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(De Luca, Barracciu, Oliviero, Picierno, Di Benedetto e De Simone)
 

Sarò Pirandelliano, ma solo perché alcuni recenti episodi richiamano alla mente l'opera letteraria e filosofica del grande scrittore agrigentino, rendendo più che mai attuale la perifrasi dell'uno, nessuno e centomila, tanto cara al mio professore di lettere del liceo classico Gneo Nevio di Santa Maria Capua Vetere.
È accaduto che, sulla scia di un turismo “mordi e fuggi”, e mai classificazione fu più indicata, che imperversa a Teano ormai da anni, gli organizzatori della manifestazione “cioccolateano”,e la “pro loco” suo sponsor ufficiale, hanno ritenuto opportuno invitare alcune personalità istituzionali della regione, del parlamento italiano e del parlamento europeo; mancavano i rappresentanti provinciali (ma la Provincia esiste ancora per qualcosa?) e, naturalmente dell'amministrazione comunale locale. Non c'erano, questi ultimi, perché non invitati o perché avevano la “puzza al naso”?
Nel primo caso c'è da chiedersi: gli organizzatori della manifestazione hanno invitato i personaggi di cui prima a partecipare a titolo personale o come rappresentanti istituzionali? La diffusione mediatica della notizia del loro arrivo farebbe propendere per la seconda ipotesi, E allora: è politicamente corretto che tre rappresentanti dello Stato, in tutte le sue più alte forme democratiche, non siano ricevuti al loro arrivo dalle rappresentanze locali, leggi Sindaco o Assessori? Chi ha sbagliato di più: gli organizzatori che non li hanno invitati o il Sindaco che, comunque rappresentante sommo della comunità, avrebbe fatto meglio ad accogliere in maniera ufficiale non Vincenzo De Luca, ma il Presidente della Regione Campania?
Pare che alla base ci siano poco lusinghiere “potecarelle” che dividerebbero le visioni politiche degli organizzatori da quelle della amministrazione; e qualcuno dice che sarebbero soprattutto visioni “economiche”, più che politiche “sensu strictu”. Ma la correttezza politica non ammette “comportamenti senza onore”, qualunque cosa li ispirino!
Se invece li hanno invitati a titolo personale, e potrebbe anche essere così, vista la presa di posizione della locale sezione del PD che ha pubblicamente ammesso di non essere stata l'autrice dell'invito, perché dar lor la opportunità di un incontro pubblico? Oltretutto se ne andrebbe immediatamente alle ortiche, se così fosse, ogni fin troppo sbandierato intendimento di far conoscere loro le potenzialità recettive e civili della nostra città al fine di ingraziarsene una sempre dovuta attenzione, questa sì politica.
Si tranquillizzino i giovani della destra teanese: le passerelle politiche, ormai non incantano più nessuno; non sono più i tempi di Fanfani e di Bosco. E si tranquillizzi pure la sezione locale del PD: Berlusconi e company non furono invitati da Zarone né da nessuno dei componenti la sua Giunta. Si autoinvitarono perché dovevano suggellare l'accordo tra Forza Italia e la Lega Nord, e dove altro avrebbero guadagnato l'immagine di garanti del Nord e del Sud se non a Teano?
Ed allora Teano era ancora indiscutibilmente sinonimo di unione e di unità; non avevano ancora parlato né Giuseppe Monsagrati, né Giuliano Amato, né la Treccani; e neppure l'amico Carlo Antuono.
Oggi, invece, con paradosso tutto italiano , si parla ormai ufficialmente dell'Incontro di Teano, avvenuto a Vairano, come fa nel recente articolo, apparso tra le cronache del “Corriere della Sera” lunedì 12 ottobre scorso, il giornalista Sergio Rizzo. E lì giù a descrivere tutta una querelle giuridico amministrativa tra il comune di Vairano e i proprietari della Taverna catena.
Come siamo caduti in basso!
Ma della presenza di Berlusconi, che sarebbe diventato l'anno dopo Presidente del Consiglio con larga maggioranza parlamentare, nessuno approfittò politicamente; il Sindaco non prese, o non volle prendere, la palla al balzo ed impedì di farlo anche a qualche suo assessore. Non si cavò un ragno dal buco. Come non si cavò dopo la presenza di Bassolino, governatore della Campania, questo sì invitato ufficialmente alla inaugurazione del Museo Archeologico.
La sezione del PD esulta per aver “registrato l'interessamento e gli impegni presi dai Rappresentanti istituzionali che hanno risposto ad un invito, onorando la nostra città”. Ma con chi hanno assunto gli impegni? Con chi li ascoltava sgranocchiando cioccolato fondente?

….uno, nessuno e centomila!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 10 Ottobre)