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Il Risorgimento dei vinti

 

Per vincere il cruccio di non aver ascoltato – per un banale disguido - il Discorso dell'Amico sul Risorgimento, tenuto a S. Maria C. V. (ma dove?) il 31 marzo mi do a letture filosofiche: Bertrand Russel, premio Nobel nel 1950. Nei “Saggi scettici” (Sceptical essays) capitolo “Libertà di pensiero e propaganda ufficiale” leggo: Gli appelli all'idealismo inducono la gente onesta ad assecondare i piani dei furfanti.
Mi illumino! È la Grazia! direbbe il giansenista Saint Cyran.
Questo fu il risorgimento: ingenui non numerosi idealisti che coinvolsero il popolo ignorante ed un nugolo di furfanti.
Certo, nessuno vuole tornare indietro di 150 anni se non altro per non riaprire le piaghe sanguinanti, nessuno vuole ripristinare il Regno delle Due Sicilie e la dinastia borbonica, né rimettere in piedi lo Stato pontificio sottratto al legittimo sovrano. Lo stesso che oggi plaude allo Stato italiano.
Certo! Con quel che guadagna dai Patti lateranensi sciaguratamente confermati da Bettino Craxi. Al Vaticano abbiamo fatto un enorme favore. Soldi per la sottrazione dei territori pontifici senza preoccupazione di amministrarli!!!
Nessuno vuole frazionare l'Italia tranne Bossi; ma dubito che lo voglia fare veramente.
Nessuno mi potrà convincere della bellezza esaltante dell'azione risorgimentale che, a suo tempo, tutta l'Europa stigmatizzò coralmente, nessuno potrà accettare l'accomodante esaltazione di un avventuriero armato che con le sue truppe mise a ferro e fuoco le pacifiche zone del Sud.
Meglio non tirare fuori degli armadi gli scheletri ripugnanti: il genocidio dei meridionali, la rapina del tesoro del Banco di Napoli trasferito a Torino, lo smantellamento delle fabbriche statali della Mongiana in Calabria a favore di Genova, la bufera sulla Chiesa: il bollettino Studi Cassinati (Anno X, n. 2) dà i nomi di 12 vescovi vessati, tormentati, costretti alla fuga, all’esilio!
Nessuno vuole rinvangare il passato soprattutto tale passato.
Ma, per favore, Parce sepultis.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 5 Maggio)