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Felice Stavolone, studioso e giudice / di pace di Teano

(1779 ca. - 1817)
 

Figura 1. Iscrizione della cappella di Santa Maria degli Angeli
e San Giuseppe.
 

Questo articolo presenta un personaggio poco conosciuto appartenente ad una famiglia notevole di Versano di Teano. Stavolone conseguì il dottorato in Legge a Napoli ed aderì alle idee della Repubblica Napoletana del 1799, ebbe degli incarichi di Polizia. Fu esiliato in Francia e al suo ritorno ebbe incarichi di governo.
Fu autore nel 1807 dell'opera Principj del Codice di Pulizia generale relativamente al regno delle Due Sicilie. Nominato giudice di Pace in Carinola, luogo dove morì nell'esercizio delle sue funzioni.

1. La famiglia Stavolone di Versano di Teano, nascita e studi di Felice
Le principali famiglie di Versano, casale di Teano, erano nel Settecento: Cipriano, Stavolone e Zarone. Esse avevano ciascuna una cappella privata nell'abitato, mentre la chiesa principale era Santa Maria di Versano, collocata fuori dell'abitato (oggi scomparsa). Anche queste tre cappelle oggi sono sparite e l’unica traccia di tale presenza è un’iscrizione appartenuta alla cappella di Santa Maria degli Angeli e San Giuseppe di proprietà della famiglia Stavolone1.
Nella prima metà del XVIII secolo, a partire dal 1708 fu iniziata la costruzione della chiesa parrocchiale nell'abitato, con l'acquisto di un terreno proprio dalla famiglia Stavolone3.
Nel 1738 Felice Stavolone, probabilmente nonno del nostro Felice, sposò in Napoli Brigida Maria Attanasio nella chiesa parrocchiale di San Tommaso a Capuana4.
Negli anni 1755-56 vi erano in Versano due nuclei principali degli Stavolone: Andrea, figlio del quondam dottor fisico Girolamo, di 47 anni, che viveva con la magnifica Cecilia de Lellis di 50 anni, i figli: Carlo, cadetto del Reggimento Regina di 25 anni, Cristina, zitella di 17 anni, Girolamo, seminarista di 15 anni, Caterina di 13 anni, Chiara di 11 anni e Domenico di 8 anni5.
Felice Stavolone nacque nel casale di Versano della città di Teano il 24 settembre 1773 da Gabriele quondam Felice e Vincenza de Robio di Domenico e fu battezzato il giorno seguente nella chiesa parrocchiale della Santissima Trinità6. Grazie alla sua famiglia benestante ebbe un facile accesso agli studi. Fu inviato, in seguito, a studiare a Napoli, dove studiò Legge canonica e civile e conseguì il dottorato il 6 aprile del 17967.

2. Dal periodo repubblicano alla nomina a giudice di pace
Nel periodo repubblicano del 1799 ebbe degli incarichi di polizia, esercitati a Napoli nel Monastero della Pace8 Per aver aderito alla Repubblica Napoletana fu esiliato in Francia nel 1800, «portato a Marsiglia sotto la pena di morte nel caso fosse rientrato nei Reali Dominj senza il Real Permesso». Al momento dell'esilio era così descritto:

«Felice Stavalone figlio del quondam Gabriele, e Vincenza de Robio, nativo di Tiano in provincia di Terra di Lavoro, di anni 21, faccia lunga, naso giusto, occhi bianchi, capelli e ciglio biondo, con una piccola cicatrice alla parte sinistra della bocca, snello di corporatura, statura piedi 5, e 4.»9

Nel 1806 ritornò nel regno di Napoli con i Francesi, esercitò l’attività legale e poi riuscì ad avere nuovi incarichi. Nel 1807 pubblicò in Napoli Principj del Codice di Pulizia generale relativamente al regno delle Due Sicilie. L'autore dedicò quest'opera a Cristoforo Saliceti10 potente ministro della Polizia del Decennio, legato in maniera diretta a Napoleone Bonaparte.
L'opera ripercorse le riforme della polizia tra Settecento ed inizio dell'Ottocento. Al momento della pubblicazione di questo volume, la polizia era stata già riformata due volte verso la fine del XVIII secolo, nel 1779 e nel 1798. Durante il periodo repubblicano aveva subito nuovamente profonde trasformazioni.
La questione della redazione di un «Codice di Polizia» era stata prevista già con la legge del 1798, ma il progetto era stato sospeso durante gli avvenimenti del 1799. Nel 1801 il dibattito era stato di nuovo acceso e con la legge del 11 maggio 1803 era stato poi istituito un Sopraintendente Generale della Polizia e della Giustizia per Napoli e le Provincie, con un Direttore Generale della polizia della capitale, coadiuvato dai commissari.
Infine, il 28 febbraio 1806 era stato istituito un Ministero di Polizia per il regno con un commissario generale per la capitale e per ognuna delle province11.

A proposito dell'opera dello Stavolone, riportiamo alcuni giudizi coevi:
«Scritto senza pompa e nel tempo istesso utilissimo, il volume Principj del Codice di Pulizia generale relativamente al regno delle Due Sicilie, che Felice Stavolone – condannato all’esilio dalle autorità borboniche per aver aderito alla Repubblica del 1799 – offre al ministro Saliceti. La stampa in ottavo (ottavi), realizzata nella tipografia di Gennaro Reale, viene reclamizzata il 19 ottobre 1807 da Cuoco12che, con proprietà, ne illustra la prima parte interamente storica.»13

Felice sposò Maria Teresa Fede di Giovanni di Napoli e visse nel casale di Versano in Teano e soltanto nell'ultimo anno nel Comune di Carinola. Il 7 agosto 1809 nacque nell'abitazione di Versano Maria Raffaella Gaetana, Felice era allora un patrocinatore14.
Nel marzo del 1811 nacque in Versano Gaetano Antonio; Felice esercitava allora esercitava l'attività legale15.
Nel mese di luglio del 1813 morì nella sua abitazione di Versano la madre di Felice Vincenza de Robio, figlia del fu Domenico, a 75 anni16.
Il 21 luglio 1814 nacque nell'abitazione di Versano Vincenzo Saverio e il padre Felice nell'atto è descritto solo come benestante17.
Stavolone nel Decennio francese fu fra coloro che comprarono titoli del debito pubblico dello Stato, infatti lo ritroviamo, in un’annotazione di titoli per 600 ducati come amministratore della moglie Maria Teresa Fede18. Ricordiamo che nel Decennio secondo il Codice Commerciale di Napoleone la vendita di titolo dello Stato era stata legalizzata con interessi del 5%, ribassati poi dal Murat al 3%19.
Gli Stavolone in Versano erano fra i maggiori proprietari: il dottor fisico Francesco, nato anch’egli in Versano di Teano il 4 maggio 1769 da don Giuseppe e donna Giovanna Colella e battezzato nella chiesa parrocchiale della Santissima Trinità il 5 maggio20, aveva 1044,68 ducati di rendita con 64 moggia circa di territori; gli eredi di Carlo 362,46 ducati con 20 moggia, Tomaso 299 ducati con 10 moggia, Felice 262,37 con 13 moggia circa, gli eredi di Girolamo 153,65 ducati con 10 moggia; vi erano poi altri contribuenti con cognome Stavolone (sui registri è scritto Stavalone) nel casale di Casale21.
Maria Carmina Brigida, ultima figlia di Felice, notato come benestante e giudice di pace22, nacque il 16 luglio del 1817 nell’abitazione di Versano e fu battezzata il medesimo giorno23.
Egli fu dunque giudice di pace in Carinola, dove aveva un'altra abitazione. Felice morì in Carinola il 28 settembre del 1817 dove esercitava la sua attività di giudice, assistito dalla moglie Maria Teresa Fede24.
La moglie donna Maria Teresa Fede morì nella sua abitazione di Versano il 24 agosto del 182025.
Nell’ottobre del 1829, infine, morì anche Gaetano Antonio alla giovane età di 12 anni, assistito dal sacerdote don Antonio Biasiucci di Versano26.

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Note

1 La foto è di Domenico Feola e tratta da https://agoradelsapere.wordpress.com /2019/04/26/versano-di-teano-una-storia-che-inizia-dallalba-dei-tempi/
2 Cfr. C. CIPRIANO, Brevi memorie su Versano di Teano, Teano, 1996; https://www.diocesiteanocalvi.it/wd-annuario-enti/ss-trinita-987/
3 CIPRIANO, cit.
4 ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI NAPOLI, Processetti matrimoniali, a. 1738, n. 10, f.lo 1137.
5 G. DI MARCO, Giacobini e Sanfedisti a Teano nel 1799, «il Sidicino», Anno IX, n. 3 – marzo, 2012.
6 ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, Collegio dei Dottori, vol. 113, f.lo 78; copia atto di battesimo; padrino fu don Carlo Stavolone della villa di Casale.
7 IVI, dal fascicolo apprendiamo che iniziò gli studi il 1792.
8 M. BATTAGLINI – A. PLACANICA, Leggi, atti, proclami ed altri documenti della Repubblica napoletana, 1798-1799, Cava de’ Tirreni, 2000, p. 12.
9 Filiazioni de' rei di Stato condannati dalla Suprema Giunta di Stato, e da' Visitatori Generali in vita, o a tempo ad esser trasportati da' Reali Dominj, Napoli, 1800, p. 28.
10 Su Anthoine Christofe Saliceti si vedano: J. RAMBAUD, Naples sous Joseph Bonaparte, Paris, 1911; J. GOUDECHOT, Saliceti ministre du royaume de Naples sous Joseph Bonaparte et Murat, in Studi in memoria di Nino Cortese, Roma, 1976; F. PAOLI, Christophe Saliceti, un conventionnel corse de Paris à Naples, Biguglia, 2014; A. DE FRANCESCO, Saliceti, Antonio Cristoforo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 89, 2017 https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-cristoforo-saliceti_(Dizionario-Biografico) (ultimo accesso 12/12/2021).
11 S. LAUDANI – B. MARIN, Polizie – Polizia, «Polosud», semestrale di studi storici, Anno II, 2013.
12 V. CUOCO, Scritti giornalistici, 1801-1815. Periodo napoletano: 1806-1815, Napoli, 199. pp. IX e 188.
13 L’editoria italiana nel decennio francese: conservazione e rinnovamento, a cura di L. MASCILLI MIGLIORINI – G. TORTORELLI, Milano, 2016, p. 163.
14 ARCHIVIO DI STATO DI CASERTA (d'ora in avanti ASCE), Stato Civile, Teano, Atti di nascita, a. 1809, n. d'ordine 93.
15 IVI, a. 1811, n. d'ordine 60.
16 IVI, Atti di morte, a. 1813, n. d’ordine 142.
17 IVI, Atti di nascita, a. 1814, n. d'ordine 500.
18 M. C. ERMICE, Le origini del Gran Libro del Debito Pubblico nel Regno di Napoli e l’emergere di nuovi gruppi sociali, 1806-1815, Napoli, 2005, p. 240.
19 V. TROMBETTA, L’editoria a Napoli nel Decennio francese. Produzione libraria e stampa periodica tra Stato e imprenditoria privata (1806-1815), Milano, 2011, p. 75.
20 ASNA, Collegio dei Dottori, vol. 151, f.lo 5; Francesco Antonio conseguì il dottorato in Filosofia e Medicina il 14 aprile 1793.
21 ASCE, Catasto Provvisorio, Partitari, Teano, n. 612, nn. da 1181 a 1189.
22 Probabilmente la nomina dovette intervenire nel periodo fra il 1814 e il 1817.
23 ASCE, Stato Civile, Teano, Atti di nascita, a. 1817, n. d'ordine 127.
24 ASCE, Stato Civile, Carinola, Atti di morte, a. 1817, n. d'ordine 165.
25 IVI, Teano, a. 1820, n. d'ordine 114.
26 IVI, a. 1829, n. d’ordine 178.
27 Foto di Domenico Feola in https://www.flickr.com/photos/ mimmofeola/albums/

Luigi Russo
(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 4 Aprile)

Figura 2. Chiesa parrocchiale SS.ma Trinità, Versano di Teano (2).
Figura 3. Chiesa parrocchiale SS. Trinità, Versano di Teano, interno (27).