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Gli Amici del Simposio
La degustazione di Domenica 20 novembre 2022:
"Friulano 2021 - DOC Colli Orientali del Friuli" Ermacora
 

(foto di Mimmo Feola)
 

Un bianco del Friuli-Venezia Giulia, una regione vinicola del nord-est dell’Italia, molto nota per la sua produzione di vini bianchi dalla qualità superlativa, definita da molti “la regione dei bianchi”, ha intrattenuto oggi, gli “Amici del Simposio" al Gran Caffè Cristal: il “Friulano 2021 - DOC Colli Orientali del Friuli" della cantina Ermacora.
È inutile sottolineare che anche questa bottiglia proviene dalla mia cantina che ogni domenica si svuota sempre di più.
“Nomina sunt consequentia rerum (I nomi sono la conseguenza delle cose), dicevano gli antichi saggi.”
Nel caso del Tocai Friulano il concetto potrebbe essere ribaltato. Perché è la scomparsa del “nome” che ha cambiato le “cose”. Il Tocai ha dovuto cambiare nome dopo una discussa decisione dell’Unione Europea, a vantaggio del Tokaji ungherese (tutt’altro tipo di vino e tutt’altri vitigni): dal 2008 non può essere indicato in etichetta. Fatto sta che da allora, da quando cioè è diventato semplicemente “Friulano”, è un bianco che ha perso diversi posti in classifica, sia dal punto di vista commerciale che, in alcun casi, da quello della qualità. (Cit.)
Nel cuore dei Colli Orientali friulani sorge fin dal 1922 l'azienda Ermacora, con 47 ettari coltivati a vite al confine con la Slovenia nel comune di Premariacco, in provincia di Udine, con terreni ricchi di arenarie e marne e un approccio particolarmente attento alla sostenibilità, sia in vigna che in cantina. La produzione dell'azienda include vini di qualità freschi e fragranti, con uve vinificate principalmente in purezza, sia di stampo internazionale che di tradizione friulana, come Ribolla Gialla, Friulano, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino, Pignolo e Picolit.
Friulano 2021 - DOC Colli Orientali del Friuli" Ermacora
Una selezione del pigiato fa criomacerazione, pressatura soffice della restante parte e avvio del mosto alla fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata. Poi sosta sui lieviti con bâtonnage per sei mesi.
Un vino che ti accoglie nel bicchiere con un colore giallo paglierino luminoso e con un bouquet molto ricco e immediato con fiori bianchi, pesca gialla e caratteristiche note di mandorla. Una beva che porta a tornare più volte al bicchiere, con frutta bianca in primo piano e una piacevole pungenza. Una nota erbacea ne connota la parentela con il sauvignon. Buona intensità e persistenza. (G. F.)

(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 5 Maggio)