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Indice Lucio Salvi
 
 

Pensieri...

 

EUROPA, EUROPA !
L'articolo 1-8 del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa dal titolo: I simboli dell'Unione, dichiara il 9 maggio GIORNATA DELL'EUROPA.
Pochi ne tengono conto e tra i pochi, il Club Sidicino che la celebra con un convivio ad hoc.
La mente corre a quelle località dell'antica Grecia, prima di tutte Creta, dove venivano celebrate le FESTE ELLOTIE in onore di Europa. Connesse ai riti della fecondità e perciò in esse venivano recati i simboli della vegetazione e del fuoco purificatore.
L'avvenente fanciulla Europa fu rapita da Zeus trasformatosi in uno splendente toro per sedurla.
Il toro divino si distingueva tra la mandria che passava in riva al mare. Notato e coccolato dalla fanciulla, quando costei lo cavalcò, si lanciò in mare e raggiunsero l'isola di Creta dove il dio si rivelò e la sposò.
Dall'unione nacquero tre figli tra cui Minosse.
Il successivo matrimonio con il re di Creta accreditò nel mito l'origine divina dei Minoidi.
La parola Europa significava “occidente” ad indicare le terre ad ovest dell'Asia Minore.

UN PAPA MEDIATICO
Passata l'onda emozionale che ha accompagnato gli ultimi sofferti giorni di vita e la fine del pontefice Giovanni Paolo II, a bocce ferme direi, va fatto un bilancio della Sua attività pastorale, cioè politica.
Da laico, non da chierico; con la ragione non con il cuore.
Il settimanale Panorama campeggiava in copertina un maiuscolo SI ed un maiuscolo NO, come sui piatti di una stadera.
Partiamo dal seguente presupposto. Scriveva Baruch Spinosa ad un giovane che era passato dal protestantesimo al cattolicesimo e che incitava il filosofo a fare lo stesso: “Abbandonate dunque questa maligna superstizione, riconoscete la Ragione che Dio vi ha data e coltivatela se non volete essere messo tra i bruti. Smettetela di chiamare misteri certi madornali errori; non confondete vergognosamente le cose che ignoriamo o che restano da scoprire con altro la cui assurdità è sicura, come quei terribili segreti della Chiesa che voi credete trascendere l'intelletto quanto più ripugnano alla retta ragione,”
Tanto premesso, il grande merito di Karol Wojtyla è stato quello di aver dato una spallata al comunismo, già traballante, a cominciare da Solidarnosc, dalla sua Polonia, terra martoriata e sempre contesa da Austria, Prussia, Russia ed agognata dalla Francia che istallò un giglio sul trono.
Piaceva, del Pontefice, l'afflato ecumenico, il respiro universale che si esprimeva nei bagni di folla perseguiti ai quattro punti cardinali del pianeta.
Punto di forza il dialogo interreligioso che lo vide assiso alla pari tra i primati di altre confessioni; contraddicendosi, in ciò, dalla ricerca di proselitismo nella sfera dell'ortodossia russa. Che non lo volle in casa.
Merito non comune il riconoscere gli errori passati: le crociate, l'inquisizione i cui roghi ancora estendono fosca luce nelle inquiete coscienze, la benedizione ai belligeranti, lo schiavismo mai abbastanza deprecato.
Passiamo alle posizioni discutibili del defunto Pontefice. Primo: la fabbrica dei santi. Numerosissimi, troppi. Ci sarà, in Paradiso, ancora posto per chi scrive o è tutto occupato?... Ora che gli iter di beatificazione si accorciano sempre più, dato che viviamo il tempo reale?…
Non era più saggia l'attesa quinquennale per fare in modo che lo tsunami Karol esaurisse i suoi effetti?
Ha scritto il cardinale di san Paolo del Brasile che Giovanni Paolo II a problemi nuovi ha dato risposte antiche.
Come il NO al matrimonio dei preti; NO al sacerdozio alle donne (sei donne consacrate prete da un vescovo scismatico sono state scomunicate); NO alla contraccezione (l'accusa di aver favorito involontariamente la diffusione dell'Aids - in Africa, in particolare - è senz'atro eccessiva e strumentale); NO ai sacramenti ai divorziati.
L'atteggiamento verso la biologia molecolare e la genetica è stato di chiusura totale.
Il filosofo spagnolo Fernando Savater afferma che si è trattato di un ritorno al tomismo medievale al punto che sorge il sospetto che se tornasse s. Tommaso d'Aquino sarebbe immediatamente bocciato perchè troppo innovatore.
b Si tratta di speculazioni - quelle di Karol Wojtyla - scolasticamente retrograde e dichiaratamente opposte non solo all'illuminismo voltairiano ma a tutta la modernità partendo da Descartes.

STORICHE CORBELLERIE
Per la prima volta sono pubblicati in italiano gli scritti di Voltaire sullo studio del passato. Il volume “Il pirronismo della storia” sostanzialmente rimprovera agli storici di raccontare…storie. E' in polemica con Bossuet il quale attribuiva a Cristo cose da Cristo mai dette. Come la verginità della madre, che Cristo fosse consustanziale al Padre, che avesse due volontà, che lo Spirito santo procede dal Padre e dal Figlio, che fosse possibile la transustanziazione, che si può resistere alla grazia efficace e che non vi si resiste.
Analogamente, al giorno d'oggi, Bush dice: Calipari eroe! Dubito e consulto il vocabolario Devoto Oli. Eroe: “persona che per eccezionali virtù di coraggio o abnegazione s'impone all'ammirazione di tutti”.
Forse Calipari è stato una persona sfortunata che stava facendo il proprio lavoro,quando gli spararono. Che, poi, si disse , aveva protetto con il corpo quello della giornalista è un'altra frottola: essendo stato colpito si adagiò involontariamente da quel lato.
Torna alla mente la domanda che il protettore estense dell'Ariosto rivolse allo scrittore dopo averne letto l'opera (Orlando Furioso): “…donde avete tratto, messer Ludovico, tante corbellerie?”.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 5 Settembre)