Il poeta Ovidio, vissuto ai tempi dell'imperatore Augusto, nelle Metamorfosi racconta una commovente storia d'amore che, in un tempo in cui i ruoli di coppia si sono fatti interinali come quelli lavorativi e l'indipendenza assoluta è diventata un imperativo che sconfina con la solitudine, - scrive Marino Niola su il Venerdì di Repubblica del 20 aprile 2018 – dai vecchi Filemone e Bauci ci viene una lezione di interdipendenza e di dedizione reciproca che ci tocca la mente e il cuore.
I due anziani coniugi (F & B) avevano ospitato Zeus ed Ermes che giravano il mondo travestiti da mendicanti, per giudicare la bontà degli uomini, ed erano stati respinti da tutti, tranne l'unica eccezione.
Per contraccambiare la generosità dei vetusti sposi gli promisero di esaudire ogni desiderio. Essi chiesero semplicemente di stare sempre insieme. E soprattutto di chiudere gli occhi nello stesso momento per non provare il dolore della perdita dell'altra metà.
Gli dei esaudirono i loro desideri e Filemone e Bauci vennero ricoperti di fronde e trasformati (metamorfosi) in quercia e tiglio e così si scambiarono l'ultimo addio.
Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 5 Maggio) |
