L'ASSOCIAZIONE
 
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Indice Lucio Salvi
 
 

Volli, sempre volli, fortissimamente volli

 
La volontà come prevaricazione
 

All'esame di laurea il radicale Marco Pannella inchiodò la Commissione d'esame per tre ore e mezzo con un profluvio di parole per convincere i professori alla sua tesi. Che gli era stata scritta dagli amici dell'UGI e dell'UNURI (associazioni goliardiche) di cui era presidente: lui aveva altro da fare, aveva fretta e ne sapeva più di loro. Dopo la prima ora era stato invitato a ritirarsi. Invano.
Resistere resistere resistere!
Il risultato fu una laurea in legge con il voto minimo di sessantasei.
Marco Pannella era un non violento…
Una faccia diversa dalle altre, una faccia plasmata dalle idee.
Occhi azzurri penetranti, capelli e ciglia folte, un armadio per mole.
Eternamente con la sigaretta tra le mani da farsi male, da provocare il cancro ai polmoni poi metastatizzato al fegato.
Una violenza su sé stesso oltre quella nota verso gli altri.
Ma Marco Pannella era un non violento!
Bere la propria urina, come fece; digiunare tante volte da risultare non credibile, facendo del digiuno solo un'arma di ricatto, si proclamava seguace del Mahatma Gandhi.
Ma Marco Pannella era un non violento!

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 6 Giugno)