A lato di Santa Reparata
tra i vecchi noci e gli ulivi secolari
l'alto campanile d'ocra
si staglia imponente come corazziere
superbo e solitario
a proteggere la verdeggiante
collina di Sant'Antonio.
Orma di pellegrino dolorante
lungo il ponte che le membra
straziate e abbandonate ricongiunge
tra le selvagge siepi colorate
di campanule bianche e di gialle distese
di tarassaco benefico
tra gli incolti tuoi rovi di more fiorite
E i ruvidi corbezzoli delle ville invadenti.
Fresca quiete francescana
sul tuo volto nudo e offeso
dallo scempio di case nemiche
e colate di cemento a piene mani cosparse.
Campanile solenne
dei miei sogni bambini !
quando i tuoi campi
di verde biada seminati
e di rosso papapero macchiati
percorrevo stanco e ansimante.
Tu ognora incredulo a guardare sosti
con occhio torvo e riprovevole
la persistente e insolente
cattiveria della tua gente.
Pasquale Mesolella - Teano, 17 giugno 2016
Pasquale Mesolella
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 7 Luglio) |