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Teano Jazz 2015 - XXIII edizione

 
 
18, 19 e 20 dicembre le date della XXIII edizione del Teano Jazz Festival, organizzato dall'Associazione Teano Musica in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Teano. Le formazioni invitate Daniele Cordisco trio, Daniele Raimondi and The Superluminal trio, Eres quartet, ospite Sandro Deidda. La manifestazione, che si svolgerà nel segno della continuità come ormai da 22 anni, non vedrà quest'anno il coinvolgimento dei comuni limitrofi. Non si tratta di un ridimensionamento, bensì di una fase di transizione e di riflessione su come ripartire e tener vivo il festival anche nel prossimo futuro. Il dato rilevante è rappresentato dalla continuità, per niente intaccata dalle difficoltà sopravvenute negli anni, segno che il festival è ancora vivo e ha ancora un suo posto nel panorama culturale regionale e nazionale.
 

Si è svolta nei giorni scorsi, nella chiesa dell'Annunziata, la manifestazione Teano Jazz 2015, XXIII edizione. Il dato importante e rilevante, a mio giudizio, è quel numero riportato nell'ultima frase e cioè 23 (riferito all'edizione) che testimonia della longevità della rassegna. La fiammella va tenuta accesa e alimentata costantemente, altrimenti si spegne.
Oltre la metafora, Teano Jazz rappresenta un punto fermo nella storia culturale della cittadina non solo per gli addetti ai lavori, appassionati o musicisti che siano, ma va ben oltre. Questo è un punto su cui va focalizzata l'attenzione. Una manifestazione di tale impatto mediatico deve essere considerata per le enormi potenzialità che ha, in modo particolare, nei tentativi di sviluppo e promozione del territorio. Territorio ricco di storia, di arte, di bellezze naturali e così via ma, se tutto ciò non va promosso, “valorizzato” come si usa dire, è come se non esistesse, nessuno se ne accorge. Sono argomenti di cui si discetta e si dibatte da sempre e dappertutto e sui quali si sono spese molte chiacchiere. Occorrono i fatti che, per quanto mi riguarda, consistono nell'utilizzare le cose che già esistono e funzionano e attraverso di esse operare con azioni comuni e sinergiche volte tutte verso un'unica direzione. Questo è il valore aggiunto di una realtà come Teano Jazz, diventata adulta nel corso degli anni e il cui potenziale va sfruttato fino in fondo. Questo punto mi piace ribadirlo di nuovo, è la vera forza di questa realtà sul territorio.
Ritorniamo alla parte iniziale di queste note. Realizzare la manifestazione, specie in 'tempi strani' e difficili come questi, è già una scommessa vinta. Tutte le nostre edizioni sono state delle sfide, soprattutto a livello personale, e dal punto di vista artistico e dal punto di vista organizzativo, logistico e finanziario. Il segnale costante rivolto soprattutto ai giovani è quello di non arrendersi mai, di non abbattersi, ma di provare a lottare per cercare di migliorare le cose, anche in piccolo. Questa ultima edizione è stata realizzata nella chiesa dell'Annunziata, magnifico monumento posto proprio nel centro della cittadina che però presenta vari tipi di problematiche, di cui l'aspetto acustico è certamente il più arduo da affrontare. Ebbene, ben consci delle difficoltà, abbiamo accettato la sfida pur avendo nella chiesa di San Pietro in Aquariis una valida e collaudata alternativa. Le sfide sono il sapore della vita. La sfida è anche quella, per rimanere in tema, del musicista di settanta anni già affermato e carico di gloria 'artistica' che si cimenta in progetti di ricerca e ben più impegnativi rispetto a progetti già conosciuti e sperimentati. Il gusto della sfida è nel dna dell'uomo e va anch'esso coltivato e assecondato per cercare di vivere una vita piena e stimolante.
Teano Jazz 2015 è appena terminato e si può tentare di tracciare già adesso un piccolo bilancio.
È stata una rassegna breve, concentrata ma ricca di spunti. Nella prima serata il trio di Daniele Cordisco al quale si è aggiunto nel corso del concerto il padre Nicola, anch'egli ottimo chitarrista, ci ha immersi attraverso la porta principale nelle atmosfere della tradizione, del jazz “classico”. Notevole e spettacolare l'esibizione di Dario Rosciglione al contrabbasso.
Il trio di Daniele Raimondi “Superluminal”, è stata la positiva scoperta della rassegna. Costituito da tre giovanissimi musicisti, Daniele Raimondi, Leonardo Corradi e Marco d'Orlando, il trio ha presentato un progetto nuovo e fresco in cui la ricerca di sonorità nuove e un interplay pazzesco rappresentano la cifra stilistica del gruppo. Età media 22 anni ma sembravano dei veterani con idee chiarissime e una esperienza invidiabile (quando abbiano fatta tutta questa esperienza, considerata l'età, non si sa).
Il festival ha chiuso in bellezza con ERES quartet, (Emilio Silva Bedmar, sassofoni, Enzo Grimaldi, pianoforte, Sergio Fusaro, contrabbasso e Romolo Feola, batteria) ospite Sandro Deidda. Formazione scoppiettante che ha alternato composizioni originali, di grande ispirazione e cantabilità, a standard travolgenti che hanno messo in evidenza, in particolare, le grandi doti tecniche e umane di Sandro Deidda, mattatore assoluto della serata. Un pubblico numeroso e attento ha fatto da cornice a una ottima riuscita della rassegna.

Antonio Feola
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 12 Dicembre)

Daniele Cordisco Trio (foto di Mimmo Feola)
Daniele Raimondi Trio (foto di Mimmo Feola)
Eres 4tet guest Sandro Deidda (foto di Mimmo Feola)