L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

Una filosofica... spiegazione!

 

“Esse est pércipi” (si esiste solo se si è percepiti) è la frase che sintetizza la filosofia immaterialista di George Berkeley, vescovo filosofo irlandese vissuto a cavallo tra il XVII e XVIII secolo: la materia ed ogni sostanza esistono solo nel momento in cui noi le percepiamo e sono solo e soltanto quelle, trasferiteci attraverso idee non preordinate, senza bisogno di preesistenti concetti cui doverle adattare. Pertanto non esiste “l’uomo o il cane, ma quell’uomo e quel cane” che io percepisco, superando le teorie che mi porterebbero a riconoscere l’uomo o il cane perché ne posseggo una astrazione mentale, con la quale identificare quell’oggetto bipede, con due braccia e due gambe nell’uomo, o quell’altro quadrupede con la coda ed abbaiante nel cane.
Così io non esisto se non v’è un’altra persona che mi “percepisce”; e fin qui potrebbero non esserci deroghe nel momento in cui il “percepimento” è talmente generalizzato e reciproco da garantire la esistenza di tutto l’universo.
Ma “boutade” o speculazioni filosofiche a parte, oggi questo dell’essere percepito per sentirsi esistente è un vezzo sempre più diffuso, un trionfo irresistibile della vanità e dell’apparire che governa gran parte della nostre azioni, anche di chi potrebbe ampiamente farne a meno per acquisiti e dimostrati titoli.
E allora si usano i mezzi di grande comunicazione non per divulgare importanti notizie, o scoperte, o proposte utili, ma soltanto per apparire, spesso ricorrendo a dire cose inesatte o perché non se ne è a conoscenza o perché il farlo potrebbe comportare una ulteriore presenza chiarificatrice, un altro “percepimento”. La fiera delle vanità, complici i media di tutto il mondo, nella quale la stupidità si esalta e raggiunge alte vette di vacuità, madre di entrambe; ma oggi necessarie per “esistere”.
La vicenda covid ha dato ampia stura a personaggi di questo tipo, sia per la novità del caso, del quale pareva, alla fine, che ognuno ne sapesse meno dell’altro, sia per il fatto di aver a disposizione una grandissima platea costretta a rimanere in casa incollata a televisori che riproponevano datati quanto inguardabili programmi.
Ma l’assunto di Berkeley, nella sua essenza, è altrettanto negazionista: cioè non esiste nulla se non viene percepito.
Ed allora, terminando lo scherzo, chiedo a voi lettori teanesi se percepite grandi cambiamenti amministrativi, grandi realizzazioni fatte o in fieri, grande progresso sociale ed ambientale nella nostra città, grande collaborazione tra eletti e cittadini, definitiva risoluzione di annosi problemi, quali la pulizia della città, l’approvvigionamento idrico, il regolare ritiro dei rifiuti urbani ed il loro conseguente smaltimento, solo per citare alcune cose, in questi ultimi due anni di nuova gestione comunale.
Li percepite? Noooo?
E allora siatene certi, ve lo assicura Berkeley: non esistono!
Tutto è come prima, se non peggio di prima.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 5 Luglio)