L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

Il genere umano non cambierà mai!

a dispetto di ogni apparenza
 

Dalla mascella di un asino usata da Caino per uccidere Abele alle super moderne e devastanti armi micidiali di oggi ne è passato di tempo.
Ma “l’homo sapiens sapiens” non ha smesso un minuto di dedicar loro, contemporaneamente e forse più che ad altre “necessità”, tutta la sua “sapienza”.
Inutile descrivere la potenza distruttiva di una arma atomica o dei mezzi per trasportarla e dirigerla a migliaia di kilometri di distanza, eludendo ogni difesa, o dei droni armati teleguidabili da terra e diretti con millimetrica precisione sugli obiettivi.
Non è stata impresa facile arrivarci: dalla mascella di asino si è progressivamente passati all’ascia, alle lance, alle frecce, alle balestre, alle alabarde, alle catapulte, agli schioppi, alle pistole, ai fucili, ai cannoni, ai gas, ai bombardamenti aerei, e chi più ne ha ne metta.
Aggiornando dapprima di secolo in secolo, e più recentemente di anno in anno, tutto il suo bagaglio di armamenti, non ha però, da “sapiens” qual è, trascurato di ampliare, sovente oltre ogni limite, le “motivazioni” per le quali poterlo comodamente usare.
Caino uccide Abele per gelosia suscitata dal fatto che Dio accetta in dono solo i sacrifici prodotti da Abele: e ci sarà pure un perché, altrimenti il cattivo sembrerebbe Dio. Si tratta, in nuce, del primo “delitto passionale” della storia dell’Umanità!
Inutile dire quanti ne seguiranno per lo stesso motivo sino ai giorni nostri, e vittime ne saranno, in seguito, soprattutto le donne, ma solo perché fino ad allora, oltre alla madre Eva, non abbiamo notizia della esistenza di altre donne.
Poi l’uomo si accorge di potere conquistare una proprietà, un bene, e di doverlo difendere o accrescerlo a scapito di suoi simili: e li attacca. Poi nascono le aggregazioni, le tribù, le genti, i popoli e le stesse necessità portano sovente gli uni contro gli altri, mentre spesso il potere di comandare sul proprio stesso popolo conduce egualmente a lotte ed omicidi.
Il potere economico comincia a diventare pian piano il “leit motiv” della umana esistenza e diventa la principale causa di conflitto tra tutti. E fin qui tutto diremmo fisiologico, appartenendo noi pur sempre al regno animale e conservandone gli istinti primigeni; ma questi si manifestano anche verso il “possesso” di una femmina. E le cose cominciano a peggiorare.
Il peggio arriva con l’avvento delle religioni, specie di quelle che si generano nel territorio medio-orientale; quelle cosiddette “rivelate”.
Orbene la religione credo sia correlata paradossalmente allo sviluppo della “ragione” proprio perché questa deve fermarsi laddove non riesce a spiegare cose di grande importanza, come la creazione, o di grande aspettativa escatologica, come il destino dell’uomo post-mortem.
I Greci ed i pagani in genere credevano in un mondo parallelo ma non separato in cui vivevano Dei molto simili a noi, con le nostre sensibilità, i nostri umani problemi, ma con diverse capacità di risolverli, per loro e per noi, con rimedi drastici che, per ricordare un “escamotage” finale della tragedia greca, erano proprio generati dal “deus ex machina”.
Bisogna però fare un necessario distinguo: la religione è insita nelle cose del mondo e sta, in fondo, a rappresentare tutte le leggi extra-materia che regolano tutto l’Universo con una specie di “immanentismo” che sicuramente non esclude la presenza di un “creatore”.
Così come necessaria è diventata per dare suggestive risposte a domande alle quali l’uomo non è in grado di rispondere e soprattutto per mitigarne gli istinti animaleschi di cui resta dotato nonostante la sua evoluzione in “sapiens” e condurlo a rapporti non violenti verso i suoi simili ed anche non simili.
Qui, allora, compare il solito asino che inevitabilmente cade: perché quella insita violenza di cui sopra prende a manifestarsi alimentando dissidi e lotte tra religioni diverse ed anche all’interno di ognuna di esse.
Nascono allora la crocefissione del Cristo, la persecuzione dei cristiani, le Crociate, la jihad islamica, il razzismo hitleriano, l’ateismo sovietico oltre i terribili attentati dell’era moderna.
Ma la cosa più brutta è che la causa della violenza umana non è attribuibile ad una sola di queste cause: nasce sempre da un temibile coacervo di motivazioni che si amplifica e si autorigenera nel rapporto azione-reazione.
Esaminate voi la attuale situazione belligerante del nostro pianeta e ditemi se sbaglio; e cortesemente dove e perché.
E solo per problemi di spazio non mi dilungo a parlare delle “modalità” sempre peggiori di questa umana insita violenza che non rispetta più innocenti, bambini, vecchi inoffensivi, donne incinte, ma ne fa ostaggio non avendo remore ad ucciderli brutalmente se non servono ad ottenere risultati per la sua causa.
In conclusione, sempre la stessa, l’uomo “sapiens sapiens” resta ancora il peggiore abitante del detto pianeta, ma continua ad avere la presunzione di essere stato creato “a immagine e somiglianza di Dio”.
Ha capito proprio tutto!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 11 Novembre)