L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

La politica dei cartelli stradali

 

Con la terza sindacatura Picierno Teano torna a chiudersi nel suo proverbiale splendido isolamento. Abbiamo atteso oltre un anno cercando qualche segnale positivo, ma ormai è chiaro, come del resto lo era all'inizio, all'atto della formazione delle liste, che le logiche amministrative di questa gestione sono volte solo alla individuale coltivazione del proprio orticello, in vista della probabile realizzazione di personali ambizioni.
E' la logica vetero-democristiana della prima repubblica, quella che ci ha tenuto segregati, senza un minimo beneficio sociale, in epoche in cui contavamo un parlamentare locale, poi anche sottosegretario: a chi comanda, il paese può sfuggire di mano se un miglioramento economico e sociale troppo spinto rende gli elettori liberi di pensare ed autonomi nelle scelte.
Si getta fumo negli occhi, si cerca di gestire al meglio l'ordinario contrabbandandolo per chissà cosa, ma non si fa nulla perché il paese acquisti spessore e presenza ed appetibilità sugli altri del circondario; come non si fa nulla per un suo decollo economico, culturale o sociale.
E' la logica di tanti altri corsi a dar man forte al delineantesi vincitore che la pensava così.
Forse è ancor vivo il ricordo di quando, nella vicina Sparanise, si istallò la fabbrica “Pozzi”; erano gli anni sessanta e quell'industria portò lavoro e benessere economico: ma dopo tre anni fu eletta una giunta comunista, perché la gente, ormai sicura di sé, cominciava a liberarsi dal giogo.
Ve li immaginate i commercianti di Teano non più angosciati per qualche legge del commercio o per qualche normativa sanitaria non completamente ottemperata?
Ve lo immaginate l'addetto al “grattino” non moralmente dipendente dal Comune, ma assunto secondo contratto nazionale da una industria?
Ve lo immaginate l'ingegnere libero di lavorare per i privati senza aspettare la commissione del lavoro pubblico elargito dal Comune?
Come farebbero le loro scelte amministrative?
La passata amministrazione Zarone aveva iniziato una politica chiara e lungimirante basata su alcuni punti cardini:
- affidabilità dell'immagine del paese all'esterno, al fine di favorirne la appetibilità da parte della imprenditoria pubblica o privata
- rilancio culturale della vita cittadina, al fine di stimolare la consapevolezza degli abitanti e di attrarne e coinvolgerne la parte “pensante”
- valorizzazione del patrimonio storico ed archeologico come attrattore di interesse turistico ed economico.
La partecipazione ad ogni iniziativa economica comunitaria (PIT, POR, Patti territoriali), attuata da quella amministrazione, sta portando oggi ingenti capitali al paese; il patrimonio storico ed archeologico era degnamente supportato in campo regionale e nazionale (info-point, promozioni d'immagine ecc..), la cultura e la partecipazione dei cittadini vivevano un nuovo rinascimento (biblioteca comunale, destinazione di fondi per l'auditorio comunale).
Il paese cominciava a riprendere il suo degno posto nella considerazione regionale e nazionale.
Anche la ridicola “querelle” sull'incontro garibaldino era stata definitivamente seppellita quando a Teano si posero le basi per il futuro governo Berlusconi: fu a Teano che la Lega riconobbe con Maroni la necessità di rivedere alcune sue posizioni estremiste. Non se ne seppe approfittare, è vero, ma la colpa fu di molti! Oggi è rinata e ci vede nuovamente perdenti!
Di fronte a tanto, quanto restrittiva e improduttiva appare la politica dei cartelli stradali, o del divertimento nazional-popolare volto anch'esso ad accontentare l'artista locale, costretto ad esibirsi nella piazza di una frazione dove nessuno lo ascolta!
Ma quell'artista vota a Teano, e gli abitanti della frazione pure!
L'unità d'Italia, tanto nazional-popolarmente celebrata quest'anno, si attuò perché il grande Cavuor aveva compreso che, senza una politica estera di prestigio e di presenza, il provincialissimo Piemonte non sarebbe andato lontano. E coinvolse tutto e tutti, pure qualche sua cugina, per ingraziarsi le attenzioni della Francia di Napoleone III e dell'Inghilterra.
L'isolazionismo non paga in termini di progresso sociale; i cartelli stradali tra due mesi saranno ammaccati ed arrugginiti. Ce ne vorranno altri.
E' proprio quello che vogliono chi li commissiona e chi li appone.
Peccato, gioveranno solo a loro!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno I 2004 - n. 12 Dicembre)