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Requiem per il Liceo Classico

 

In un articolo pubblicato sul numero di luglio di quest'anno preconizzammo la possibile chiusura, a Teano, del Liceo Classico, data la probabile scarsità di iscrizioni alla quarta ginnasio (la prima classe del corso).
Ne traevamo motivo dalla paventata assegnazione di altre materie ad una insegnante che aveva grosse difficoltà fisiche di comunicazione con gli allievi; la cosa spaventò un gran numero di genitori di alunni già iscritti e distolse da una nuova iscrizione i genitori che stavano per farlo, tanto da indurli a più di una azione di protesta.
Nell'articolo sottolineavamo, di fronte alla reale possibilità di scomparsa di una scuola pubblica a Teano, la necessità di un intervento ad ampio raggio, anche da parte della classe politica ed amministrativa locale, responsabile, oltre che del pur piccolo aspetto economico e di prestigio della cosa, anche della preparazione culturale e professionale della popolazione presente e futura.
Il preside fece i suoi passi, la professoressa fu trasferita, ma l'allarme, non sufficientemente o per niente smentito, aveva prodotto i suoi frutti: le iscrizioni alla quarta ginnasiale del Liceo Classico di Teano erano insufficienti a formare la classe ed il Liceo, di fatto, chiuderà con ogni probabilità i battenti alla fine del corso di studi delle classi ancora attive.
È l'ennesima perdita di istituzioni teanesi di cui può fregiarsi, nella sua pluriennale amministrazione della cosa pubblica teanese, l'Ing. Raffaele Picierno.
Bravo! Nessuno è mai riuscito a fare di più!
La Pretura, la Brigata della Guardia di Finanza, il Magazzino dei Monopoli, una parte dell'Istituto Alberghiero, l'Ospedale, ecc.
Tutte cose che Teano aveva e non ha più! E tutte scomparse durante il suo regno, passato e presente.
Non vogliamo far polemica, ma riteniamo, e lo dicemmo fin troppo chiaramente nell'articolo di cui sopra, che l'Amministrazione Comunale aveva il dovere di intervenire subito, dico subito, con tutta la propria autorevolezza per sventare quanto si temeva accadesse, rassicurando alunni e genitori che le cose sarebbero andate diversamente, come in effetti sono poi andate, ma senza che nessuno ne avesse certezza.
L'impegno immediato, e dico immediato, del Sindaco e dei suoi uomini, avrebbe dato garanzie a tutti gli interessati, dal preside ai genitori, e probabilmente nessuno avrebbe eluso le iscrizioni. Ma tanto non è accaduto, forse perché tutta la Giunta era impegnata a programmare l'interminabile calendario di feste, ricorrenze, incontri, festicciole, sagre, celebrazioni, musiche e balli, che hanno “allietato” tutte le serate estive, spesso sovrapponendosi e annullandosi a vicenda.
Un'altra occasione perduta, un altro passo indietro sulla strada del progresso cittadino.
Ma non affliggiamoci: ancora qualche anno e non avremo più nulla da perdere, perché avremo perduto già tutto. E vivremo felici, senza il timore che ci venga tolto qualcos'altro!
Avremo la…pace dei sensi!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 10 Ottobre)