L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Riapriamo al culto la chiesa di S. Benedetto
 
Foto di Mimmo Feola
 

'Sono giunte in redazione alcune lettere di lettori che chiedono notizie sulla chiesa di S. Benedetto e sul perché della chiusura, lamentando l'impossibilità di visitare un monumento tanto importante. Pubblichiamo su questo numero, in prima pagina, quella di uno studente che, dopo aver cercato inutilmente di capire a chi rivolgersi per potervi accedere, ci ha scritto partecipandoci tutta la sua delusione.
Presentando l'amara ma emblematica esperienza del nostro giovane lettore, cogliamo l'occasione per riavviare il filo del discorso, attivato nel dicembre 2012 sul n. 12 de il Sidicino, con la lettera aperta al Vescovo, proprio sull'utilizzo attuale, e la funzione e la sorte, della storica chiesa, forse il nostro monumento più importante, che accolse i monaci benedettini e la Sacra Regola dopo le incursioni saracene e la distruzione del Monastero di Montecassino dell'883. Il primo atto sarà quello di far recapitare questa lettera al Vescovo, ribadendo quanto già detto ed evidenziato nel 2012, e sollecitando un suo intervento risolutore. (M.A.)
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Gentile redazione del Sidicino, sono uno studente del frusinate impegnato nella preparazione della tesi di laurea e volevo visitare la chiesa di S. Benedetto di Teano, per completare alcuni studi sull'architettura sacra dell'alto casertano e del basso Lazio. Dopo aver agevolmente visitato le chiese di Sessa Aurunca, Carinola, Ventaroli e Calvi, sono giunto a Teano per chiudere il ciclo con la chiesa di S. Benedetto. Ebbene, quella che doveva essere una piacevole giornata di studio, si è invece rivelata tutt'altro. La chiesa è chiusa e non è possibile entrarvi, sembra sia stata affidata ad un gruppo Scout che l'utilizzano come sede e deposito.
Come deposito! Ho vanamente cercato di saper a chi rivolgermi, ma nonostante la cortesia di quelle poche persone presenti (di domenica) per il centro cittadino, nessuno ha saputo darmi una risposta. Ho chiesto ad un prete ma la sorte è stata la stessa. Ma, è mai possibile che una chiesa, un monumento di siffatta importanza sia usata come deposito? Precludendone il godimento artistico e spirituale ai tanti che desiderano entrarvi e immergersi nella sua aura mistica, appoggiarsi a quelle colonne che serbano ricordi di millenaria storia.
È mai possibile che dopo aver ospitato i monaci benedettini e aver visto distrutto la Sacra Regola, dopo essere sopravvissuta a due distruttivi incendi e alle drammatiche vicende belliche ora, senza alcun soprassalto di sdegno e di manifestazione d'amore per il proprio paese e il suo glorioso passato, da parte della comunità tutta, si decreta, in tal modo, il suo degrado la sua obliterazione? Spero che voi del Sidicino riusciate a far sì che questo non avvenga. So del vostro impegno e dei risultati ottenuti per salvare la Casina, fate in modo che anche S. Benedetto sia riconsegnata ai cittadini, e che venga riaperta al culto.

(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 4 Aprile)