L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Giotto, l'Italia. I luoghi
 
(foto di Mimmo Feola)
 

La città di Teano è parte del circuito tendente ad unire l'Italia con l'arte dal titolo “Giotto – L'Italia ed i luoghi” un progetto del Ministero dei Beni Culturali realizzato nell'ambito di Expo 2015.
Dieci città in 35 meravigliose tappe con un unico filo conduttore Giotto e la scuola giottesca, da Firenze a Milano, Padova, Rimini, Roma, Assisi, Perugia, Napoli per giungere fino a Teano.
Giotto, infatti, lavorò a Napoli dal 1328 al 1333, su incarico di Roberto D'Angiò.
Oggi, purtroppo, non resta molto del grande lavoro sia suo che dei collaboratori di bottega. Molti affreschi e opere furono grattati via già dal Cinquecento per essere sostituiti da motivi più affini ai gusti dell'epoca. Qualcosa, però è rimasto come, ad esempio, i frammenti pittorici nel coro delle clarisse all'interno della chiesa di Santa Chiara, il primo cantiere aperto da Giotto a Napoli, nel 1328.
E il viaggio continua anche fuori Napoli, precisamente nella Cattedrale di Teano, con uno splendido crocifisso di ispirazione giottesca, risalente al 1330.
Il magnifico crocifisso su tavola fu rinvenuto fra le rovine della chiesa, semidistrutta dalle incursioni aeree dell'ottobre 1943, e venne restaurato dalla Soprintendenza di Napoli. Dopo una iniziale attribuzione a Roberto d'Oderisio è stato assegnato al napoletano Maestro di Giovanni Barrile, attivo nella bottega giottesca del cantiere di Castel Nuovo. (Fonte: Mibact)

(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 4 Aprile)