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Pignataro M.: pubblicato un libro sul capitano Antonio Iannotta
 

 

È stato appena pubblicato per le edizioni “Il Mezzogiorno” un interessante libro, curato dal preside Paolo Mesolella: “Capitano Antonio Iannotta. La Resistenza, il cinema, la politica, gli affetti”.
Il libro, decimo volume dei “Quaderni storici della provincia di Caserta”, contiene documenti e testimonianze inedite sul Capo di Stato Maggiore del Raggruppamento Bande partigiane dell'Italia Centrale, leggendaria figura della lotta partigiana a Roma e nel Lazio, da meritare la medaglia d'oro al Valor Militare. Un uomo, un partigiano, molto particolare. Non solo militare combattente, ma anche cinofilo ed intellettuale poliedrico, che dedicò la sua vita alla patria ma anche ad arruolare i suoi concittadini pignataresi nella mitica Organizzazione Epoca e nella Documento Film che gestiva come produttore cinematografico. Una vita movimentata la sua, che ripercorre in maniera appassionata la storia dell'Italia della Ricostruzione e gli albori della storia del cinema italiano, in cui si vedono i primi effetti del piano Marshall, la nascita dell'opera e del cinematografo. Di lui parlarono giornali come L'”Italia del Lunedì” e il “Venerdì della Contessa”, di lui si interessarono direttori e giornalisti come Silvio Torre, direttore del “Giornale di Caserta” e Vito Pannunzio di “Pagine Libere”. Passò dalla vita randagia del partigiano a quella dorata dei Festival del cinema; dalla redazione di un giornale, all'amministrazione di aziende e società come la mitica “Documento film”. Conobbe ed ebbe come amici personaggi destinati a divenire miti del cinema, come Sofia Loren e Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e Walter Chiari, ma anche registi come Folco Quilici e Mario Monicelli. È stato anche amministratore delegato delle Ferrovie Torino Nord, Presidente della Ferrovia Pisa – Livorno – Pontedera, Editore del “Secolo XX”, Sindaco effettivo della Finmeccanica, Liquidatore della società Odero – Terni – Orlando, Presidente della Società Imprese Riunite, Amministratore Unico della Società “Organizzazione Epoca”, Consigliere delegato del Consorzio Italiano Lavori all'Estero. Nel dopoguerra ha preso parte attiva alla vita politica quale Consigliere Nazionale del Partito Liberale Italiano. Nelle elezioni amministrative dell'anno 1952, ha accettato la candidatura a Consigliere provinciale per il Circondario di Pignataro Maggiore, risultando eletto al primo scrutinio, con una votazione da nessun altro raggiunta in tutta Italia. “Il libro, spiega il preside Mesolella, non è, né vuole essere, una biografia del Capitano Antonio Iannotta, ma semplicemente un laboratorio di storia, il risultato di una ricerca, il cui scopo principale non è quello di interpretare i documenti, ma di cercarli, raccoglierli e renderli disponibili per lo studio e la riflessione. Io e i docenti del laboratorio di storia dell'Istituto Comprensivo di Pignataro Maggiore (proff. Giovanna Caimano, Carla Caimano, Valeria Principe e Angelo Martino) abbiamo compilato dei “Materiali”. Un laboratorio di storia, nato in un contesto scolastico, infatti, non ha certamente la pretesa di essere esauriente, ma ha il solo obiettivo di risvegliare il ricordo di avvenimenti e personaggi che fanno parte della nostra storia e che ora sono stati dimenticati. E non solo dai giovani studenti. Questo nostro desiderio di voler parlare ai nostri alunni del partigiano Antonio Iannotta, medaglia d'Oro al V. M. e del suo legame con Pignataro Maggiore, forse (almeno lo speriamo) ci farà perdonare eventuali imprecisioni e carenze che in un libro scritto a più mani possono capitare. “L'avvocato Antonio Iannotta - si legge nella motivazione al merito - è stato impareggiabile nell'organizzazione della lotta clandestina di cui è stato tra i massimi esponenti, in stretto contatto con tutte le forze della resistenza; grande figura della guerriglia partigiana dell'Italia centrale, ha dimostrato in innumerevoli episodi di valore, durante l'occupazione, eccezionale coraggio...”.
Ma il capitano Antonio Iannotta non è stato solo un grande partigiano ed un geniale produttore cinematografico ai primordi della cinematografia in Italia, è stato anche un uomo di grande bontà. Scrive di lui il Direttore del Giornale di Caserta, nel lontano 12 maggio 1953, in occasione della sua campagna elettorale al Parlamento: “È noto, arcinoto, che in periodi lontani, allorché di elezioni non si accennava, allorché, forse, Antonio Iannotta aveva nel capo diversi disegni molto lontani da candidature politiche, Antonio Iannotta, diciamo, è stato sempre a disposizione della gente bisognosa, non ha respinto nessuno, ha aiutato tutti... L'avv. Antonio Iannotta da anni ha compiuto il prodigio – prodigio, chiamiamolo così – di essere vicino, in qualsiasi ora, alla nostra terra, di dividere le ansie, i dolori, le gioie, dei suoi fratelli nati qui. A parte quella che è stata l'assistenza alle persone, è da ricordare che le opere pie, le amministrazioni dell'ECA, le associazioni sportive, gli Enti pubblici hanno trovato in Lui il patrocinatore che ha elargite somme grosse per la beneficenza locale, per lavori di costruzione, comunque per migliorare, sviluppare le iniziative locali”.
Sia nostro unico merito, quindi quello di esserci preoccupati di far conoscere quest'uomo e la sua liberalità. Sei anni fa, il 31 gennaio 2006, arrivò una raccomandata dalla Presidenza della Repubblica (Ufficio per gli affari militari) alla scuola Media di Pignataro Maggiore. Nella lettera il Direttore della segreteria scriveva: «Vi informo che il Distretto Militare, Ente competente in materia, ha istruito una pratica al fine di valutare se vi sono i presupposti giuridici per poter conferire al Capitano Iannotta la promozione a Titolo Onorifico al grado di Maggiore». Dopo sei anni, di quella pratica al Distretto Militare di Caserta, non si sa più nulla.
Nel libro c'è anche un contributo inedito di Paola Broccoli su Benedetto D'Innocenzo, comunista e antifascista caleno, anche lui, (come Graziadei), condannato al confino nelle Isole Tremiti.

(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 6 Giugno)