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Palline piccole e grandi

 

È proprio vero che l'uomo creò Dio a propria immagine e somiglianza e non viceversa. I recenti provvedimenti vaticani lo confermano.
La Commissione teologica internazionale presieduta dal prefetto della Congregazione vaticana per la dottrina della fede ha approvato un documento che abolisce il limbo. Il documento, a firma di un cardinale, è stato approvato dal pontefice e pubblicato dall'agenzia dei vescovi americani.
Il limbo è (meglio era) il luogo e lo stato privo di pena ma anche privo della visione beatifica di Dio. Accoglieva i non battezzati, i non nati (gli aborti); Dante Alighieri ci mise i grandi prima di Cristo (Omero, Orazio, Ovidio, Lucano) ed alcuni musulmani che ammirava cioè il Saladino, Avicenna, Averroè.
Già il papa, prima dell'ascesa al soglio, aveva detto che si trattava di una semplice ipotesi teologica che “andrebbe abbandonata".
L'ipotesi era nata e cresciuta nel Medioevo; così come quella del purgatorio. A Lione, nel 1274, il quattordicesimo concilio ecumenico fissò il dogma del purgatorio "luogo e condizione in cui le anime dei morti, giustificati, ma ancora in condizione di peccato, si trovano per completare la purificazione prima di ascendere al paradiso". I concili successivi (Basilea - Ferrara - Firenze - Roma e Trento) confermarono tale verità di fede, respinta dai protestanti.
Anche l'ipotesi del purgatorio andrebbe abbandonata, a maggior gloria di Dio, cioè per una spiritualità più profonda anche se - senza limbo e senza purgatorio - si ridurrebbe a contrapposizione manichea (inferno-paradiso).
Un gruppo di un centinaio di titolati biblisti statunitensi (Jesus Seminar), a partire dal 1985, sta tentando di separare il possibile o plausibile dall'implausibile o impossibile, usando metodi scientifici, antropologici, storici e linguistici. In grande stile.
Poiché le decisioni venivano prese votando con palline colorate, quest'impresa venne scherzosamente chiamata "teologia delle palline" in contrapposizione a quella canonica senza il diminutivo.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 5 Maggio)