi abitanti, l’intelligenza usata nel sopravvivere alle varie calamità, la fertilità del suo territorio e l’unicità dei suoi prodotti.
Questa fiammella non si è spenta anzi è stata tenuta viva e maggiormente alimentata da un Sindaco, l’Ing. Erasmo Fava eletto nel 2017 e confermato nelle elezioni del 2022, che costantemente ha stimolato i suoi collaboratori a fare passi importanti ed impegnativi per il recupero della memoria storica del paese.
Ha creato uno strumento a tal fine, il Polo Culturale Ager Falernus istituito il 30 luglio 2018 che, pur nella sua breve e difficile vita legata alla sciagura del Covid, ha portato alla conoscenza di tutti le tradizioni ed i documenti, coperti dalla polvere dell’oblio, valido aiuto nel riscoprire e ripercorre la storia e le tradizioni del paese.
L’elaborazione e stesura del PUC, approvato il 14 marzo 2022, ha individuato gli strumenti urbanistici che consentono, una volta a regime, di conservare e riportare il centro storico del borgo alle sue origini e la riscoperta degli antichi tracciati viari che afferivano alle ville rustiche romane di cui la collina del paese ne è ricca, un patrimonio culturale di valore inestimabile.
Queste due scelte, fatte dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale, sono state di supporto e convincenti per partecipare al Concorso previsto dall’Avviso pubblico del Ministero dei Beni Culturali del 20 dicembre 2011 per la presentazione di proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici da finanziare nell’ambito del Pnrr Recovery.
Lo sforzo e l’impegno serio messo nella elaborazione del Progetto ha ottenuto il risultato sperato con il finanziamento di 1.550.000,00 euro.
Il lavoro profuso ha avuto un riconoscimento insperato perché, tra le migliaia di piccoli borghi di tutta Italia che hanno partecipato all’Avviso pubblico, il borgo di Falciano del Massico è risultato 3 in graduatoria con punti 74/79 su 19 borghi della Campania ed il 1 in provincia di Caserta su 3 sul complessivo di 229 borghi scelti a livello nazionale.
Il Sindaco, Ing, Erasmo Fava, e l’Amministrazione Comunale devono essere orgogliosi che il paese ha ottenuto tale riconoscimento che ha premiato la loro ferma convinzione che il paese non deve morire nell’indifferenza ma deve rinascere e sopravvivere
Per il piccolo borgo di Falciano del Massico inizia un tempo nuovo di speranza che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale non si lasceranno sfuggire per operare quel cambiamento profondo che le linee del Progetto approvato descrivono e che devono essere realizzate.
Il Progetto non è una programmazione di eventi e di feste paesane che accendono le luci e l’attenzione sul paese per un paio di giorni per poi spegnersi senza lasciare nulla di significativo, ma è un contenitore di azioni di politiche attive che devono produrre il cambiamento ed il recupero del paese alla vita.
Saranno mesi di studio, di discussione, di elaborazioni di progetti singoli ed iniziative culturali che devono coinvolgere l’intero paese tale da segnare uno spartiacque riconoscibile nella vita della gente.
Un tale Progetto di rinascita del paese non può e non deve essere divisivo ma suscitare l’orgoglio di appartenenza ad un paese che vuole e deve rinascere.
L’attuazione del Progetto deve contrastare lo spopolamento del borgo ed incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, deve creare un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso.
Il patrimonio naturale e culturale del territorio e del borgo deve essere salvaguardato e protetto attraverso azioni incisive e continue per migliorare la qualità della vita.
Le dinamiche che si innescheranno con l’attuazione delle fasi del Progetto devono sfociare in una politica locale allo sviluppo che deve supportare le attività produttive con la creazione di posti di lavoro dignitosi.
Motore essenziale del Progetto è il sostegno all’imprenditorialità, alla creatività ed all’innovazione che devono trovare nella cultura, nella tradizione e nel sapere locale, che non manca, la sua forza di realizzazione.
Il tutto deve essere legato al turismo di prossimità e permanente che trova il suo spazio e la sua vita nella rete di collaborazione con realtà simili e con piattaforme istituzionali.
È un impegno serio di cui il Sindaco e l’Amministrazione Comunale si sono fatti carico e con certezza coinvolgeranno tutte le forze migliori del paese per realizzarlo.
La realizzazione delle azioni previste nel Progetto e le varie fasi di attuazioni misureranno la volontà, l’impegno e la serietà di tutti coloro che con forza vogliono e desiderano far rivivere un paese carico di storia e di cultura.

Giuseppe Toscano
(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 8 Agosto)