“La strada che ci piace percorrere è quella di montagna, rocciosa, in salita e che necessita di scarponi! Che avventura sarebbe percorrere una strada dritta e pianeggiante?” (Baden Powell).
Un sabato pomeriggio di 5 mesi fa, nella sede del Gruppo Scout del Teano 3, è nata l'idea di organizzare qualcosa di nuovo che potesse coinvolgere quante più persone disposte a vivere la natura e un po' di sana competizione.
Domenica 17 aprile alle ore 10:00 circa, l'area fiera situata sulla collina di S. Antonio, grazie alla disponibilità dell'Amministrazione comunale sidicina, è stata scenario di quanto, fino a pochi mesi prima, era stato solo immaginato e sognato, la prima edizione degli Adventure Games.
Il Clan/Fuoco “Aquile randagie” del Gruppo Scout Teano 3, grazie al sostegno dell'intero Gruppo, ha trasformato l'area fiera in un avventuroso percorso di tornei che ha visto otto squadre sfidarsi per conquistare l'ambito podio!
Passeggiare sulle colline sidicine e accorgersi che i giovani ragazzi di Teano accettano di divertirsi in modo sano e puro, ha colto di stupore anche gli occhi dei teanesi più increduli.
Le preziosi doti pionieristiche del Clan/Fuoco del Gruppo Scout di Santa Maria Capua Vertere 2 hanno entusiasmato le squadre, che agguerrite, hanno assaporato l'ebrezza di "scalare una montagna, di attraversare un ponte tibetano e di lanciarsi a capofitto nella verde avventura". In contemporanea, l'abilità, l'ingegno e la fantasia dei nostri valorosi scout ha permesso alle squadre di sfidarsi a calcio balilla umano. Tubi per grondaie, lacci da giardino e l'immancabile cordino come per magia hanno dato vita ad un biliardino piuttosto simpatico. Per concludere sfide di roverino, classico gioco scout che di consueto allieta i ricordi di ogni esploratore, anche il più anziano.
Il fine ultimo dello scautismo è quello di educare, non di istruire... spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà. Uno dei punti su cui Baden Powell fonda lo scautismo è l'educare i ragazzi in età tra gli otto ed i 21 anni alla salute ed alla forza fisica.
Quello a cui si tende è insegnare al ragazzo ad essere personalmente responsabile della sua salute. La natura come ambiente educativo, inoltre, permette ai ragazzi di vivere l'avventura pienamente, imparando a conoscere e a superare i propri limiti.
*****
“Perché la vita è un grande gioco, il mondo il campo su cui giocare!” (Baden Powell).
Alessia Lepre
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 4 Aprile) |
