Si è parlato di Change Management, sabato 22 aprile 2023, nella splendida cornice della “Locanda de Foris”, in occasione dell’incontro 333 del Club Sidicino. Da Milano, è venuto a parlarne Giorgio Vizioli, giornalista e comunicatore, che da venti anni segue l’ufficio stampa dell’associazione Assochange, coautore del libro “Conversazioni sul Change Management”, edizioni ESTE, uscito nello scorso autunno.
Ma cosa s’intende, per Change Management? L’espressione, tanto per cambiare anglosassone, si può tradurre con due parole diverse: gestione oppure governo del cambiamento. I due termini sono indicatori di altrettanti approcci diversi: nel primo caso, infatti, il cambiamento da gestire è subìto, mentre nel secondo il cambiamento è indotto consapevolmente, per conseguire determinati obiettivi.
Gli studi per la formalizzazione della disciplina del Change Management sono iniziati negli Stati Uniti alla fine del secolo scorso. Assochange, invece, è nata in Italia nel 2003, per favorire la condivisione delle esperienze acquisite da varie aziende alla ricerca di regole che andassero “oltre il buon senso”, che normalmente, in precedenza, faceva da guida ai manager.
Oggi, il mondo dell’economia (e quindi le imprese) si trova davanti a numerosi fronti aperti di cambiamento: la transizione digitale e quella ambientale, le differenze di genere e l’inclusione, gli scenari geopolitici internazionali in movimento, la nuova organizzazione aziendale e i nuovi modi di lavorare. Tutti elementi che ingenerano profondi cambiamenti che possono essere opportunità di sviluppo oppure causa di difficoltà irrisolvibili, a seconda di come vengono affrontati.
Ma quali competenze deve avere chi si occupa di Change Management? Innanzitutto, deve avere solide competenze di organizzazione aziendale oltre che una profonda conoscenza della realtà in cui opera. In secondo luogo, deve avere una serie di attitudini caratteriali, come la disposizione alla negoziazione e alla comunicazione e alle relazioni interpersonali.
È stata una serata molto stimolante, che ha permesso ai presenti di aprire una finestra su un mondo in evoluzione e sui nuovi scenari che lo caratterizzano. La conversazione è stata conclusa da Nicola Salvi, presidente del Club Sidicino, con una appropriata citazione di Niccolò Machiavelli: “Nulla è più difficile da pianificare, più dubbio a succedere o più pericoloso da gestire che la creazione di un nuovo sistema. Per colui che lo propone ciò produce l’inimicizia di coloro i quali hanno profitto a preservare l’antico e soltanto tiepidi sostenitori in coloro che sarebbero avvantaggiati dal nuovo”. Il Change Management, quindi, esiste da molto tempo.

(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 5 Maggio)