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Indice Claudio Gliottone
 
 

Cose così,... di fantasia! - 11

 

Il modem è collegato, la password è quella giusta, il “file” te l' ho aperto, la protezione antivirus ci sta, ne' ma perché cacchio non vuoi funzionare? “La pagina è scaduta!”, ma ti pare una risposta seria? Mica sei un barattolo di pelati con tanto di scadenza!
E più si incavolava il buon Damiano alle prese con una tecnologia che non gli apparteneva, ma con la quale doveva cominciare a fare i conti perché anche il Paradiso si andava adeguando. Da oltre due ore cercava di connettersi con il sito celestiale “w.w.wuo verè ch'è successo.it”, ma invano: ne aveva bisogno per conoscere le ultime decisioni della Amministrazione comunale in merito ai festeggiamenti garibaldini.
Premeva tasti, girava mouse, scuoteva prese, dava pugni sul video, ma tutto inutile.
- Pazienza, aspetterò le prossime “Teano news” e saprò tutto dall'assculpop (assessorato per la cultura popolare. N.d.r.)
Esclamò alla fine rassegnato. Era particolarmente attratto da quanto si sarebbe svolto a Teano da lì a qualche giorno perché, come era stato promesso tempo prima, tutto il mondo avrebbe guardato a Teano, città di pace, come faro di progresso ed indispensabile cardine di ogni riflessione storica. Non riusciva ad uscirsene quando:
- Damianoooo, Damianooo, Damianooo!
- O Madonna santa, ma chi è? Pecchè allucchi? Io l' ho detto: me ne devo andare, me ne devo andare. Non è possibile: tu, il computer, Garibaldi, l'amministrazione comunale, ma a' cchi vulite fa ascì pazzo! Che succede, chi è?
- L' hai detto Damià, l'hai detto! E' propri'essa, in carne ed ossa!
- Chi Cosimì, chiii?
- La ma…la…ma, la ma……
- La che?
- La Madonna, Damià!
- U' Madonna Santa!
- Appunto, Damià, appunto! Ci sta la Madonna, tutta intabarrata in un velo bianco cemento, piena di polvere. Chissà da dove viene.
Non aveva terminato le ultime parole che Damiano si era precipitato verso la porta, incespicando nel solito vaso di fiori che la solita bizzoca si ostinava a porre nel bel mezzo della chiesa. Trattenne a stento una parolaccia ed in meno che non si dica si prostrò ai piedi della Madonna col volto rivolto a terra.
- Su, Damiano, su: alzati e fammi sedere da qualche parte, vicino a voi.
La voce, bellissima e dolcissima come una sinfonia di Bach, pareva provenire da una intenso fascio di luce bianca, mentre un soave profumo di rose aveva invaso tutto il locale.
- Sì, sì, certamente, Accomodati farfugliò Damiano Ma quale onore vuoi portare oggi a due poveri peccatori come noi?
- Ma che dici, Damiano, i peccatori sono ben altri. Hai visto come mi hanno coperta di cemento nella lunetta sul portone della mia Chiesa dell'Annunziata? Era così bello quel bassorilievo marmoreo con l'Angelo che mi annunziava un destino di gloria celeste e la città di Teano a far da sfondo! Era il degno ingresso a quel luogo di preghiera profanato dalle bombe della guerra, sessanta e più anni fa! Ora la Sovrintendenza l' ha imbiancato!
- Sì Madonnina bella, hai ragione, è un orribile attentato, ma dopo quel “cupolone” di bronzo cosa ti aspettavi di nuovo?
- E' vero. Ma bisogna credere che ci sia un limite ad ogni scelleratezza. Altrimenti che cristiani saremmo!
- E …invece….il limite non c' è!
- Ricordo quando gli uomini facevano a gara per costruire templi e chiese sempre più belle, sempre più grandi, per glorificare gli dei o il dio: il Partenone, Notre Dame di Parigi, La Sagrada Famiglia, la Moschea Blu, e via fino a San Pietro. Si svenavano per adornarle dei quadri più belli, degli affreschi più incantevoli, dei vetri colorati, dei lampadari più raffinati, dei candelabri più preziosi.
Oggi le smozzicano, come a Tuoro, o le “sabbiano”, come la mia “Annunziata”, le deturpano con soluzioni che non sono né contemporanee né futuristiche, non prima di averle spogliate di ogni cosa. Ma è così che si usa oggi?
- No, no, che dici: oggi ci sono degli esperti che studiano come bisogna ristrutturare le cose perché siano belle come prima. Solo che ogni tanto si sbagliano e fanno, o consentono che si facciano, dei veri e propri scempi.
- E poi, ho visto di nuovo nuovi camion scaricare nuovi materiali, ed operai rimontare impalcature solo da qualche mese rimosse: ma da quanti decenni va avanti quella fabbrica? Quante generazioni dovranno ancora vivere su quel restauro?
- E lo chiedi a me, Tu che tutto puoi e tutto conosci?
- No, Damiano, no! Io posso e conosco le cose del cielo, non quelle degli uomini. E non credi che, se le avessi conosciute, avrei salvato mio figlio, offrendo qualcosa in più dei trenta denari che me lo vendettero?
- Che tristezza, Madonna mia! E pensare che quella chiesa è al centro del centro del nostro paese: anche se non più consacrata, quanto utile ancora potrebbe essere al nostro viver civile!
Fece per segnarsi, Damiano, ma la fortissima luce sparì d'incanto, così come era arrivata. E rimase immobile, come inebetito, finché Cosimo non lo scosse fortemente.
Ritornò al suo PC che questa volta si aprì, come per magia, sul sito “w.w.wire che succede”.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 6 Ottobre)