L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Elena Parrillo
 
 

"Facciamo un pacco alla camorra"

 
Un momento della presentazione (foto di Mimmo Feola)
 

Sabato 19 dicembre alle ore 11:00 presso la sala del Loggione ha avuto luogo la presentazione di “Facciamo un pacco alla camorra” 2015 promossa dall'Associazione “Mille Scopi più Uno” con relatori: Gianni Solino di Libera Caserta, Valerio Taglione del Comitato Don Peppe Diana, Peppe Pagano della cooperativa sociale “Agropoli” e Giuliano Ciano della Nuova Cooperazione Organizzata, moderatore il vice presidente dell'Associazione stessa, Antonio Grillo. Presente anche una delegazione dell'I.S.I.S.S. “Ugo Foscolo”.  Il convegno è stato aperto con il saluti del sindaco di Teano, l'ingegnere Nicola Di Benedetto. Il “Pacco alla camorra” quest'anno contiene un importante novità per i cittadini teanesi: le noccioline provenienti dal bene confiscato in località Torricelle.
Durante il convegno è stata fatta luce e chiarezza su quella che è una delle questioni sidicine più tortuose: la situazione dei beni confiscati presenti a Teano. La conoscenza prima di ogni cosa. Conoscere, informarsi, chiedere per diventare pensatori critici e non un esercito di burattini privati dei propri impulsi volontari. Rimettere in moto i propri sensi è il primo passo per liberarsi dall'accidia e dall'indolenza, virus sempreverdi, inarrestabili ma non invincibili di quest'epoca spesso troppo approssimativa. Questo è ciò che emerge con plateale limpidezza dagli interventi dei relatori: l'importanza di un'informazione trasparente e che la lotta alla criminalità organizzata non è relegata meramente alla periodicità di un convegno o di una manifestazione ma che è in grado di trasformare il male in bello promuovendo iniziative economiche e creando forza lavoro.
Dunque unirsi per dare concretezza alle parole e incoraggiare una crescita etica della nostra società. In tempi in cui siamo sommersi dalle macerie di un passato rovinoso c'è chi ha la forza e il coraggio di rimboccarsi le maniche per costruire e ridare vita a spazi lasciati marcire convertendoli in luoghi di lavoro e socializzazione.
L'orgoglio per le nostre terre e verso noi stessi usato come arma di distruzione verso chi vuole ostacolare un valoroso percorso produttivo a causa di miopie culturali e pensieri stantii perché la legalità non è un valore negoziabile ma un questione di sensibilità civile.

Elena Parrillo
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 12 Dicembre)