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Spigolature di storia teanese (V parte)

 
Credo di far cosa utile riportando tutta una serie di appunti, estratti dai Protocolli dei notai conservati all'Archivio di Stato. Appunti che non ho utilizzato per qualche articolo, ma che comunque costituiscono una fonte interessante per i cultori di storia locale.

 

Notaio Giovan Lorenzo Mandavillano, 1133, a. 1582.

f. 101. Il 6 aprile 1582 Scipione de Monte, Giovanni Clemente Forcellato e Ferdinando d'Angelo sindaci, Eletti Fabio de Monte, Giovan Francesco Santoparo, Nicola Maria Sanfelice, Oliverio de Primo, Giovan Vincenzo Perella e Giovan Domenico Capuano. Particolari: Francesco Martini, Prospero Garofano, Giovan Battista d'Onofrio, Pietro Galluccio e Ferdinando Spatanno. Il consiglio si riunisce per la nomina del procuratore per il sale nella persona di Ottavio Carrafa.
f. 152. L'8 giugno 1582 Bartolomeo Zompa di Teano è carcerato nel castello, il castellano è Marc'antonio Cappello. Si presenta una carta di Paolo Estensis auditore delle seconde cause del principe di Stigliano, è stato trovato che lo Zompa sia liberato con la plegiaria di 500 onze commessa a Giovan Loise de Giglio. Il castellano risponde che esso non vole liberarlo ad causa tene ordene del sig. duchessa, senza ordene novo de questa non lo vole liberare.
f. 162. Il 18 giugno Bartolomeo Zompa è ancora carcerato, si ingiunge al castellano di liberarlo per ordine di Paulo d'Heste auditore.
Tipico esempio di come andavan le cose della giustizia, non si sa mai chi effettivamente comanda.

Notaio Giovan Lorenzo Mandavillano, 1134, a. 1583.

f. 109v. il primo marzo 1583 Giulio Galluccio e Fabio Martini governatori dell'Annunziata, per un prestito a Valentino Capotosto.
f. 208. Il 14 giugno 1583 Clarice Scalaleone ha una casa con cortile in parrocchia di S. Maria Celestina ubi dictur a la torrecta, juxta bona dicte Claricis a duobus partibus, juxta domum antiquam que fuit de domo Scalaleone. Vende una casa a Giovanni de Porfidia.
Il 31 agosto 1583 Bartolomeo Zompa fitta a Giovanni dell'uozzo un orto ubi dicitur allo savone per anni al prezzo di ducati 44.
f. 255. Il 6 settembre 1583 Potentiana Sanfelice figlia di Giovan Paolo Sanfelice erede ex testamento di Sebastia Martone sua nonna, Antonio Sanfelice suo fratello concede a Giovan Paolo suo padre, al fratello di questi Antonio e a Giovan Paolo de Conchetta suo nonno un'ampia procura.
f. 289. Il 24 settembre 1583 Cesare Roncone di Sparanise e Vincenzo de Ricca, Cesare asserisce che Vincenzo intercedette pro Petro Angelo Roncone suo fratello perché questi desse a Nicola Pasaro di Capua otto tomoli di grano a 15 carlini il tomolo.
f. 217. Il 24 settembre 1583 Annibale Magno e Nicola Antonio Angelo Vecino che è cassiere delle funzioni fiscali del terziere di Casafredda, Annibale aveva acquistato a estinto candele una terra a varanelli.
f. 300. Il 29 settembre Cesare Martini, Girolamo d'Accresca e Cesare de Mele economi della cappella del corpo di Cristo in duomo.
f. 311. Il 2 ottobre 1583 Pietro Carafa governatore di Teano per una lettera inviata da Tiberio Coppola commissario generale per i fuoriusciti delinquenti, perché havimo da espedire la causa de Giovan Battista Molinaro quale tenete carcerato in nostro nome, lo consegnate a Muccio Baldino nostro commissionato acciò possi condurlo da noi co l'altri carcerati che tiene.
f. 394v. il 29 novembre 1583 Pietro Carafa governatore. Ettore del Vecchio figlio ed herede del quondam Angelillo de lo vecchio e Julius de lo vecchio heres del quondam Cesare de lo vecchio pro medietate, dichiarano che Girolamo del vecchio eius patruum et eius fratres nec non p. ipsi Julium et Silvestrum de lo vecchio, ipsum Julii fratrem et coheredem fuisse notata litem in regia camera della sommaria per la divisione dei beni feudali, nomina Scipione de Urbano de Neapoli causidicus procurator.
Per la comprensione di queste note vanno tenuti presenti gli articoli da me pubblicati sul Sidicino sui suffeudi di Teano.

Notaio Nicola Maria Sanfelice, 1044, a. 1584.

f. 70. Il 29 dicembre 1584 Ferdinando de Angelis governatore dell'Annunziata per un censo di Teodoro Martino.
f. 72. Il 31 dicembre Suetonio Sacco e Ottavio Scaglione di Napoli, il Sacco ha una terra di moggia 70 campestre e aratoria in territorio di Marcianelli in loco detto all'esche, juxta Savonem juxta bona domini Marii de Angelis che rende circa 80 ducati l'anno. E lo vende.
f. 75. Lo stesso giorno Aloisio Pou e Suetonio Sacco. Sacco dice di essere debitore di ducati 450 come resto di maggior somma di ducati 900 ex causa venditionis feudi in territorio Theani ubi dicitur a Potenzana seu ala fontana delo chiuppo vendito da Pou per instr. rogato da notar Giovan Battista Pacifico di Napoli e paga con il ricavato della vendita precedente.
f. 76v. eadem die Agnese Quiroga de Neapoli uxor Aloisii Pou, diede il consenso alla vendita del feudo il 9 novembre 1583 per notar Giovan Battista Pacifico. Il feudo aveva il peso di un paio di campanelli d'argento per sparviero. Lei era la intestataria del feudo.
f. 133. Il 25 febbraio 1584 Pietro Carafa governatore di Teano.
f. 254. Il 28 maggio recognitio p. ecc. dno Scipione Martini des Carles. Prospero Galluccio dice di possedere i seguenti beni. Una terra di moggia 50 in territorio di Francolise alle fauciate alias ad Sagonem juxta bona Blasii Lucarelle redditizia al feudo delli budetti, per carlini 15; un altro terreno in Francolise alle cerquelle di mogi 8 redidtizia al feudo di Cimorisco per tarì 2 e grana dieci.
f. 270. Il 2 giugno 1584 recognitio pro Jo. Bapta Pascali. Jacobo Fierro figlio del quondam Francesco, e Giovan Battista Fierro figlio del quondam Narduccio Fierro, presenti anche per Lucretia figlia del quondam Marco Antonio Fierro ex una e Jo. Battista Pascali di Sessa utile signore del feudo detto vulgariter de judice Jacobo. I Fierro tengono una terra in territorio di Teano parte arbustata e parte campestre cum quercubus di moggia 17 dove si dice a caporiccio, post quam in Catasto appretii terra predicta esse modiorum 19 e mezzo, juxta bona Vincenzo Zarone, Jacobo Caparco, Aloisio de Simone redditizia al feudo per tomolo 1 di grano e quarti 2 e mezzo da consegnare ad agosto. Ora danno 22 ducati per le differenze che si sono accumulate nello spazio di 20 anni. Cioè non hanno pagato i relevii al cambio di proprietario per la morte dei genitori.
f. 283. Il 24 giugno 1584 Prospero Galluccio dona la terra alle fauciate di 50 moggia di cui soprsa, redditizia la feudo per carlini 15 e denari 4 a scipione Martini, oggi la dona a Cesare Gattola di Sessa per l'amore che gli ha sempre portato, anche perchè Cesare è debitore di Gaspare Musocchi di Napoli per 200 ducati a causa di certe società.
f. 284. Lo stesso giorno Gaspare Musocchi acquista l'introito della terra per un capitale di 200 ducati a venti ducati l'anno.
f. 305v. il primo agosto Ettore Martino des Carles e Ferdinando d'Angelo governatori dell'Annunziata prendono a censo da Giacomo Antonio Mollo e Giovan Clemente Mollo una terra a S. Donato che rende venti ducati, censo di ducati annui 2.
f. 345. Il 10 settembre Marco Rosso cassiere di Casafredda fitta il mulino a Fabio Calcetrone e un terreno a S. Croce.

Notaio Nicola Maria Sanfelice, 1045, a. 1585.

f. 32v. il 12 gennaio 1585 Fabio de Monte e Ferdinando d'Angelo sindaci nominano il rev.do Giovan Vincenzo Morrone per la morte del precedente Ferdinando Quattropani publicus magistrus in dicta civitate, ebbero un colloquio con il Morrone dopo il consenso di Alfonso Martino figlio ed erede del quondam Federico Martino per legato fatto, per la provisione di 50 ducati l'anno da pagare mese per mese.

Notaio Alfonso Ragiuni, 1359, a. 1583-89.

f. 55. Il 18 agosto 1584 Giovan Clemente Forcellato anche per il rev. Giovan Vincenzo Forcellato beneficiato del beneficio di s. Croce in territorio di Teano, concede a Benedetto de Biasio di Casi una terra per 3 anni a S. Croce di 10 moggia.
f. 112, il 13 agosto 1585 Girolamo del Vecchio concede a Silvestro e Salvatore Jannazzo de villa Casi per anni sei continui a laborantia, una terra a Campofaro juxta bona ecclesie Annuntiate, juxta viam publicam juxta rivum , altri due terreni arbustatici alla vigna di vertugna, altra allo giardino, i frutti superiori e inferiori per metà a Girolamo e metà a Salvatore, inoltre dovrà 2 volte l'anno lavorare la terra dei fratelli posta dove si dice a s. Bartolomeo ad Caposelice.
f. 159. Il 18 ottobre 1586 Girolamo Mollo e Quinzia Santoparo coniugi, per una lite con altri Santoparo per 100 ducati.
f. 165. Il 17 novembre 1586 Giovan Clemente Forcellato e Sciarra Capoccio governatori dell'Annunziata, elenco dei beni che sono in sacrestia.
f. 205. Il 2 giugno 1587 in taberna Torricelle, Angelo Roncone, Antonio Anzoisi e Desiato Zona eletti di Calvi e Casali. Il notaio Giovan Antonio Centella significato per ducato 160 e cioè ducati 70 ricevuti da Angelo Roncone, Jacobo Festa, Pietro Martini e Marco Viezzi olim eletti di Calvi il 26 marzo 1587. Altri 30 ducati il 13 aprile 1587, altri ducati 29 il 21 maggio.
f. 246. L'11 gennaio 1588 il notaio Giovan Lorenzo Mandavillano Camerario del principe, locavit a Cesare Verde Leanza una casa de feudo Gallutiorum del principe in parrocchia S. Marco, juxta bona Giovan Antonio de Angelo, juxta bona Nicola Angelo Gentile, per anni 3 per il prezzo di 7 ducati l'anno.
f. 253. Inventario dei beni fatto su richiesta di Camillo e Prospero del Vecchio, il 16 marzo 1589. Nella casa in parrocchia di S. Marco, juxta moenia civitatis, Prospero del vecchio dice che essendo morto Girolamo del Vecchio suo fratello, resta superstite Camillo suo figlio, Lucrezia de Thofano sua moglie, si chiede di fare l'inventario dei beni. Sono elencati anche molti libri.
Segue elenco di beni dei quali si deve calcolare la quarta parte. L'elenco rende l'idea della consistenza dei possedimenti feudali della famiglia Del Vecchio.
Una casa in parrocchia di S. Marco vicino alle mura; poteca con horto al borgo juxta bona Cola Maria de Monte, una casa che se tene di S. Caterina a Maiella; una terra arbustata a S. Maria della Vertogna di moggia 3 redditizia a detta chiesa, una terra a capo di selice di moggia 5, una terra feudale a Campofaro di moggia 25, una terra dove si dice alla ripa di moggia 10 redditizia a S. Maria de Foris, una terra nel medesimo territorio di moggi a9, una terra in Francolise a S. Maria e Pietro redditizia a Cesare de Leo, fino li beni hereditari del quondam Prospero Galluccio; una terra in Francolise di moggia 20 redditizia al preposito di S. Vincenzo al Volturno dove si dice allo perrone fino li beni di Cesare de Carlo; una terra in Carinola di moggia 20 a S. Crastese fino li beni degli heredi di Giovan Nicola de Lonardo; una terra nel medesimo territorio di moggia 19 alla bastia, redditizia a Scipione Martini des Carles; una terra di moggia 11 in territorio di Rocchetta redditizia al feudo di villa Mola fino li beni di Federico Laurenzia, fino lo demanio di detto pheudo; item la quarta parte dello pheudo di villa Mola di moggia 60. Una casa in Napoli con lo peso di 5 ducati l'anno a S. Maria Maggiore e S. Pietro a Maiella la quale casa data a podere a Vincenzo de Renzis per ducati 200, una terra di moggia tre e mezzo redditizia a S. Maria de Vertogna dove se dice allo giardino. Prospero del Vecchio viene nominato tutore. L'elenco prosegue anche a f. 359v, in data 17 marzo 1589.

Notaio Giovan Lorenzo Mandavillano, 1135, a. 1585.

f. 66. Il 23 marzo 1585 Giovan Alfonso Martino des Carles ex una, Alessandro Mancino di Venafro per la vendita di un terreno a Pugliano seu a lo torano, juxta bona principis de Stigliano vulgariter dicte lo monte de Candito per le tasse da lui dovute come herede di Francesco Antonio Simonetta che possedeva quelle terre, offre di vendere il terreno sentito anche Giovan Francesco Terracina di Sessa tutore dell'herede di Giovan Federico Terracina creditore della heredità di Francesco Antonio Simonetta.
f. 104v. il 12 aprile 1585, atto rogato in Napoli. Ascanio Caracciolo fratello e procuratore di Julio Caracciolo figlio di don Ferdinando Caracciolo e di Isabella Barattuccio dichiara che ratifica il contratto con Dragone de Carlo e suoi pupilli e figli successivi di vendita del feudo de li Scagliuni, seu scarani in territorio di Francolise ubi dicitur a li Caraccioli, venduto a Alfonso de Carlo fratello di Dragone e patre di Girolamo da Ferdinando Caracciolo suo padre e legittimo amministratore di Giulio nel 1575, per notar Giovan Domenico Laurenza di Napoli per il prezzo di mille e ottocento ducati.
f. 144. Il 23 maggio 1585 Scipione Martino des Carles utile signore di Cimorisco e Alessandro Noce.
f. 155. Primo giugno 1585 Ettore Martino des Carles per una soccida di animali con Giovanni Russo di Marzano.
f. 165v. il 3 luglio 1585 Suetonio Sacco di Theano utilis dominus et patronus del feudo nuncupato de potenzano alias de lo chiuppo, ex una e Andrea Matteo e Julio de Rogiero de villa Furnolo. Suetonio dice di avere un territorio feudale per fustem in feudo de potenzano seu de lo ciuppo cum pedibus castanearum et quercuum di circa 16 moggia seu 18 diviso in due pezzi, uno peccio magno dicto la selva grande e uno piccolo detto la selva piccola in territorio di Teano a la selva del sambuco divisum per acquam publicam dictam lo rio del sambucho et pars territorii predicti magni esse capacitatis modiorum decem, juxta bona principis Hostiliani, juxta bona Julii de Rogiero et pars parva posita juxta bona Andree Motta juxta viam de qua itur ad castrum Riardi juxta bona Ferdinandi d'Angelo, reintegrata cum feudo de potenzano seu de lo ciuppo con il servizio feudale de un paio de campanelli d'argento pro sparviero per adoham solvendam, lo cede in enfiteusi ad Andrea e a Giulio sub annuo redditu de ducati 9.
f. 169. Giulio de Rogiero e Suetonio Sacco per una terra campestre di 6 moggia e mezzo all'Olivella condizionata al feudo per 1 cappone e grani e mezzo a Natale che fu concessa dal precedete possessore del feudo Pou, ratifica da parte del Sacco, novo possessore.
f. 191. Il 13 luglio Suetonio Sacco erario e camerario del principe di Stigliano, per la taverna della torricella col diritto di riscuotere le gabelle del passo la concede a Vincenzo Cantiello di Capua per 120 ducati.
f. 236. Il 22 agosto 1585 Aloisius Pou de Neapoli incola Theani nomina procuratore Alvedo Nugnes de Neapoli.
f. 239. Il 24 agosto 1585 Giovanni Maria Martini des Carles utillis dominus feudi de Galloincapo e Virgilio Benedetto de villa Piczonis e dei suoi fratelli Orlando, Giacomo e Giovanni, per una casa in due membri in villa Piczonis per ducati 35 redditizia al feudo per una gallina a Natale.
f. 251v. il 2 settembre 1585 Giovanni Maria de Angelis, Giovanni Aloisio de Giglio e Giovan Battista de Honofrio sindaci di Teano fittano a Prospero Grimaldi di Sanseverino incola Theani lo jus della Catapania per 250 ducati.
Il Catapano aveva autorità sui pesi e misure dei generi commestibili.
f. 276. Il 17 settembre 1585 Vincenzo Guastaferro di Theano, Marcello Vertumno de Suessa marito de Biviantra Guastaferro sua sorella, per la dote rogata da notar Alessandro Cauto di Sessa di 200 ducati, denari non ne ha e offre una terra in Teano a le forche longhe seu la cerqua de moggia 20.
f. 277v. il 17 settembre particolari eletti di Francolise Dragone de Carlo, Francesco Pane e Giovanni Maria de lo Russo.
f. 292. Il 30 settembre Giulio Cortacalza de villa Sparanisi affittatore delle entrate del feudo degli Abenavoli et Budetto, e Palmiero Sellaro di S. Andrea per una casa condizionata al feudo per annui grana 5 ad agosto.
f. 314v. il 26 ottobre Giovanni Maria Martini signore de galloincapo, e Vergilio Benedetto che aveva comprato una casa da Riso de Alfano per 10 ducati, redditizia al feudo di una gallina l'anno.
f. 320. Il 30 ottobre Scipione Martino e Giovan Nicola Martino suo figlio donazione di una terra in Roccamonfina di 16 moggia, e un'altra ad sangruni seu a lo toriello de li zannj di moggia 5.
f. 361v. il 30 dicembre 1585 Antonio de Castropignano commorante in Teano ex una e Annibale Magno, per alcuni servizi di Giovan Berardino Magno e sua famiglia.

Notaio Antonio Liberano, 1232, a. 1585-97.

f. 42. Il 21 luglio 1585 Suetonio Sacco fitta a Pietro Medoro di Ciorlano hostaria in platea civitatis que fuit illorum de Martino per 145 ducati , presa all'asta, per un anno.

Notaio Giovan Lorenzo Mandavillano, 1136, a. 1586.

f. 5. Il 23 giugno 1586 Giovan Alfonso Martino des Carles marito di Giovanna de Rinaldo, e Alfonso Daniele di Napoli commissario deputato dalla Gran Corte della Vicaria per una causa con il rev. Sforza Martino su alcune proprietà in villa Piczoni.
f. 7v. il 30 giugno Giacomo e Gaspare Mollo eredi di Antonia Macchario loro madre e di Nicola Antonio Macchario.
f.10v. il 2 luglio Scipione, Francesco, chierico Giovan Nicola, e Girolamo Martini figli del quondam Batolomeo con il consenso del vescovo Marincola e della badessa e monache di S. Caterina, dove è badessa Diana Mollo per annui ducati 30 de primis fructis introytum, quamdam tabernam et apothecam in platea juxta bona nei notarii, juxta bona Vincentii de Renzis per un capitale di ducati 300, vendono le botteghe e cedono al principe di Stigliano lo jus luendi et reemendi dictas apotechas (instr. rogato da not. Aniello de Martino di Napoli).
f. 37v. il 17 luglio in Sessa Cesare di Francesco di Sessa e Alessandro Noce di Teano. Cesare dice di possedere una terra campestre di 16 moggia in territorio di Carinola a li farniti in pertinenze di s. Pietro ad Nocelleto, francham excepto e quoddam annuo reddito perpetue cum aliis clausulis feudi et pro eo all'ill.mo dom. Heronimo Mormile de Aversa per grana 16 annui, cede la terra , riservato assenso del Mormile, pro pretio di ducati 220.
Il feudo in questione è quello di Falciano che appartiene alla famiglia Mormile nel Cinquecento.
f. 50v. il 31 luglio in castro Theani il notaio durante Primicerio di ncera dei Pagani per l'archivio delle scritture, che il governatote Pietro Carafa vuole che sia fatto l'inventario delle scritture criminali e civili che esistono. Questo viene fatto alla presenza anche di Suetonio Sacco. Importante. Un processo è intentato al quondam Bartolomeo Zompa incolpato de venenatione in persona di Horatio Zompa.
f. 81v. il 6 agosto in Carinola Jacobo Antonio de Sanctis che dimora a Carinola, Andrea Pecoraro eletto, alla presenza degli eletti dei casali nomina procuratore Giovanni Battista Pergameno.
f. 90. Altro importante inventario di scritture.
f. 98. Il 18 agosto Cesare Martino des Carles utile signore del feudo di Scarasciano, e Biase Viano di Nola incolaTheani, per una terra vendutra a Biase da Rosa de Alfano e Ferdinando Bono di Nocelleto, sita a lo fusaro seu fescenale di moggia 5, juxta aquas fusarii, di cui 1 moggio era redditizio al feudo per grana 1, concede assenso alla vendita e riceve 10 carlini.
f. 178. Il 3 novembre in villa Piczonis Rosa de Alfano de Nocelleto vidua, Virgilio Benedetto di Pizzone. Rosa vende una stalla in Pizzone redditizia al feudo di Gallincapo e a Giovan Antonio Martini, cioè una casa con cortile e pozzo per lo quale ci fu lite tra Dragone e Girolamo de Carlo, permuta di alcuni locali per ducati 16 e altri 11 li avrà più avanti.

(fine V parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 6 Agosto)