'L'ultimo libro di Luciano De Crescenzo ha per titolo “Ti voglio bene assai”. Edito da Mondadori a fine anno 2015, di pagine 135 e dal costo di € 15. La dichiarazione di amore dell'Autore è per la Città e si esprime nel legame con le canzoni napoletane (le più famose di cui fà la storia e la filosofia).
Sulla sopra coperta anteriore e posteriore appaiono due dischi in vinile. Incorniciano il simpatico scrittore divulgatore soprattutto di miti e di filosofi in età decadente.
(Rammento che è affetto da prosopo agnosia: non riconosce le persone)
Al centro del 45 giri sulla faccia posteriore della sopra coperta v'è l'antica fontana della Spina Corona sulla quale torneremo.
Partenope, la sirena che si inabissò con le altre non essendo riuscita ad ammaliare Ulisse, lasciò il nome alla città.
Una sirena vera… si suicidò in tempi meno remoti fu Liliana Castagnola stella del varietà abbandonata da Totò.
Il libro di De Crescenzo racconta la storia di dieci canzoni napoletane, le più note: Era de maggio, O'sole mio, Torna a Surriento, Voce 'e notte, 'O surdato 'nnammurato, 'A tazza e café, Santa Lucia luntana, Tammurriata nera, Malafemmena, Carmela. Con il loro carico di amore e passione, morte e resurrezione. Con la consueta bonomia che contraddistingue il filosofo. Il quale ricorda che Pitagora era convinto che il Bene avesse creato l'Ordine, la Luce, e l'Uomo; e li Male avesse generato il Caos, le Tenebre e la Donna.
Una curiosità quella della sopra coperta posteriore: la icona della fontana delle zizze nel pieno centro storico di Napoli. Antichissima - risalirebbe al 1139 – rappresenta una sirena dalle cui turgide mammelle sgorga l'acqua che spegne il fuoco del Vesuvio.
Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 1 Gennaio) |
