L'ASSOCIAZIONE
 
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Indice Claudio Gliottone
 
 

Un tuffo nel medioevo...

 
... la socialità contesa nel 1910!
 

La fine del secolo XIX e gli inizi del secolo XX furono caratterizzati politicamente da una forte presa di coscienza sociale; e le varie correnti di pensiero, socialismo, liberalismo, cattolicesimo iniziarono una gara a superarsi nel concepire strumenti volti al miglioramento di vita specie delle classi meno abbienti e bisognose. Non esisteva ancora il concetto di “welfare state” secondo il quale avrebbe dovuto essere lo stato a garantire assistenza, ed allora le varie classi sociali, i lavoratori della campagna, i primi operai e i cittadini comuni, sotto la guida delle varie correnti politiche, cominciarono ad organizzarsi in associazioni di mutuo soccorso.
Accadde anche a Teano, nel 1909, e la nascita di questa prima associazione fu proprio caratterizzata, come dicevo in epigrafe, da una sottile lotta laico-clericale di acquisizione di paternità.
Le cose andarono così.
Il 28 dicembre del 1909 un gruppo di operai illuminati costituì, “motu proprio”, una “Associazione operaia di mutuo soccorso” denominata “Giustizia e Lavoro” con sede in Teano con atto notarile che fu omologato dal Tribunale di S. Maria C. V. il 4 febbraio del 1910. Ma l'atto finale risultò molto diverso da quello stilato precedentemente, il 21 novembre del 1909, per il massiccio intervento del clero, in particolare del Vescovo Albino Pella che governò la Diocesi di Teano dal 1908 al 1915 e che era già promotore della istituzione di una Cassa rurale cattolica contro l'usura. Il Vescovo fece infatti intervenire un non ben identificato “gesuita” che, imponendosi in assemblea, stravolse alcuni articoli originari della bozza, peraltro già data alle stampe.
Siamo in possesso della copia originale del 21 novembre con le proposte di modifica autografe apportate dal “gesuita” e da un salace commento di Giuseppe Lonardo, illustre uomo politico locale dell'epoca, di estrazione certamente liberale.
Tutta l'attività del “gesuita” fu volta a “cattolicizzare” una iniziativa laica che diventò, ad esempio, già nel titolo “Associazione Cattolica di Mutuo Soccorso”.
Al primo capoverso dell'articolo 2 dello Statuto, ad esempio, che recitava:
“Scopo principale della medesima (associazione – ndr) è: promuovere la moralità e la concordia nella classe degli operai affinché possano cooperare efficacemente al bene pubblico”.
Si proponeva di aggiungere:
…e spiega un'azione energica in difesa dei principi cattolici del popolo, facendone sincera e pubblica affermazione, e astenendosi quindi da qualsiasi manifestazione ostile alla Chiesa ed alla Religione.
Ancor più restrittivo diventava l'articolo 10:
“Non potranno essere ammessi coloro che subiranno condanna per reati di sangue, furto, truffa, ed attentato ai costumi, chi si ebbe interdizione dai pubblici uffici, chi dia sospetto di vagabondaggio o di essere dedito al vino, od a giuochi di azzardo.
Al quale si proponeva di aggiungere:
… e coloro che notoriamente non professino vita cattolica ed ossequiente alla superiore autorità ecclesiastica.
Addirittura al Titolo lV dedicato alla “Rappresentanza ed amministrazione della Società” si sarebbe dovuto aggiungere un articolo creato di sana pianta: “L'associazione avrà un assistente ecclesiastico nominato da S. E. il Vescovo della Diocesi. All'Assistente ecclesiastico sono riservate tutte le questioni che implichino gli interessi religiosi e morali del popolo. Nessuna deliberazione in tal materia può prendersi senza di lui”.
Un vero e proprio tuffo nel medioevo!
Sulla seconda pagina di frontespizio di questa edizione riportante la redazione primigenia dello Statuto è vergato a penna il giudizio negativo del Lonardo, che riportiamo in copia fotografica: “Un gesuita, venuto a Teano nel maggio 1910 si adoperò presso taluni soci per modificare lo Statuto nei sensi che rilevansi dal manoscritto del proponente gesuita, il quale, con aggiunzioni e modifiche di suo pugno, voleva fare dell'associazione operaia una confraternita. Interpellato quale Presidente Onorario, mi opposi recisamente a qualunque modifica e il tentativo restò infruttifero. Si è creata invece una Società Cattolica. Maggio 1910. G. Lonardo”.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 2 Febbraio)

 
Il giudizio negativo del Lonardo