L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Società di Storia Patria di Terra di Lavoro
 
 

Dichiarato di particolare interesse culturale il patrimonio librario e documentario della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, ai sensi degli artt. 10, 13 e 14 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
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Il provvedimento del Ministero dei Beni Culturali è stato presentato sabato, 18 marzo, alle ore 10 nell'aula magna della sede della Società in Caserta alla via Passionisti n. 7.
Il convegno è stato aperto dal Presidente, avv. Alberto Zaza d'Aulisio. È intervenuto il Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Campania, dott. Paolo Franzese.
Ha relazionato il Bibliotecario dell'Istituto culturale casertano, dott. Giuseppe de Nitto.
La Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, sorta il 20 dicembre 1952 nel trigesimo della morte di Benedetto Croce ad opera di un gruppo di studiosi casertani animato da Pietro Borraro, con il sostegno dell'Amministrazione Provinciale di Caserta, presieduta da Fortunato Messa, fin dall'origine si prefisse di diventare un centro propulsore di studi di storia non solo per la provincia di Caserta, ricostituita nel 1945, ma dell'antica Terra di Lavoro, includendo anche i territori che erano stati trasferiti alle province di Frosinone, di Latina, di Campobasso (poi di Isernia), di Benevento e di Napoli nel 1927.
Di particolare pregio il fondo antico (fino al 1830), ricco di circa 1000 volumi, interamente catalogato in SBN. Non meno importante è la raccolta di periodici e di giornali, molti dei quali introvabili nelle altre biblioteche della Campania, come il Corriere Campano (1869-75), La Cicala (1856-60), Terra di Lavoro (1910-37) ed altri ancora. Il fondo moderno conta circa 20.000 volumi tra cui spicca la raccolta dei discorsi parlamentari dell'Ottocento, gli Atti dell'Assemblea Costituente, le fonti storiche donate da Accademie, Università ed Istituti culturali napoletani e numerose opere rare e pregiate.
La Biblioteca aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Il catalogo è in fase avanzata di informatizzazione, grazie anche ai contributi del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Campania.

(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 3 Marzo)