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Accadono cose...

 

Accadono cose, in Italia, che io non comprenderò mai, ma, dubitando come Cartesio della mia stessa esistenza perché forse il mio “cogitare” non è sufficiente ad analizzare e concludere, consentitemi di esporle alla solerte attenzione ed alla perspicace intelligenza dei miei lettori, perché abbiano la compiacenza, comprendendole loro, di aiutarmi in questo naufragare della mia mente.
Accade che in uno stato di diritto, quale il nostro presume di essere, specie nelle roboanti e ridicole affermazioni degli strenui difensori di una Costituzione sicuramente datata e forse mai completamente applicata, due sindaci delle più importanti città italiane, quello di Napoli e quello di Roma, disconoscono in maniera ufficiale, provocatoria e supponente elementari dogmi di legge. È possibile che ritengano il loro potere superiore a quanto codificato in leggi dello Stato Italiano, rifiutandosi l'uno, condannato in primo grado di giudizio, di abbandonare la carica sindacale, e l'altro di non trascrivere, perché non riconosciute dal nostro ordinamento giuridico, le nozze tra omosessuali? Non sono uno “statalista”, anzi, per formazione culturale, per letture filosofiche e per convincimento ideologico, mi riconosco nell'esatto contrario: individualista e critico nei confronti dello stato “leviatano”, dalla parte di Antigone e non da quella di Creonte, a solo favore di ogni legge che non sia contro l'uomo e la morale che è dentro di lui, ma non riesco a concepire atteggiamenti di persone che legittimamente eletti a far rispettare le leggi, le disattendono quando è in discussione la loro persona o il loro credo politico. Chiamarli “pagliacci” è dir poco.
Accade che un giudice della Corte di Appello di Milano, dopo la firma della motivazione della sentenza assolutoria nei confronti di Berlusconi in merito al “caso Ruby”, si sia dimesso per protesta nei confronti degli altri due giudici che assieme a lui hanno emesso quella sentenza. Non mi pare un comportamento corretto, quello del giudice Enrico Tranfa: primo perché ha messo in piazza la serietà di un giudizio prima di formulare il quale si può certo discutere e scontrarsi, ma che, una volta formulato (sono loro giudici a sostenerlo e sbandierarlo ai quattro venti), va rispettato e non commentato; secondo perché ha sottilmente lasciato pensare ai maligni che i suoi colleghi potessero aver deciso diversamente da lui per chissà quali motivi. Ponzio Pilato si lavò le mani del sangue di Cristo, ma non sputtanò i capi del Sinedrio che lo avevano condannato!
Accade che il responsabile del più grave naufragio della storia moderna, dal più ambiguo comportamento umano e istituzionale mai documentato nella storia della marineria, venga chiamato a tenere una lezione universitaria sul tema “gestione del panico”! Gestione del panico! Lui che dal panico che doveva evitare nei poveri ospiti di quella nave era stato letteralmente sommerso fino ad arrivare a dimostrare la più grande strafottenza nei confronti di gente che moriva annegata: nel 2014 come del 1912! Non riesco a trovare altra motivazione che una deprecabile “vanità mediatica” in lui ed in quelli che lo hanno voluto in cattedra.
Accade che un valente manager come Luca di Montezemolo riceva come “buonuscita” per il lavoro svolto in Ferrari la esigua somma di 27 milioni di euro (più o meno cinquantaquattro miliardi di lire!!!!). Per quanti sforzi possa fare non riesco a comprendere le capacità di un uomo, di carne ed ossa come tanti, per meritare tali fantasmagorici compensi: quali qualità possa mai avere e quale opera possa mai aver svolto per ricevere almeno cinquantatre miliardi e novecento ottantacinque milioni di lire in più di quanto può ricevere un operaio di quella medesima azienda. Una domanda sorge spontanea: se l'umanità avesse dovuto rilasciare un t.f.r. (trattamento di fine rapporto) a Guglielmo Marconi o a Fleming, a Leonardo da Vinci o a Michelangelo, quanto cacchio avrebbe dovuto dar loro?
Accade che una leggiadra signorina possa in pochi anni essere eletta deputato al Parlamento italiano, e poi contemporaneamente a quello europeo e poi essere “in pectore” per essere eletta governatore di una grande Regione italiana! Se penso a Cavour, che fu solo Presidente del Consiglio Sabaudo e poi, per brevissimo tempo, italiano, o a Winston Churchill che salvò il mondo (dico il mondo) dalla barbarie nazista e fu solo Primo Cittadino britannico, oltretutto bocciato alle elezioni subito dopo la fine della guerra, mi vengono i brividi! Ma di piacere! Perché sicuramente in Italia, e per di più molto vicina a noi, c'è una leggiadra signorina che è molto più di Cavour e Churchill messi assieme! Questa sì che è una buona notizia!
Accade che la Regione Calabria, ma solo per fare un esempio, retribuisca 9.201 dipendenti di varie società partecipate, enti pubblici e di diritto privato per un totale di trecento milioni di euro l'anno, più, ovviamente, il personale regionale, che rappresenta poco meno di un terzo degli altri. E le Regioni, tra le cui spese si annoverano dai fazzolettini alle cene pantagrueliche, dagli assorbenti per signora ai profumi di marca, oltre ai viaggi gratuiti per frotte di amici e parenti, saltano su tutte le furie quando sentono parlare di tagli, come nella ultima legge di stabilità.
Accadrà mai che un giorno nasca un limite a tanta sesquipedale faccia tosta!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XI 2014 - n. 10 Ottobre)