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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Spigolature di storia teanese. Dai miei appunti sui Protocolli

notarili del XVII - XVIII secolo (I parte)
 
Continuo con la trascrizione delle notizie riguardanti la storia di Teano desunte dai miei appunti sui Protocolli notarili del '600. I Protocolli notarili di questi due secoli sono numerosi e non li ho consultati tutti, ma comunque tutta una serie di notizie sono qui presenti, forse non si tratta di grandi eventi, ma nel loro piccolo rendono conto di tante piccole cose che nell'economia di una microstoria municipale, hanno comunque il loro interesse.

 

Notaio Federico Larco, 1906, a. 1601.
f. 66v. Il 27 gennaio 1601 Federico Valletta di Casale va a servizio in casa di Scipione de monte per un anno con il salario di 15 ducati.

Notaio Alfonso Ragiuni, 1366, a. 1601.
f. 41v. il 28 aprile 1601, testamento di Giacomo Andrea Lanfreda dottor di leggi di Vairano, lascia eredi Girolamo, Giovanni e Cesare suoi figli legittimi.

Notaio Nicola Maria Sanfelice, 1052, a. 1601.
f. 89v. il 18 giugno 1601 testamento di Giulia Lanza raccolto nella masseria di Francesco Martino des Carles ad bgradavla, vedova di Giacomo Antonio della Ratta, lascia erede Diana Barattuccio e Cesare de Alagno suoi figli legittimi. Ha avuto tre diversi matrimoni.
f. 92v. il 18 giugno nella stessa masseria presente Vincenzo Caracciolo governatore di Teano.
f. 158. Il 21 settembre testamento di Giovanni Pou, lascia erede suo fratello Francesco, la matrigna Portia Regilla ha usufrutto di ducati 400.
f. 189 il 4 ottobre testamento di Francesco Pou, lascia erede dei beni feudali e burgensatici Marcello Palumbo di Napoli patruum consobrinum.

Notaio Federico Larco, 1907, a. 1602.
f. 34v. il 15 aprile Giovan Antonio Galluccio e il notaio Nicola Sanfelice e Malatesta Capoccio governatori dell'Annunziata per il fitto di due botteghe in piazza di Teano a 16 ducati l'anno a Giovan Antonio Sicignano.
f. 85v. il 25 maggio il notaio Scipione de Tuccio di Teano che agisce per se e Giovan Vincenzo Scaffioli procuratore generale di Giuseppe e Giovan Francesco de Angelis figli del quondam Giovanni Maria de Angelis. Il notaio dice di avere un pezzo di terra di un moggio con olive sito allo ponte de sette frati alias a campo di selice, redditizio a Giuseppe e Giovan Francesco quolibet anno a Natale di due capponi e ratifica questo obbligo feudale.

Notaio Alfonso Ragiuni, 1367, a. 1602.
f. 40v. il 26 gennaio 1602 Francesco Forcellato canonico prebendato della cattedrale beneficiato del beneficio della chiesa di s. Antonio della Scala.
f. 95. Il 19 marzo Vincenzo della Vecchia, Ettore Truglio economi della cappella di s. Reparata nella cattedrale fittano a Carlo Ferraro e Giulio Fava omnes carnicies donataria juxta solitum per un anno per 24 ducati.
f. 121v. il 21 maggio Camillo de Monte emancipato e Porzia Guastaferro sua moglie e il chierico Pompeo de Monte ex altera, erano figli del quondam Scipione per una terra campestre e seminatoria con pedibus quercuum et castanearum in territorio Theani alle prche longhe, juxta bona Aloisii de Gilio, Antonio Torres, Capituli Theani assegnata a Porzia come dote, la vendono poiché per le molte collette e pesi che giorno per giorno se poneno in essa città poco o nulla percepono, la vendono per 360 ducati a Pompeo de monte che promette di pagarli entro due anni.
f. 170v. il 3 luglio 1602 testamento di Luigi Puccio, lascia erede la chiesa Annunziata di Teano salvo alcuni legati.
f. 177. Il 15 luglio Filippo del Pezzo di Napoli nomina suo procuratore Graziano Aldriso di Napoli.
f. 204. L'11 agosto Fabio Cipresso conservatore del feudo di Casafredda e Tommaso Caparco, Consalvo Saitta di Furnolo fittano un molendinum macenantem dicti feudi sito a bocca ladruni per un anno per 70 tomoli di grano.f. 279v. il 18 dicembre 1602 Scipione de Monte anche per Prospero Vasquez di Napoli incola Theani. Scipione dichiara di avere una terra di moggia 30 alle pastene e all'arbusto che fu di Ludovico di Caterino che dallo limite della vigna vecchia discendendo allo piano insino alla Savone juxta bona Francesco Larco. Prospero invece ha una terra in Presenzano di moggia 60 sita alla starza de lo puzzo, juxta rivum de lo castiello, juxta puteum universitatis terre predicte e altra terra di moggia 20 alla starzetta, i due operano uno scambio.

Notaio Francesco d'Aniello, 2339, a. 1602-04.
f. 13 il 18 settembre 1602 Marco Mariconda e Giovanni Testa sindaci di Carinola danno l'erariato a Giulio Cesare di Lorenzo.
f. 99 il 20 luglio 1603 Sigismondo de Santulo de Caleno signore di metà del feudo detto di Pontecurvo, per la ricognizione di una terra di moggia 2 a Baldassarre de Buono de villa Falciani, sita a coradormeo condizionata al feudo per 7 grani e mezzo e un tomolo di grano da pagare a agosto.

Notaio Alfonso Ragiuni, 1368, a. 1603.
f. 41. Il 21 gennaio 1603 Orazio de Garamo ex una e Giovan Girolamo Barattuccio e Pompeo Magno canonico , economi della cappella del S. Corpo di Cristo e cappella di s. Leonardo construiti nella chiesa di S. Caterina a Maiella aggregata alla prima. Orazio dichiara per solenne stipulatione che per tutta la festa del SS.mo Corpo di Cristo ad tutte sue spese et fatiche fare una cona in legname pinto di color fini ad oglio dentro de la ecclesia de s. Caterina ad maiella nella cappella di Santo Leonardo conforme alo disegno facto per epso Orazio quale sta subito in pede che quello da essi Giovan Girolamo e Orazio quale cona habia da essere di altezza dall'altare per insino alla volta de sopra detta cappella et l'intaglio delli miracoli habiano da essere d'oro et lo campo de azzurro et nell'istoria pintarce li miracoli de Sto Leonardo et la conetta di dentro habia essere tutta oro senza azzurro col'immagine de S.to Lonardo in meczo et nella cimasa ponerce la Madonna SS.ma con angeli et de sopra il SS.mo corpo di Cristo et debba essere tutta pinta de colore fini ad oglio quale cona habia da essere facta bona et confecta et de ogni magisterio ad giudicio de experti et non habia appaciar et che non epsa vendere in alcun modo de esso Orazio de suo nproprio sia tenuto et debia sincome promette de farla et la debbia ponere et fare quanto vi bisognarà ad tutte spese faciende sue et sia tenuto anco esso Orazio sincome promette pictar l'ornia del muro di detta cappella ad color ad frisco et per salario de refectione promettono a Natale prossimo ducati 100.
f. 60v. il 15 febbraio 1603 Cesare de Anglis ex una e Filippo del Pezzo, Cesare fitta per anni 4 una masseria sita alla gradavola per 65 ducati l'anno.
f. 79v. il 26 ottobre in terra Conche, in castro seu arce dicte terre in presenza di Giovan Battista Rotundi e Orazio Compagnone attuario, dei sindaci Giulio Sarracino e Giuliano Ciotto e agli eletti Antonio Capuano, Vincenzo dello Russo, Fabio Russo e a Flaminio Cinquegrana di Conca. Si dà lettura di una lettera del 22 febbraio 1603 del notaio Gramatico d'Amodeo di Napoli nella quale si dice che Matteo di Capua principe di Conca fitta a Flaminio la città di Conca, nec non terram Gallutii, Magniani et Caianelli cum earum juribus castri seu fortellitii hominibus, vaxallis, vaxalllorum redditibus et cum cognitione primarum causarum, per anni 4 per ducati 6 mila l'anno e altri due se lo volesse il principe.
f. 99. L'11 marzo Ottaviano Galluccio e Dorotea de Angelis coniugi per un censo di 400 ducati.
f. 131 il 13 settembre Giovan Cesare de Gasparro e Felice Baracono di S.to Severino incola Theani fanno una società in arte et exercitio speciarie manualis merciarie et arte de cappielle e Felice mette 100 ducati di cui 36 de robbe de cappielle, ducati 35 per una mula di pelo rosso et docati 29 di moneta. E Cesare per parte sua ducati 300, di cui 131 in tante robbe de speciarie manuali et merciarie, et 169 in denari contanti.

Notaio Nicola Maria Sanfelice, 1053, a. 1603.
f. 14. Il 14 gennaio 1603 Cesare di Gasparre e Giulio Pio governatori dell'Annunziata per una terra di moggia 10 a Crespano.

Notaio Federico Larco, 1908, a. 1603.
f. 11. Rogato in Sessa, Antonio e Giovan Francesco Sanfelice di Teano ma commoranti in Sessa eredi del q. Giovan Alfonso Martini in presenza di Marco Antonio Martino suo figlio nominano procuratore il canonico prebendario rev. Giovan Battista Sanfelice.
f. 67. Il 13 gennaio Marco Antonio de Angelis neapolitanus incola Theani legitimus vir Magdalene Caetani e Giulio Caetani figlio ed erede di Giovan Battista Gaetani per una quota parte di una casa in parrocchia di S. Giovanni alla porta superiore dove si dice a S.ta Croce.
f. 77. Il 25 gennaio Cesare Martino des Carles riceve da Ascanio Rozzera di Roccamonfina 120 ducati in soluzione di annui ducati 10 sui beni per istr. Rogato da Giovan Lorenzo Mandavillano nel 1595.
f. 79v. Ascanio aveva un castagneto in Roccamonfina in loco alli Russi che rende circa 25 ducati l'anno.
f. 141v. il 14 marzo Giovanna de Renzis moglie di Silvestro de Giglio con l'assistenza del mundualdo Giovan Luigi de Giglio suo suocero nomina procuratore Coriolano Mondino di Napoli.
f. 151 il 5 aprile contratto di laborantia Giovan Vincenzo e Annibale de Monte danno ad Antonio Viticaglia di S. Andrea del Pizzone una terra di moggia 5 sita allo fusaro per 3 anni per i due quinti dei frutti.
f. 153. Il 5 aprile Scipione Martino, Cesare e Giovan Battista donano una terra a Francesco Martino des Carles sita a lo cavallaro nel casale di Pugliano.
f. 179. Il 2 maggio Nicola Maria de Monte ex una e Giulio Pio e Giovan Cesare di Gasparro governatori dell'Annunziata ex altera. Nicola vende una bottega di due membri superiori e inferiori cum strictula per quam itur ad locum delo S.to Eramo situs in burgo juxta bona ecclesie Annuntiate, juxta bona Giovan Battista Morrone, juxta bona cappelle s. Jacobi intus episcopio de domo Mollo pro pretio ducatorum 11.
f. 250. Il 23 luglio testamento di Scipione de Monte. Lascia eredi i suoi figli Camillo, Antonio, chierico Pompeo e Marcello, la moglie Violante Vazques usufruttuaria. Le figlie Domizia e Diana sono monache in S. Maria delle monache.
f. 265v. il 7 agosto Fabrizio Barnaba napolitano eques S. Stefano de Florentia, governatore di Teano consegna a Michele Affaitati il carcerato Leone Annibale de Monte.
f. 267. L'11 agosto Beatrice Morrone di Ceppaloni incola Theani riceve da Costantino Musacchi figlio del quondam Gaspare ducati 26, di cui 10 in moneta e il resto in suppellettili per le terze maturate di un prestito di annui ducati 18 per capitale di 200.
f. 359v. l'11 ottobre Michele Affaitati conservatore del principe di Stigliano fitta all'asta un orto detto all'horto de lo viscovado seu a S.to Sebastiano, e un altro all'horto della saietta. Silvestro de Giglio offre 51 ducati l'anno.
f. 381v. il 30 ottobre Antonio de Renzis e Giovan Battista de Renzis. Il primo dice di avere una terra aratoria in territorio di Capua allo chiuppo e la vende per 80 ducati.
f. 384v. il 4 novembre Fabrizio Martino des Carles e il notaio Giovan Lorenzo Mandavillano governatori dell'Annunziata e Orazio de Garamo che deve costruire e fare costruire unum novum architravem per 180 ducati colm patto che detto Horatio sia tenuto come have promesso fare et construire uno novo arcotravo in decta chiesa dell'Annunziata de legno buono staggionato de quello modo et intagliatura che n'appare dal disegno subscripto de propria mano d'essi procacci del detto Horatio, la parte de sotto con angeli con facce de ornatura, colli capelli d'oro et il resto del campo di azzurro fino, et la parte de dietro pittarla ad elettione di detti procacci.
Item che detto Horatio sia tenuto como have promesso nello campo della parte in frionte spitio et proprio dove ei quello vacuo pittarce quelle figure che eligeranno detti procacci, et li mascaroni che harranno a tenere detto arcotravo uno de cquà et l'altro dellà conforme a detto disegno habbiano ad essere inorati tutti excepto le facce che sarranno de carnatura.
Item che detto Horatio sia tenuto como have promesso fare dei bastoni per le lampe buoni intagliati et inorati juxta lo desegno et renorare lo crocofisso che al presente è sopra il transetto di detta chiesa per tucta la settimana de marzo prossimo venturo 1604 et dare con ponere li dicti colori.
Item ei convenuto che detto Horatio sia tenuto tutte le figure e pitture predette farle repictarle de colori buoni fini ad oglio.
Item che detto Horatio sia tenuto como have promesso per tucta la settimana prima de marzo 1604 finire con ponere detto arcotravo et decti bastoni nella chiesa et non altramente pertanto detto arcotravo quam tutte altre opere che se conteneno nello predetto instrumento debiano essere bone perfecte de bona manifactura pittura et colori a giuditio de experti et non commettere defetti et se commettesse defetti sia tenuto a tucti danni e spese.
Item ei convenuto che detto Horatio sia tenuto como have promesso per tucto mese de maggio proximo del seguente anno 1604 fare cacciare et novamente construire et fare l'altare magiore di detta chiesa più abasso per quanto sarrà necessario et conveniente a giudizio d'experti et architetti et la cona grande riponerla in detto nuovo altare et quelle segge che al presente sono in lo coro de decta chiesa farle ponere in lo coro che se haverrà a fare dietro de lo altare magiore con tutte l'opere per farle a sue spese e fatiche. Et versavice dicto Fabritio e not. Mandavillano promettono 100 ducati darli entro la festa de Natale e gli altri 80 alla fine.
f. 399. Il 13 dicembre Annibale de Monte, Giovan Giacomo Rinaldo e Vincenzo de Rogerio sindaci di Teano.

Notaio Federico Larco, 1909, a. 1604.
f. 93. Il 7 gennaio 1604 Paolo Buzio eques S. Mauritii governatore di Teano e Giovan Vincenzo Montanaro UID napoletano giudice della città consegnano per clamide Marco Antonio de Angelis carcerato col pretesto che eius domo fuisset occisus Nicola Maria de Monte per Antonium de Rentiis et aliis su cui fu fatto processo esistente in detta corte di cui si ha relazione. Il ricevente carceriere è Giovan Battista d'Onofrio teanese e Marco Antonio sia tenuto in carcere sotto pena di 100 once d'oro.
f. 140. il 30 gennaio nel convento di S. Caterina Giovanna e Porfidia Musaccchi educande ex parte una e Costantino Musacchi UID loro fratello, le due prendono i voti e lasciano il fratello erede.
f. 168v. il 19 febbraio Justina d'Onofrio vidua del quondam Francesco Valasco e Augustino suo figllio per la dote.
f. 173. Il 28 febbraio Giovan Francesco Barattuccio tutore di Giovan Giacomo pupillo e Domenico Calabrese di Capua incola Theani per una terra sita alla vigna redditizia al feudo degli infanti per 1 ducato l'anno.
f. 191. Il 19 marzo Giovan Luigi Pennarino tubista o banditore, furono messe all'asta delle terre che furono di Giovanni dello Buco di Casale, una in loco all'ayra e una casa di più membri in Casale, Vincenzo dello Vecchio offre 16 ducati.
f. 216. Il 26 aprile Aloisia Locterio vedova del quondam Giovan Angelo de renzis e il capitano Antonio de Renzis che viene chiamato per Vincenzo de Renzis juniore figlio di Alosia erede del q. Giovan Angelo. Tutrice è la madre e il capitano promette di osservare il testamento.
f. 222. Il 26 aprile Antonio de Renzis fitta a Giovan Antonio della Tovagliola la taberna in suburbio, la taverna del borgo per anni 3 per 130 ducati e dieci decine di lino de qualità per ogni anno.
f. 232. Il 17 maggio Pietro Fiorillo napoletano procuratore del S. Ospedale dell'Annunziata di Napoli delegato dal marchese Giovan Battista Caracciolo, frate Bernardo Avenatri, Roberto Morante e Pasquale Caputo, dicono che Nicola Maria de Monte aveva disposto nel suo testamento a favore dell'Annunziata e dopo la sua morte, una casa in Teano in parrocchia di S. Pietro Acquaro di più membri, due botteghe nel borgo, due terreni in territorio di Carinola nel casale di Falciano che ora ha in fitto Giovan Camillo de Vito e ne prendono possesso.
f. 281v. il 5 giugno nella masseria di Vincenzo de Renzis juniore que fuit de domo Pou sita in territorio di Teano nel luogo dove si dice alla masseria di S.ta Croce, con il baglivo di Teano Alfonso Noce, su richiesta di Giovan Francesco de Angelis napoletano che agisce anche per suo fratello Giuseppe, dichiarano di essere figli del quondam Giovan Maria de Angelis e chiedono che la masseria o parte di essa di Vincenzo de Renzis fosse sequestrata per la somma di 290 ducati.
f. 288v. il 18 luglio Nicola de Dionisio anche per parte di Marco Antonio Zarone di Versano conservatore del feudo di Casafredda. Nicola dice che dal precedente conservatore ha avuto due orti del principe, l'orto retro fontem parte superioris e alius ante fontem per 3 anni per 130 ducati.
f. 324. Il primo novembre in Pietravairano Agostino Grimaldi marchese concede l'ufficio di capitano a Orazio Russo.
f. 355. Il 27 novembre Placida Grimaldi moglie del marchese Agostino nomina procuratore Francesco Maddareno e Giovan Antonio Paris UID.
f. 368v. il 3 dicembre Giovan Luigi de Giglio, Pullo della Montagna e Giovan Battista Jardenis economi della cappella di s. Maria del Soccorso nella chiesa di S. Agostino, stendono un contratto con mastro Paolo Pecoraro di Nocera dei Pagani incola Theani fabricatore che deve coprire a tioli seu canali la casa della cappella sita in parrocchia di S. Maria Celestina vicino ai beni dell'Annunziata e altri fini, quale all'ultimo giorno se abbrusciò dallo foco e in detto coprimento ponerce travi et altri legnami necessari et novi et boni. Item detto mastro Paolo sia tenuto accomodare la tesa dello muro di detta casa et se fosse necessario alzarlo como steva prima et anco rappezzare et accomodare l'astaco de sopra dove fosse guasto et cambiar le travi et altro legname rocto, et guasto et ponerce li buoni et novi. Item cambiar le soglie delle finestre de decta casa quale forse fossero arse e ponerle boni et cacciare la pendata di detto coprimento conforme a la pennate che vi è rimasta in decta casa. Rifare la lambia rocta seu scassata de lo casalino de detta casa che confina con Prospero Grimaldi. Far novamente uno focolare in detta casa ciò farence una cappa de ciminero con porci lo debito scarico sopra li canali. Detto mastro Paulo sia tenuto a sue spese et fatiche a fare tutte le opere e a ponere travi, travicelli, finelle, ciancelle, canali, calce, arena, porte, rapiglio e tutto altro stiglio necessario e tutte dette opere promette farle e finirle per lo mese di gennaio 1605 per il prezzo di 70 ducati di cui 30 sono anticipati oggi.
f. 370. Il 4 dicembre Pico di Casamostra conservatore del feudo di Casafredda, fitta ad Antonio de Antonello un orto prope civitatem dove si dice all'orto de lo chiuppitello prope ante palatium et fontane porte superioris per 3 anni a 18 ducati l'anno.
f. 371. Lo stesso giorno un altro orto dietro la fontana della porta superiore a Nicola de Dionisio per 3 anni per 18 ducati.

(fine I parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 3 Marzo)