L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

Per saecula saerculorum...

 
Facciamo il punto a pochi giorni dalle elezioni del 26 maggio
 

A pochi giorni dalla chiamata alle urne del 26 prossimo venturo proviamo a fare un po' di conti.
Non di pronostici, perché sarebbe difficile, oltre che stupido, ma qualcosa da segnalare o da imparare possiamo sempre scoprirla tra le righe di queste avventure quinquennali; Mussolini le definiva “ludi cartacei”, e per certi versi, lungi da me ogni simpatia per il “regime” ed il suo capo, non aveva tutti i torti. Ad esser “gioco” lo sono senz'altro: ci si diverte a inventarsi qualcosa, ad organizzarsi in squadra, ad accaparrare consensi, a sottrarre voti all'avversario, ad arrivare primi, come nel più classico “gioco dell'oca”. Molti si prendono sul serio, altri lo fanno per divertirsi; per molti bisogna vincere per dogma divino, per altri è importante partecipare.
Che nelle finalità possano andare oltre il gioco, dipende dai vincitori. Per Mussolini, capo assoluto del governo per marcia su Roma, erano uno spettacolo per far divertire il popolo, autoritariamente da ignorare; per De Gasperi, presidente democraticamente eletto, erano il momento solenne della manifestazione della volontà popolare, tutta da recepire.
Così a Teano: per anni per le potenti famiglie al potere da quarant'anni, sono solo un gioco cartaceo. A comandare, di riffe o di raffe, resteranno sempre loro. Si divertano pure gli altri ad elaborare teorie o a perseguire ideologie e rinnovamenti: le leve ed i bottoni sono altrove.
Ma torniamo ai conti.
Per un posto di sindaco e sedici posti di consigliere comunale sono scesi in pista quattro candidati sindaci, e quindi quattro liste, e sessantaquattro candidati a consigliere. Ne temevamo sei, come espresso nel numero precedente; poi due, il collega Corbisiero e il buon Magellano, han fatto marcia indietro dopo un maldestro tentativo di accorpamento.
Su 64 candidati solo nove hanno già ricoperto cariche pubbliche (Caparco, De Monaco, Cataldo, Cirelli, De Fusco, Feola, Pentella, Pinelli, Zarone) rappresentando il 14% degli eligendi: di questi due appartengono alla lista capeggiata da Scoglio e sette alla lista capeggiata da Toscano rappresentando rispettivamente il 12,5% ed il 43% delle rispettive compagini. Tutti nuovi i candidati Sindaco.
Ad un primo sguardo ci sembra cosa apprezzabile: un segnale di rinnovamento da non trascurare e perseguito soprattutto dalle liste capeggiate da Di Benedetto e da Pino, ma si tenga presente che la nuova normativa impone la presenza di candidate donne notoriamente meno politicizzate degli uomini, almeno per il passato. Una signora, la Caparco, già presente in due sindacature con responsabilità di giunta, si ripropone al posto del marito, De Angelis, consigliere uscente. Una legittima alternanza! Come quella di Toscano Valerio al Posto di Toscano Flavio.
La lista Toscano, nella quale il candidato Sindaco, persona degnissima, dichiara di non rappresentare alcun legame con il passato, è presente il maggior numero di ex, e tra questi il decano, in amministrazione continuatamente dal 1980, Dante De Fusco.
Le cose, per questa lista, ci sembrano un po' sospette: un ripescamento per ben il 43/% della lista, poco meno della metà dei candidati. È facile pensare che, se per legge non ci dovessero stare almeno cinque donne, tale percentuale sarebbe salita ben oltre la metà. Di questi sette quattro (Zarone, Pentella, Pinelli e Feola) facevano parte della uscente maggioranza e due (De Fusco, Cirelli) della uscente minoranza.
Completamente “inedita” la lista Di Benedetto, apprezzabile nel bene e nel male (qualcuno pare muoversi come un elefante in una cristalleria): punta soprattutto sul voto d'opinione, e chi d'opinioni è sempre politicamente vissuto non può che esserne felice. Ma dubbioso nel recepimento della buona novella da parte dell'elettorato!
Un po' Don Chisciotte ci appare Pino e la sua lista, vuoi per collaudata spavalderia, vuoi per storica caparbietà: pare si diverta molto, il colonnello, a far l'amministratore a Teano; e non è il solo.
Sparito, almeno sulla carta, il Vice Sindaco uscente, D'Aiello, grande protagonista e promotore della confusione politica ed amministrativa che nel nostro paese regna dal lontano 1999: da una sponda all'altra ha disorientato fedeltà e annientato certezze, per poi sparire (?) dalla scena.
Dell'uscente Picierno poco si sa: qualche fedelissimo parente è garanzia di continuità nella lista Scoglio, ma è difficile valutare fino a che punto ed in che modo.
Il Corbisiero, anch'egli prima sostenitore e poi feroce oppositore del Picierno IV e V, si è lasciato soffocare nel mortale abbraccio col Magellano, transfuga piciernano della penultima ora, mandando all'aria una martellante presenza mediale esercitata per anni, fino alla noia. Di tutti, naturalmente!
Come andrà a finire?
Cambieranno le cose i nostri concittadini? Ormai i trent'anni che notoriamente ci separano dalla maturità di altri paesi son passati: riusciremo a realizzare quel rinnovamento che altrove è stato realizzato trent'anni fa, o continueremo nell'amletico dubbio: Toscano o Picierno? Picierno o Toscano? Toscano o Picierno? Ecc… ecc.!
E così via. Per saecula saeculorum!

Buona fortuna a tutti.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno X 2013 - n. 5 Maggio)