L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Giancarlo Fumo
 
 

6 edifici comunali (s)venduti per 306.416 €

 

La legge finanziaria del 2005 consentiva ai Comuni di alienare beni immobili per poter eccedere alcuni limiti di spesa fissati dalla stessa legge. Il Comune di Teano ha atteso un poco, poi con rapidissima procedura ha alienato gli ex edifici scolastici di S. Giulianeta, Tuoro, Cipriani, Consolata, Quaglieri e S. Giuliano con le relative aree.
La procedura è stata attivata con delibera della Giunta del 7 agosto scorso, assente il solo assessore La Prova. Il bando di gara è stato pubblicato all'albo pretorio l'11 agosto, in piena estate. Termine per presentare le offerte il 19 settembre; prezzo base complessivo per tutti i sei lotti: € 201.000.
L'aggiudicazione non ha fruttato molto, comunque il prezzo di aggiudicazione ha superato di oltre il 50% il prezzo base. Effetto di un gran numero di offerte in aumento? No. Semplicemente riprova che la stima degli immobili non era...all'altezza!
Le offerte sono state nel complesso 26, presentate da 23 offerenti, tra i quali figurano il Comandante dei Vigili, la consorte di un consigliere di minoranza, il coniuge di una dipendente dell'ufficio tecnico, nonché il figlio del Vicesindaco che si è visto aggiudicare l'edificio di S. Giuliano (un fabbricato di 129 metri quadri su un'area recintata di 800 metri) per il prezzo di € 58.050.
L'esito complessivo della gara (306.414 euro), se si considera che il prezzo base era di soli 201.000 euro, potrebbe essere visto come un vero affare per il Comune ma non è proprio così. Il Comune ha venduto, sarebbe il caso di dire svenduto, i sei immobili a meno di 315 euro al mq. e facendo omaggio delle non piccole aree pertinenziali di ogni edificio.
Viene da chiedersi perché tanta rapidità nei termini di procedura della gara? Perché il tutto è stato compiuto in pieno periodo feriale, con un bando pubblicato a ridosso del Ferragosto?
Perché la gara è stata fissata a distanza di un solo mese dall'indizione per un affare che richiede comunque uno smobilizzo di capitali da parte dei potenziali offerenti? Perché non è stato affisso almeno un pubblico manifesto per sollecitare un maggior numero di offerte?
C'è un'altra cosa che non è possibile capire: il Consiglio aveva deliberato la dismissione anche degli ex edifici scolastici di Tranzi e Cappelle, che la Giunta ha stralciato (con quali poteri?) dalla gara. Sono edifici da tempo trasformati in villette e "assegnati in uso" (cosa significa?) a due famiglie.
Vorremmo che qualcuno rispondesse, magari qualche esponente di quella minoranza che tanto rumorosamente ha tuonato, l'anno scorso, quando la maggioranza ha giocato all'Asso-piglia-tutto nelle nomine degli scrutatori.

Giancarlo Fumo
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 11 Novembre)