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Osservazioni sulle Diocesi di Teano e Calvi
 

Allo scrittore Ulderico Parente,
autore di “Sui sentieri di Clotilde Micheli,
 fondatrice delle Suore degli Angeli
Adoratrici della SS. Trinità”

anzitutto mi scuso per non essere stato presente all'incontro svoltosi ieri presso l'Episcopio di Teano, cui ero stato invitato dal Vescovo e dall'amico Giorgio Pasquale, presidente dell’associazione culturale Erchemperto; purtroppo motivi familiari mi hanno costretto ad allontanarmi per qualche settimana da Pignataro Maggiore dove risiedo.
Avevo preparato per Lei copia  della mia ultima pubblicazione di cui volevo farle dono; al volume avevo allegato una lettera contenente alcune osservazioni riguardanti le pagine che Lei dedica alla Diocesi di Calvi e Teano, che Le comunico adesso; a parte riceverà per posta il mio volume.
Voglia gradire i miei più cordiali saluti
Antonio Martone
Osservazioni sulle pagine dedicate nel suddetto volume alla Diocesi di Calvi e Teano
Pag. 727: il titolo preciso della Diocesi, fino alla riforma del 1987, era appunto “Calvi e Teano”, non Calvi-Teano.
L'osservazione potrebbe sembrare pedante e formalistica, invece riguarda una questione di sostanza: l'uso della congiunzione “e” indica appunto l'unione delle due diocesi avvenuta nel 1818; il trattino invece vuol esprimere la fusione delle due diocesi avvenuta nel 1987 (Teano-Calvi); cioè quando le due diocesi sono rimaste unite, avevano in comune solo la persona del Vescovo; rimanevano due vicari  generali, due curie, due seminari, due cattedrali, ecc.; con la fusione: un solo vicario, una sola curia, un solo seminario ecc.
Sempre a pag. 727, a proposito di Mons. Capece Zurlo, sarebbe stato opportuno precisare che era stato vescovo di Calvi (solo di Calvi) dal 1756 al 1782, poi arcivescovo cardinale di Napoli fino alla morte avvenuta nel 1801.
La nota 267 fa un elenco nutrito di autori e opere riguardanti la Diocesi di Teano; perché sulla diocesi di Calvi nemmeno un cenno bibliografico?
Pag. 735: l' ”l'antica sede vescovile” si riferisce a Calvi Risorta o a Pignataro Maggiore? Quest'ultima fu sede vescovile per circa tre secoli: da circa il 1625 (al tempo del vescovo Gennaro Filomarino) al 1920 circa (al tempo del vescovo Calogero Licata).
Sempre a pag. 735, Mons. Alfonso Giordano fu vescovo di “Calvi e Teano”, non di Teano soltanto.
Si tratta solo di alcune precisazioni, non di altro.

Pignataro Maggiore, 10 ottobre 2013.
Con stima

Antonio Martone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 6 Giugno)