L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Antonio Martone
 
 
Recensioni: Tempi vissuti (parte terza) "Quasi un epistolario" - Narrativa autobiografico-sociologica di Bartolo Fiorillo
 

Un grosso volume di 280 pagine, pubblicato nel gennaio 2015 da Giuseppe Vozza editore in Casolla di Caserta: ne è autore il prof. Bartolomeo Fiorillo, che ha dedicato 38 anni all'insegnamento di materie letterarie e filosofiche e ha dato il suo contributo di passione civile come consigliere comunale di Pignataro M., militando prima nel P.S.I. e poi nel P. C. I. (come indipendente).
Nel 1976 il Fiorillo fondò l'Associazione culturale “Amici della Musica” (di cui qui si fa una “Breve storia”, pp. 31-34), poi il Comitato del Quartiere di Partignano (rione di Pignataro), (l'Autore ne fa una cronistoria alle pp. 38-42); e ancora nel 1990 il Museo della civiltà contadina e artigiana; nel 1994 infine la rivista Le Muse, prendendosi cura inoltre della Cappella cimiteriale della Congrega di S. Vito.
Il volume raccoglie oltre un centinaio di pezzi, consistenti soprattutto in lettere (come indica il sottotitolo), “testimonianza di un impegno civile profuso in vari campi, sempre alla ricerca del dialogo con privati cittadini e con le Istituzioni pubbliche per evidenziare e cercare di risolvere problemi della vita di Pignataro M.” (dalla quarta di copertina). Sono presenti anche alcune orazioni funebri e brevi recensioni di raccolte di versi che riguardano sia quelle da lui pubblicate (sono otto di cui una in dialetto napoletano), sia quelle di altri poeti, quali il Nacca e il Rotoli, ecc.
Gli scritti presenti in questo volume  si collegano dunque alla varia attività del Fiorillo quale Presidente delle varie Istituzioni suddette di carattere musicale, museale, sportivo e sociale in genere, oltre che quale Saggista (si vedano per es. “La produzione poetica di Don Franco Simeone”, “Omaggio a Francesco Vito”, “Gli ostacoli allo sviluppo del Sud”  e “la Questione meridionale”, ecc), Poeta  e Uomo politico di sinistra: da ciò anche i suoi rapporti con l'Ente Comune e con il Vescovo (meglio: i Vescovi).
Come si vede, la maggior parte del materiale contenuto in questo libro prende avvio da circostanze particolari: trattasi dunque di scritti d'occasione, che coprono l'ultimo quarantennio; da notare che il volume si apre con “Pignatarise cammina-paise”, una riflessione sociologica  già pubblicata nel bimestrale “Il Pino”, alla fine del 1971 e si chiude con una lettera dell'ottobre del 2014 al Sindaco su problemi riguardanti il Museo. Ma nel complesso l'opera costituisce “un continuo dialogo che va al di là del personale, al di là del mero dato autobiografico”, tant'è che sono qui presenti diversi saggi di più ampio respiro, alcuni già pubblicati, che esulano dal contingente: mi riferisco ad “Arte e cultura, ieri e oggi a Pignataro M.”, “Una presenza laica”, “Maria Cappuccio nel vivo ricordo di un suo allievo”, “Esperienze di guerra, “Diritto pubblico e privato nel mio paese …nella mia vita”, “Riflessioni riguardanti il Convegni su Pignataro”, oltre ai già citati sulla Questione meridionale e su Don Franco Simeone.
Mi permetto di sottolineare soprattutto questi ultimi scritti perché esprimono al meglio il “vissuto” di alcuni “tempi” dell'Autore; da ciò il senso profondo del titolo. Sono testi, questi ultimi, che commuovono perché attestano la vera vita vissuta fatta di dolori, ma anche di grandi speranze, di sogni che a poco a poco si concretizzano a vantaggio di una Comunità, in nome della collaborazione dei singoli, mai per la vanagloria di un singolo.
“Tempi vissuti” è un ricco documentario della Storia contemporanea di Pignataro Maggiore.

Antonio Martone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 7 Luglio)