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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Spigolature di storia teanese (I parte)

 
Credo di far cosa utile riportando tutta una serie di appunti, estratti dai Protocolli dei notai conservati all'Archivio di Stato. Appunti che non ho utilizzato per qualche articolo, ma che comunque costituiscono una fonte interessante per i cultori di storia locale.

 

Notaio Antonio Scalaleone, 19\118, a. 1527.

f. 3. Il 2 settembre 1527 Emptio pro Berardino Stavolone et fratribus et nepotibus de villa Versani pertinentie Cvitatis Theani.
f. 5v. Permutatio in solutum domus Antonii de Monte de Neapoli et Nicolaum de Franceschetto de Theano. Il 12 settembre 1527 Antonio de Monte afferma di possedere una terra in territorio caleno dove si dice a Casa Maura e l'altro ha una casa palaziata di più membri in parrocchia di S. Maria Celestina confinante con via vicinale, beni di Giovanni Campagna, beni ereditari di Giovan Luigi de Renzis. Operano uno scambio.
f. 7v. emptio p. Antonio Bulficto de civitate Theani. Il 13 settembre Giacomo Sciarra de villa Furnoli con il consenso e beneplacito di Maddalena del Tufo moglie di Ludovico Abenavolo utile signora del feudo de li Guaimari vende al Pulsitto un terreno in territorio Theani dove se dice a varanelli, redditizia al feudo per una gallina a Natale, per il prezzo di 39 ducati. Un terreno feudale poteva essere oggetto di compravendita, a patto che si facesse la recognitio, cioè il riconoscimento della natura feudale del terreno che doveva al suo signore una prestazione di tipo enfiteutico o canone periodico, in genere annuale, da pagare a Natale oppure a mezzo agosto, tradizionalmente il giorno dell'Assunzione. Il canone periodico era lievissimo, a volte in natura come una gallina, un cappone, un campanello, un cappuccio per un falchetto. Però la ricognizione prevede un altro atto notarile e il pagamento dell'entratura, o assensus, per il possesso del terreno. Inoltre il concedente pretende il relevio, cioè un compenso ad ogni successione ereditaria, una sorta di imposta di successione. Mentre a volte si paga il laudemio ad ogni cambio di feudatario.
f. 8v. il 14 settembre 1527, Patti del matrimonio fra Costanza Galluccio figlia di Giovan Laurenzio e Giovan Battista Pio de civitate Theani. In dote la Galluccio porta una casa in parrocchia di S. Nicola del campanaro del valore di ducati 400. Inoltre promette che il marito se habbia a contar da gentilhomo de la cità de Napoli, tanto de Capuana como in lo segio de Nido et altri seggi.
Si afferma che il marito sarà riconosciuto nobile anche nei seggi napoletani di nido e di Capuana, ma già doveva godere della nobiltà nel seggio di Teano per sposare una della famiglia Galluccio di antica nobiltà.
f. 15. Il 24 settembre 1527 extalium p. nob. Hieronimo Pio de civitate Theani. Girolamo da a Matteo di Stasio di Pugliano una terr a S. Donato seu a S. Lepore juxta bona dni Francisci Martini, juxta bona dni Antonini Baraptucii.
f. 16. Il 28 settembre societas p. nobili Hieronimo Pio de civitate Theani. Che fa una società con Giacomo Perotti de villa Jani pertinentie di Capua, la società comprende due vacche e un vitello. Questo titpo di contratto o soccida era molto frequente, un signore forniva gli animali e il socio badava a loro, poi alla vendita dei frutti si divideva.
f. 17v. societas p. mag. dno Francesco Martino milite de Neapoli, con Francesco de la mattina de villa Garofani per un bove, 10 vacche e 4 vitelli.
f. 19. Il 3 ottobre 1527 assensus p. mag. Dno Joanne cappello de civitate theani. Federico Martino de Neapoli utile domino feudi sui vulgariter nominati lo feiudo de Cimorisco, e Tommaso Pagatore de villa s. Marchi, su una terra in territorio della torre di Francolise in loco ubi dicitur a cimorrischi per il prezzo di 14 ducati comprati da Giovanni Cappello dal mag. Francesco Martino milite de Neapoli, il canone è di un cappone nel giorno di Natale.
f. 38v. Il 23 ottobre testamento di Loisia de Abenavolo, raccolto nella casa in parrocchia di S. Clemente. Lascia eredi Fabrizio e Giovan Vincenzo Galluccio suoi nipoti ex filio. Sepolta nella cappella di Giovan Battista Avenabulo de Franco de Neapoli, nella ecclesia di S. Antonio extra muros civitatis Theani. Testimoni all'atto Prospero Galluccio, Pietro Luise Martino, Alfonso Martino, Ferrante de Angelis. Possa questa nota essere di stimolo per un restauro della piccola chiesetta che versa in condizioni pietose.

Idem, 119, a. vari.

f. 13v. nobile Francesco Mollo e Antonello Bontade sindaci nell'anno della VI indizione (1518?) danno l'erariato delle colte a Giovanni Pulsitto e Bendito Lombardi.
f. 17. Il 10 gennaio 1517 società fra Ortensio Barattuccio e Nardo Marotta di Venafro.
f. 21. Fabio Barattuccio e Giacomo Roncone di Sparanise per una somma di 12 ducati e mezzo.
f. 26. Ottaviano Galluccio e Francesco Mollo e notario Giovanni de Leo sindaci, senza data.
f. 54. L'11 maggio 1537 Prudenza Principe honesta mulier civitatis Theani vedova di Giovan Leone de Carles per una cappella in duomo.
f. 60. Il 6 novembre 1531. Prestito quandocumque. Alfonso Martino e Girolamo Fortino di Teano, balio e tutore testamentario di Giovan Giacomo, Giovan Camillo, Giovan Girolamo, e Giovan Alfonso Barattucci figli ed eredi del quondam Giulio Barattucci, con il consenso di don Antonio Barattucci Fisci patronus primi balii. Alfonso Martino possiede in burgensatico alcuni suoi beni nei territori di Teano Carinolam e Calvi e Francolise che hanno un reddito annuo di circa 200 ducati e li vende per la somma di 600 ducati, con prestio quandocumque a 60 ducati l'anno.
f. 67. L'8 maggio 1531, IV indizione. Instrumentum di vendita del feudo di Cimorrisco fatto da Helena Martino e Federico Martino. Francesco Martino miles de Neapoli ex una e Helena Martino figlia di Federico di anni 15 ex altera.
Elena vende a Francesco lo feudo de Cimorrisco consistente in domibus, possessionibus, vineis, arboribus, stantiis, olivetis, querquetis, castanetis, jardenis, montibus, vallibus, collibus, pratis pasconis, herbagiis, silvis et nemoribus con il consenso e beneplacito di Annibale di Capua utile signore di Francolise per la somma di 2600 ducati che saranno consegnati a Marco Antonio suo futuro marito.

Notaio Giovan Berardino Grande, 1331.

f. 17. Il 19 aprile 1585 il chierico Giovan Battista Sanfelice per la presa di possesso della cappella di S. Paride.
f. 19. Il 27 aprile 1587 perquisitio scripturarum da parte del Vicario Generale Claudio Cappasanta del vescovo Marincola. Viene nominato il rev. Dominus Pompeo Magno. Accluso elenco delle carte dell'archivio vescovile.
f. 73. Il 3 luglio 1594 presa di possesso, tra l'altre cose, in ecclesia S.ti Salvatoris de Theano et dum essemus coram me p. not. et ill. cl. Ettore Martino des Carles, cl. Antonio Galluccio et m. Jacobo de Ursillis de Theano si prende possesso del beneficio di S. Salvatore detto de lo torquito.
f. 88. 23 luglio 1595, Governatore Filomarino, sindaci Scipione Martino des Carles e Gio. Antonio Sicignano.

Idem, 1333, anno 1586

f. 19v. locatio personae p. nob. Belisario Corentio. Il 10 gennaio 1586 Giovan Battista Pascali di Pietravairano diventa serviente di Belisario Corenzio, come apprendista.
f. 30v. il 26 febbraio 1586. Giovanni Maria de lo Russo che nel settembre passato fu eletto Governatore della Terra di Francolise concede in fitto i diritti e introiti di quella terra a Antonio di Franco, procuratore di Nicolò di Franco.
f. 61. Il 19 maro 1586 Giovanni Osorio di Pietramelars dichiara di possedere una terra in Pietramelara alla starza fontana di dieci moggia e paga annui ducati 10 ad Andrea di Capua marchese di Francolise.
f. 124. Il 9 settembre 1586. Quietatio p. dno Jacobo et Gaspare Mollo. Nicola Antonio Maccario di Teano patruum dei due e fratello della loro madre Antonia che lasciò loro 100 ducati.
f. 131v. il primo settembre Tragone di Conca, Pascale Pane, Tragone Benedetto e Giovanni Caiazza sono gli eletti e governatori della Torre di Francolise. Atto per la procura salis, cioè per andare a prendere il sale a Gaeta. Si ricorda che al momento del pagamento delle tasse e imposte, veniva consegnata una quantità di sale, corrispondente alla tassa. Il sale rosso era immagazzinato nel porto di Gaeta e qui si doveva andare a prenderlo. Da questo deriva in dialetto la locuzione t'anno mannato a piglià 'o sale.
f. 142. Il 21 ottobre 1586 i sindaci di Teano sono Francesco Martino des Carles, Clemente Mollo e Giulio Rotondi, eletti per quest'anno nel Sedile dei Leoni alla presenza del governatore Alonso de la Cerda.

Idem, 1334, anni 1587-88.

f. 20. Il 4 gennaio 1587 Scipione Martino des Carles nomina procuratori Francesco Antonio Morone e Alessandro de Renzis.
f. 68v. procuratio pro particularibus civitaris Theani. Accluso elenco di cittadini.
f. 68 v. procuratio p. ill. dno Hector Martino des Carles. Questi dichira che Fabio Martino des Carles conduce la bagliva e altre entrate della terra di Francolise per conto del marchese di quella terra per il prezzo di 1030 ducati.
f. 79v. il 2 luglio 1587 Scipione Martino des Carles e Francesco Canzano di Rocchetta fanno una società di animali, o soccida.
f. 99. Il 6 settembre 1587 Nicola Peccerillo, Antonio Bertolino e Camillo Mattio sono gli eletti di Caianello, danno procura per il sale.
f. 112v. il 23 novembre 1587, Antonia Maccario di Theano, e Girolamo Lanza suo marito debbono avere da Orazio Galluccio e Scipione Galluccio come eredi ex testamento del quondam Vincenzo Galluccio loro fratello, ducati 60.
f. 129v. il 27 febbraio 1588, Guido Pane de villa Sannicandri pertinentie Terre Francolisis vendidit et alienavit titulo vendiitonis a Raone di Carlo, Loisio et Vergilio Benedetto de villa Pizonis herbas, ubi dicitur a la cavata.
f. 145v. il 16 aprile 1588, donatio cl. Antonio de Monte. Scipione de Monte di Theano dona a suo figlio Antonio una terra di 10 moggia sita a S.ta Agnese.
f. 151v. il 3 luglio 1588 Ascanio Guindazzo governatore di Teano, carcerazione di Donato Antonio de Itro scriba del mastrodatti Andrea Battaglia.
f. 156v. il 23 luglio 1588, recognitio p. ill. dno Scipione Martino des Carles utile signore del feudo nuncupato li cimorischi in pert. Francolisis et Carinule. Blasio Viano de civ. Nole che il 28 fgebbraio 1587 ha comperato una terra a le nocelle seu la starza de lo imperatore, redditizia al feudo in grani 12 e mezzo l'anno da pagarsi il 10 di agosto.
f. 160v. Revelationes grani p. particularibus terre turris Francolisis. Elenco delle quantità di grano prodotte da numerosi cittadini di Francolise.
f. 166. L'8 agosto 1588 Scipione de Monte concede a Giovan Battista e Fabio Zarone, de villa Casafrigide, fratelli una masseria ubi dicitur a le pastene et a Santa Agnessa, a laborantia, perché possano sementare, zappare et sulcarle.
f. 175. Il 15 settembre 1588 Pietro Antonio Salucca di Gaudisciano e Cesare Vertolino Eletti di Caianello.
f. 181 il 29 settembre 1588 Antonio Bono e Antonio Mancini eletti e governatori di Francolise.
f. 194. Il 30 novembre 1588 Zenobia de Rinaldo vedova di Fabio de Monte, fitta a Marino Ruotolo di Pastorano una terra di moggia 20 sita a santa Justa.
f. 203. Ottavio Laurenza sindaco di Riardo.

Idem, 1335, a. 1589-91.

f. 27. Il 6 aprile, institutio dotarum di Camilla di Carlo figlia di Piero de Carlo di Sparanise (Piero de Legnari alias de Carlo).
f. 32. Giovan Antonio Mattio sindaco di Caianello.
f. 48. Il 30 gennaio 1590 i sindaci di Teano per il 1589-90 Antonio Galluccio, Clemente Mollo e Alessandro Noce, venditio bonatenentie rocce monfine. Cioè vendono l'esigenza delle bonatenenze, cioè le proprietà in territorio di Teano dei cittadini di Roccamonfina. In pratica la città vende per una somma il diritto di esazione delle tasse da quei bonatenenti. L'esazione è sempre indaginosa e lunga, un po' come succede oggi con la cessione di crediti a terzi. Ci si perde un poco ma si ottiene una cifra subito, il rischio dell'esazione è a carico dell'appaltante. Gli esattori in genere si facevano accompagnare da bravacci che con le buone o con le cattive ottenevano quanto dovuto.
f. 58. Il 3 marzo 1590 Antonio Laurenza de villa Casalis è il conservatore fructuum et introitum feudi Casafrigide. Una sorta di cassiere-amministratore. Questi fitta a Gaspare de Fusco de villa Gustorum pert. Suesse (un piccolo casale presso Cascano), una casa con giardino e pino, juxta bona Giovanni Maria de Angelis et juxta ortum magnum dicti ill. domini. Che sia la località Pino?
f. 63. L'11 marzo 1590 quietatio p. Julio Galluccio. Faustina Greco di Isernia abita in casa di Giulio Galluccio dove presta servizio da molti anni anche come balia dei figli di Giulio, ha ricevuto la somma di 40 ducati.
f. 92. Il 6 maggio 1590 Alonso Guerrera governatore di Teano e i sindaci eletti Giovan Antonio Galluccio, Clemente Mollo e Alessandro Noce, e i particolari Cesare Martino des Carles, Scipione des Carles, Scipione de Monti, Giovan Paolo Sanfelice, Alfonso Pulsitto, Annibale Magno.
f. 152v. il 23 marzo 1591 Traone de Carlo di Torre Francolisis, tutor testamentarius di Giovanni Girolamo de Carlo filii legitimi ac utilis herede del quondam aAfonso de Carlo sui patris et germani fratris dicti Traonis, e dictus Joan. Girolamo de Carlo heres et utilis dominus feudi nuncupati de li Scagliuni, agente pro parte di Giovan Girolamo suo nipote, concede a Natale Velotto di Teano in enfiteusi una terra in territorio di Calvi lo co ubi dicitur a sennone seu a cerrito di moggia 10 per una gallina ogni anno da consegnare a Natale.
f. 156v. il 4 maggio lo stesso Traone opera una recognitio a Francesco Mangano de villa Jani per una terra di due moggia sita in Calvi a peza ferrante per il prezzo di 3\4 di gallina da consegnare a Natale.
f. 157v. stesso giorno altra terra a Antonio di Anzoisi di Calvi , un orto, per una gallina a Natale.
f. 174v. l'8 giugno 1591 Alessandro de Fontana fitta l'erariato della città di Teano per 150 ducati, con fidejussione di Giovan Antonio Mollo. I 150 ducati sono solo il compenso annuo, la somma che l'erario deve incassare per le colte, cioè le tasse, intanto viene depositata al cassiere della città, per poi esser spedita a Napoli. L'erariato come le altre entrate della città vengono messe all'asta, ad extinctum candele, nella pubblica piazza. Però mentre le entrate indirette, cioè la tassa sulla carne, il pane eccetera vengono fatte alla offerta maggiore. Al contrario l'asta per l'erario viene fatta a chi offre di farlo per meno.
f. 187v. il 9 agosto 1591. Sono presenti all'atto Giulio Galluccio e i suoi figli Scipione e chierico Aloisio, e Ottaviano fratello di Giulio e padre di Francesco. L'atto riguarda un terreno a casaquinta e una casa verso la porta dell'episcopato.
Giulio e Ottaviano erano figli di Andriano Galluccio.
f. 214. Il 9 novembre 1591 Giovanni d'Angelo capitano di Teano per una transazione con Giovan Battista Zarone.

Idem, 1336, a. 1592-93.

f. 51. Il 20 agosto 1592 Cesare Martino des Carles, Giovan Paolo Sanfelice e Malatesta Capozio governatori dell'Annunziata di Teano rogano con il pittore Giuseppe d'Alfonso di Napoli il capitolato d'appalto per i lavori a svolgersi nella chiesa dell'Annunziata. Il pittore deve fare uno fuso di sei palmi largo sotto la intempiatura intorno intorno decta nova tempiatura aliquali sei palmi se intenda incluso l'arcotravo pur che sia proportionato et conveniente a detto fuso et lo campo de detto fuso sia tutto de azurro fino et a li quatri che veneno entrando a detto fuso se ce debiano pittar li misteri de la SS.ma Conceptione et ditta pictura farla a frisco di colori fini et atti a lavorare a frisco et tanto la pictura quanto li culuri tutto a spese de esso mastro Giuseppe et tanto luno comno l'altro debia essere de ogni perfettione perfetti fatti si de culuri como de pictura, verum detti yconomi debiano a lloro proprio et de detta ecclesia spese fare le tonache che bisognarà per detto fuso et l'anniti necessarii per tal pictura con patto che sia lecito a detti yconomi et procuatori presenti et successivi futuri detta pictura farla rivedere se li piacerà a persone experte acciò non sia defettiva vel malefatta et essendo defettiva detto magistro Joseph sia tenuto refarlo. Il prezzo convenuto è di 60 ducati e il pittore prende in anticipo da Malatesta ducati 10 et il resto a compimento dell'opera.
f-74v. l'8 febbraio 1593. Theodoro Martino de Theano e Jacobo Mollo per una terra a Casaquinta di 4 moggia. Giacomo è figlio di Guidone Mollo, il cui testamento fu rogato da notar Antonio de Angelis il 2 maggio 1562.

(fine I parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 2 Febbraio)