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Vita del Club Sidicino / Il Libano:

storia, cultura, turismo e commercio internazionale
 
 

Il Libano, TERRA DEI CEDRI, cerniera tra Occidente e Medio Oriente, rappresenta un mosaico sociale, culturale e religioso unico al mondo. Le città antiche, le rovine di epoca romana, le lussuose località sciistiche, il fascino agreste e l’architettura islamica sono solo una parte dell’immenso tesoro racchiuso all’interno dei modesti confini. Sul suo territorio vive una popolazione divisa in 18 confessioni cui si aggiungono circa 300.000 rifugiati palestinesi e più di un milione di sfollati in fuga dal conflitto siriano.
Quindici anni di guerra civile, la guerra con Israele del 2006 e i conflitti e le tensioni che caratterizzano tutta la Regione Mediorientale ne hanno segnato fortemente la politica, la società e l’economia. Il Libano vive oggi una profonda crisi economica, e, l’ampio ricorso al sistema bancario nazionale, e dunque ai risparmi dei libanesi che si sono visti imporre restrizioni bancarie sempre più insostenibili, pesa fortemente sulle possibilità di ripresa. La scarsa crescita economica degli ultimi anni, l'elevato tasso di disoccupazione, il calo degli afflussi di valuta pregiata dall'estero combinati con una diffusa corruzione e decenni di inefficiente gestione da parte della classe politica hanno portato a proteste contro l'establishment politico che si stanno ripercuotendo sull'economia libanese e sulla capacità del settore privato di operare con l'estero.
Oggi il Libano è uno dei paesi a rischio di grave crisi alimentare, in quanto la mancanza totale di liquidità non permette di pagare il grano da altri paesi, dopo che il cereale è rimasto bloccato in Ucraina a causa della guerra.
In questo scenario, la crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, con le sue pesanti ripercussioni dirette sul fragile sistema sanitario e indirette sul sistema produttivo, genera pressioni su un sistema caratterizzato da un equilibrio sempre più fragile
La situazione nei Territori palestinesi, in cui si vede montare una nuova ondata di violenza, e l'instabilità del Libano, per niente mitigata dalle recenti elezioni, anzi, forse, esacerbata dall'inconcludenza dei risultati, potrebbero rappresentare la scintilla di una nuova guerra contro Hezbollah.
Di tutto questo si è parlato durante la conviviale del Club Sidicino tenutasi nel mese di maggio presso “Tutuni al Monticello” in Vitulazio. In tale occasione il Club ha avuto l’onore di ospitare Jeannette Daoud, prof.ssa di lingua araba presso il Ministero della Difesa, Najib Komeiha, Vice Presidente Associazione Italiani/Libanesi in italia, Zakhia Elkouban, Console del Libano e il dott. Vincenzo Palumbo, Ricercatore di economia internazionale e Presidente del consorzio COINS, consorzio per la internazionalizzazione e sviluppo. La presenza di tali relatori è stata un’occasione unica per approfondire le conoscenze e discutere sul Libano, antico e meraviglioso Paese con tante problematiche.
Il prof. Vincenzo Palumbo, avendo recentemente scritto un saggio dal Titolo” LIBANO”, ha relazionato sugli aspetti economici e finanziari mentre la prof.ssa Jeannette Daoud si è soffermata sulla cultura, sul turismo e, con l’ausilio di un emozionante video, sul ruolo della donna.
A conclusione della serata, la Presidente del Club Sidicino, dott.ssa Anna Maria Cipullo, in segno di amicizia, e nell’ottica di uno scambio culturale, ha donato ai relatori dei libri sulla città di Teano.naturali catastrofici.Paola Melillo
(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 6 Giugno)