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La potenza della lirica

 
ovvero dopo il furto le porte di ferro
 

Narra la leggenda, e ben sintetizza un proverbio, che, dopo un furto sacrilego nel Monastero di santa Chiara in Napoli, si decise di istallare all'ingresso delle porte di ferro. Il succo è chiaro: occorre sovente che accada un evento spiacevole, per quanto facilmente prevedile, prima che vengano presi dei provvedimenti per prevenirne il reiterarsi.
Certamente la fantasia di chi opera il male è ben più vasta di quella di chi è deputato a prevenirlo. Anzi, filosoficamente parlando, il bene non esisterebbe se non esistesse il male, che ne è il diretto genitore: ed il bene ha bisogno, oltre che di sopravvivere ed espandersi, anche di difendersi per potersi rigenerare.
Ma non sempre le azioni da prevenire sono talmente imprevedibili da non potersi adoperare per evitare che accadano. Tanti fatti recentemente accaduti spiazzano il cittadino medio, come sono io e quasi tutti gli altri.
Pensavo fosse pacifico e tranquillo il fatto che in cabina di pilotaggio dovessero sempre trovarsi due piloti, come nella cabina di guida dei mastodontici TIR e finora pochi pensavano che potessero uscire anche se solo a fare la pipì; invece il triste episodio del pilota tedesco ha dimostrato che questa regola non esisteva.
Così, dopo che la Corte Europea ci ha condannato per i fatti del G8 di qualche anno fa, abbiamo scoperto che non esisteva in Italia uno straccio di legge che prevedesse e punisse il reato di tortura.
Per quelli, poi che guidando in stato di ebrezza o sotto l'effetto di droghe oppure semplicemente rispondendo al telefonino, causano incidenti che provocano sovente anche più di una vittima, bisogna introdurre ora e solo ora, il reato di omicidio stradale.
In compenso abbiamo approvato, ma nel massimo silenzio possibile, la legge sul cosiddetto “negazionismo” che punisce chi una mattina, svegliandosi storto per una peperonata mangiata la sera, afferma che la Shoah non è mai esistita.
Potenza della lirica, cantava Lucio Dalla!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 4 Aprile)