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Il verme nell'occhio

 

Una turista milanese durante uno dei suoi frequenti viaggi per il mondo ha raccontato che le era uscito un verme da un occhio.
Inverosimile! Ma no. Di che si tratta?
Un diffuso quotidiano, il torinese La Stampa che nello scorso nevoso febbraio 2012 festeggia un primato di vendite, il 6 ottobre dell'anno scorso pubblicò un lungo articolo di un'intera pagina dal titolo: Sconfitta una piaga antica. Parla di Jimmy Carter ex presidente degli Stati Uniti che lotta da 25 anni contro il parassita dei pozzi d'acqua, il verme di Guinea o piccolo drago di Medina (dracunculus medinensis).
Le persone si infettano bevendo acqua inquinata da microcrostacei (cyclops, pulci d'acqua, ospiti intermedi) infetti. La larve penetrano la parete intestinale, maturano in vermi adulti e migrano nel tessuto connettivo. L'estremità cefalica (la testa) della femmina produce una papula-vescicola che alla fine si ulcera e rilascia larve mobili che infettano l'acqua.
La femmina di tale filaria è lunga 30-400 cm (! dati dell'Atlante di Zoologia del prof. Stefano Bianchi, Liguori editore); il maschio 2-4 cm; qualche mm. il diametro.
Il verme cresce sotto la pelle, la attraversa e la spacca per scivolare fuori dal corpo in cui si è infilato.
È bianchiccio, molle, schifoso. Ne parlano anche i Numeri (21.6) con qualche dubbio perché il testo biblico parla di serpenti “brucianti” tradotto in “serpenti di fuoco”.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che il bastone di Asclepio, dio della arti sanitarie, fosse avvolto dal dracunculus. Forse che il personaggio era un abile estrattore dello stesso dalla cute dei parassitati?
Di qui la divinizzazione.
Racconta Jimmy Carter che nel 1986 trovandosi in Ghana vide una giovane donna che si teneva un seno come se avesse in braccio un bambino. Il seno era bucato da una specie di cordicina che lo attraversava da una parte all'altra: era uno degli undici vermi che correvano sul suo corpo. Una scena da horror!
Il verme provoca dolori lancinanti che possono durare a lungo finché non viene estratto lentamente arrotolandolo su un bastoncino. Complicazioni le più diverse anche gravi.
Idrotassi. Il verme cerca l'acqua per espellere le larve. (Un caso da piscina occorso a soggetto mai stato in paesi a rischio).
Ciò spiega la più frequente fuoriuscita dagli arti inferiori, quelle citate per le vie lacrimali, le ghiandole mammarie e la localizzazione al liquido cerebrospinale con conseguenze immaginabili, paralisi e/o morte.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 5 Maggio)