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Indice Claudio Gliottone
 
 

Con tante costruzioni per attività produttive

Teano dovrebbe diventare il Paese di cuccagna
 

Certamente pochi cittadini, e sicuramente quasi nessuno dei consiglieri di opposizione, si sono accorti del grave danno che deriverà al paese dalla gran massa (si parla di oltre 150) di licenze edilizie concesse per presunte “attività produttive” su tutto il territorio teanese.
Quasi non si aspettasse altro, decine e decine di cantieri sono sorti da un giorno all'altro e nei punti più impensabili sono entrate in azione escavatrici, betoniere, carpentieri, muratori e via dicendo.
Una casa addosso all'altra, lungo le strade principali, ma anche lungo quelle di campagna, sulle alture e nei fossi, nella periferia della città e nelle frazioni; sbancamenti dei più arditi hanno alterato luoghi immodificati da millenni, sventrandoli nel tufo e facendone spiazzi.
Il tutto senza una regola, senza una norma che prevedesse uno sviluppo urbano razionale e razionalizzato, o comunque rispettoso dell'ambiente.
Ma davvero tanti "piccoli imprenditori” non aspettavano altro che la possibilità di costruire una “fabbrica”, un “opificio”, magari con annessa casetta per il custode, per poter iniziare le più svariate attività che daranno a Teano lavoro, rilancio economico e prosperità?
Inutile dire che si tratta di un volgare “escamotage” che, pur dando per il momento qualche vantaggio a
pochi, si trasformerà nel tempo in un altro grosso handicap per tutta la città.
Difatti, oltre al gigantesco scempio urbanistico (colonne, archi, balconi aggettanti costituiscono le piccole chicche dei progettisti locali ed abbondano, e mi pare il caso che così debba essere, nelle costruende “fabbriche”), si è creato un altro gravissimo ostacolo sulla via della redazione del Piano Urbanistico Comunale, se mai un lontano giomo ci si dovesse seriamente decidere a fornirsene.
Per questa illustre araba fenice sono stati gettati al vento miliardi di lire e milioni di euro col chiaro intendimento di non volerlo, ed i motivi sono infiniti.
Una improbabile ripresa del discorso PUC, qualunque anche seria amministrazione futura volesse attivarla, dovrebbe partire nuovamente da zero, cioè dai rilievi topografici di un territorio completamente
diverso da quello fotografato anni fa proprio per la presenza, oltre alle tante nuove abusive, di costruzioni effettuate con licenza per “uso produttivo”.
Ciò comporterà ritardi di anni ed anni e spese di altri milioni e milioni: e ci troveremo un territorio deturpato ed una grossa difficoltà a rimediarvi per il futuro.
Grazie, Picierno & Co!
Perché è accaduto ed accadono cose siffatte? Ogni azione amministrativa è legata da un sottile filo politico che affonda le sue radici in “costituzionalità” ideologiche, in strutture mentali di parte che, pur partendo a volte da valide motivazioni sociali, sovente di sociale, intendendosi per sociale il perseguimento di un benessere dalle dimensioni più allargate che mai, hanno assai poco.
Se si potessero condensare in due verbi le diversità politiche e gli indirizzi economici della destra e della sinistra, direi che questi verbi sono “produrre” per la destra e “distribuire” per la sinistra.
Può prevalere il primo, o il secondo, o si potrebbe giungere alla ideale compresenza di tutti e due, ma senza la presenza primaria del “produrre” si vanifica ogni “distribuzione”.
Ora la sinistra in genere, ossessionata dall'idea atavica di una ideale uguaglianza tra gli uomini, quasi avessimo tutti gli stessi aminoacidi negli stessi siti delle catene del DNA, fa del “distribuire a qualunque costo” il suo interesse di vita. La finanziaria del governo Prodi, di cui tanto ancora si discute, nata dal mal intendimento del motto di Guglielmo Tell di “togliere ai ricchi per donare ai poveri", non ha fatto altro che infilare le mani nelle tasche di tutti i cittadini, distribuendo pochi spiccioli a qualche categoria, ma non ha minimamente affrontato il problema di “produrre di più”!
Il risanamento del bilancio, anche se le entrate fiscali sono oggi in aumento, ma certo non per merito di questo govemo, ma del precedente che ha favorito, con tante detassazioni, le assunzioni, distribuendo così la partecipazione al contributo flscale, passerà solo attraverso un aumento delle tasse. Tutto terribilmente facile e redditizio.
Facile, perché non ci si deve preoccupare di seguire alcun mercato per sviluppare programmi di intervento economico e politico; comodo perché, nella distribuzione, chi distribuisce può crearsi tantissimi amici.
È quello che la giunta Picierno & C. ha fatto anche a Teano.
In un paese in cui si può dire che l'unico datore di lavoro sia il comune, la giunta Picierno & C. ha cominciato a sistemare cartelli stradali (un appalto), strade comunali (altri appalti), ed ha proseguito con il concedere licenze edilizie discutibili che mettessero in attività la grande pletora di ingegneri, geometri e costruttori che inonda il paese; ognuno avrà la sua casa e gli ingegneri e costruttori avranno di che vivere per qualche anno, giusto per arrivare alle prossime elezioni.
Ma di socialmente rilevante e di economicamente utile per il presente e per il futuro, cosa ha prodotto la giunta Picierno & C.? Quale prospettiva di incremento economico ha attivato?
L'unico grosso introito di denaro venuto da fuori è stato rappresentato dal progetto PIT dello Istituto Regina Margherita, attivato dalla precedente giunta Zarone.
Per il resto solo una distribuzione di soldi prelevati dalle tasche dei cittadini con aumenti vari per servizi, come quello della raccolta dell'immondizia, assolutamente indecenti se non inesistenti.
Ed un gran danno per il territorio.
Bravi! Continuate cosi, tanto quelli che ragionano prima di esprimere un voto sono sempre più rari.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 12 Dicembre)