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Si è spento a Roma,
nella notte del Primo Maggio 2023,
l'avvocato Valentino Compagnone...
 

Si è spento a Roma, nella notte del Primo Maggio 2023, l'avvocato Valentino Compagnone, ben noto ai lettori e redattori de il Sidicino. Nato a Teano il 2 ottobre 1930, egli era infatti cultore di storia teanese, cui la famiglia era intimamente legata da due secoli.
Compì i propri studi dapprima all'Istituto Di Cagno Abbrescia dei Padri Gesuiti a Bari, quindi a Caserta, al liceo Giannone, e infine laureandosi in giurisprudenza a Napoli. Fin da giovane intellettualmente influenzato dal lascito di Giustizia e Libertà, prossimo all'ala azionista del PSI fin dalla metà degli anni Cinquanta, avviò la propria carriera a Palermo, presso la SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno), per poi passare a Bruxelles, alla Comunità Economica Europea.
Convinto federalista europeo, non rinunciò mai a conciliare meridionalismo ed europeismo, svolgendo funzioni di rilievo presso aziende importanti del gruppo IRI, quali Finsider, Montedison e Aeritalia. Il declino progressivo della pianificazione industriale in Italia e la deriva del Partito Socialista lo indussero ad allontanarsi dalla politica e a orientarsi progressivamente, dopo l'esame abilitativo (1977), a partire dagli anni Ottanta, verso la libera professione, senza però rinunciare alla propria passione civile né ad una curiosità intellettuale multiforme e contagiosa, che si espresse ad esempio in un'intensa attività di pubblicista, sia su riviste politiche (come Mondoperaio) sia su riviste specializzate (Rivista giuridica del Mezzogiorno, Nord e Sud, Economia & Lavoro).
Pur vivendo stabilmente a Roma, Compagnone ha trascorso l'ultima stagione della sua vita a riscoprire la storia e le vicende della sua città natale, intrecciandole con la storia familiare, senza ripiegamenti localistici, e valorizzandone l'articolazione con la storia nazionale ed europea.
Personalità spiccata e ricca di contraddizioni, suscitava tutto salvo l'indifferenza in chi lo incontrava e amava autodefinirsi ironicamente un “anglo-turco napoletano”.
Ciao Don Valente!

(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 5 Maggio)