L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
PRESIDIO LIBERA TEANO
 
 

20 maggio - È arrivata la notizia che molti di noi aspettavano ormai da giorni: la piccola Noemi è finalmente fuori pericolo. Eravamo in tanti alla manifestazione del 5 maggio in piazza Nazionale a Napoli. Abbiamo sperato in tanti che la piccola combattesse con tutte le sue forze per restare in vita. E in tanti credevamo, che sarebbe andata così, chi per fede, chi per stoltezza, chi per difendersi ancora una volta dall'idea che a Napoli si muore inavvertitamente per mano della criminalità. Perché insopportabile è l'idea di dover passeggiare per strada con i propri nipotini (come con amici, familiari, colleghi, fidanzati/e) con il rischio di rimanere coinvolti in una sparatoria tra delinquenti. E questo distrugge molto: distrugge l'immagine di una città bellissima, ricca di storia e di cultura, di bellezza e di allegria; distrugge l'economia locale, per via della riduzione dei flussi turistici; ma ancora distrugge la Campania, poi il meridione e infine l'Italia intera.
Per fortuna questa volta è andata bene, la piccola potrà riabbracciare ed essere riabbracciata dai suoi genitori. Ma la domanda permane: chi sarà il prossimo? A chi dovremo ancora chiedere di combattere con tutta la sua forza tra la vita e la morte perché una banda di camorristi ha deciso di freddare qualcuno in luoghi vissuti?
Non vorremmo più chiederlo a nessuno, eppure i problemi non si risolvono con uno schiocco di dita. Siamo coscienti che ci sarà ancora da lavorare, e tanto, per far sì che un domani si possa dire che è finita, che la camorra è sconfitta, e avremo bisogno di tutto il nostro impegno, di tutta la nostra cultura e di tutto il nostro amore, e ce lo metteremo perché siamo certi che questa battaglia sarà vinta. E al nostro fianco ci saranno medici, politici, giornalisti, poliziotti, finanzieri, militari, muratori, impiegati, agricoltori, camerieri, disoccupati, milionari e tutti gli altri, perché questa è una battaglia che ci riguarda tutti, e da vicino, da nord a sud, dalla destra alla sinistra, perché la lotta alle mafie è la lotta per il nostro benessere. DisarmiAmo Napoli e l'Italia intera.

(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 5 Maggio)