Oggi abbiamo ripreso gli incontri degli “Amici del Simposio” al Gran Caffè Cristal.
Ho voluto festeggiare il mio ritorno nel gruppo, con una bottiglia prestigiosa della mia piccola cantina: Il “Terra di Lavoro” 2006 IGT Roccamonfina da uve Aglianico e Piedirosso, vino di cui conservo una collezione che va dall’annata 2000 fino alla vendemmia 2018.
Per l’occasione è stato nostro ospite l’amico Alberto Autieri che viene a farci visita solo quando degustiamo delle eccellenze.
I vigneti di Aglianico e Piedirosso dell’azienda Galardi, nata nel 1991 dalla passione per la terra di Francesco e Dora Catello con il marito Arturo Celentano, Maria Luisa Murena ed il marito Roberto Selvaggi, situati in località San Carlo di Sessa Aurunca in provincia di Caserta, sono inseriti in un’incantevole cornice di boschi di castagno che si alternano sulle pendici del vulcano di Roccamonfina.
L’azienda Galardi ha scelto di intraprendere la strada dell’agricoltura biologica, come forma d’amore e attenzione per il territorio e la clientela, dando vita ad un prodotto di alta qualità. Il forte legame con il territorio è messo in evidenza dalle stesse bottiglie, le cui etichette riportano un’antica mappa di Terra di Lavoro, risalente al ‘700, la quale riproduce la zona dell’Italia meridionale durante il Regno delle Due Sicilie chiamata appunto Terra di Lavoro.
Il vino della vendemmia 2006 che abbiamo degustato oggi colora il calice di un rosso rubino intenso con riflessi granato; al naso si distinguono profumi floreali e fruttati con note di erbe aromatiche, marasca e mirtillo per arrivare a spezie, liquirizia e sentori balsamici.
In bocca si presenta abbastanza caldo, sapido con tannini fini ed eleganti. Lungo il finale con un ottimo equilibrio gustativo. (G. F.)

(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 4 Aprile)