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il Sidicino
 
 

Il futuro della Diocesi

 

Intervista a Mons. Aurelio De Tora Amministratore Diocesano della sede vacante.

Don Aurelio De Tora, da meno di un anno vicario generale della diocesi e parroco della cattedrale di Teano dal 1968 al 1985, è stato eletto amministratore diocesano lo stesso giorno della morte di Mons. Tommasiello. Reggerà quindi la diocesi, con tutte le facoltà previste dal codice di diritto canonico per l'amministrazione della sede vacante, fino a quando la S. Sede non disporrà sulla successione. Ha cortesemente risposto ad alcune domande de Il Sidicino sul futuro della nostra diocesi.

La scomparsa del Vescovo lascia a metà l'attuazione del piano pastorale “Camminiamo insieme”. Sarà possibile continuarne lo svolgimento con un nuovo vescovo?
Il nuovo Vescovo potrebbe riprendere e concludere la fase della attuazione del Piano Pastorale. Gli si dovrà dare il tempo per conoscerlo e verificare il cammino fatto.

Dopo 44 anni di intensa attività pastorale nelle parrocchie e nella curia, oggi Lei si trova a reggere la Sua diocesi. Cosa prova?

Per me è stato uno shock perché ormai il Vescovo mi aveva fatto capire di liberarmi dai compiti amministrativi e invece mi sono trovato a fare il Vicario Generale e adesso addirittura a rappresentare la Diocesi.

La diocesi ha un esiguo numero di sacerdoti, assolutamente inadeguato a soddisfare le esigenze pastorali di una popolazione non eccessiva ma disseminata in un vero arcipelago di piccole comunità. Quali sono i “numeri” della situazione e quali le maggiori urgenze?

Grazie a Dio il 15 agosto sono stati nominati quasi tutti i responsabili delle Comunità parrocchiali. Ne restano solo due, che ho subito affidato “ad interim”.

La scarsità di clero diocesano e il ridotto numero di religiosi in cura d'anime possono essere motivo di perdita dell'autonomia della diocesi?
Assolutamente no! Risultano coperte tutte le Parrocchie e anche gli organismi diocesani.
Dai primi contatti avuti ho potuto rilevare che già è in movimento la prassi per la nomina del nuovo Vescovo.

Oggi l'esistenza di una diocesi piccola come quella di Teano si giustifica solo per l'esigenza di assicurare la cura pastorale di zone scarsamente abitate ma molto vaste. Essa tuttavia non può prescindere dalla sussistenza di un numero minimo di sacerdoti che assicurino non solo la cura delle anime, ma anche la copertura di tutti gli incarichi di curia e le responsabilità dei vari settori della pastorale. Se la diocesi continuerà ad avere un suo vescovo, Lei pensa che nell'immediato si potrà ovviare alla crisi attuale?

Oggi i mezzi a disposizione dei sacerdoti e del Vescovo sono vari e perciò non è difficile assicurare l’assistenza e tanto meno la cura pastorale della nostra Diocesi.
Con un po’ di buona volontà e con la collaborazione di tutti si potranno fare tante cose.

(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 7 Novembre)