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L'apprezzo di Teano del 1738 del Tavolario Biagio de Lellis

(V parte)
 

Furnolo di Teano - Cappella dell’Annunciazione ai Chiovari (foto di Mimmo Feola)

 

Li testimoni fiscali depongono su l'art. 32 non saperlo e rimettersi alle scritture, e li testimoni esaminati per parte di detto ill. conte Dognat su l'art. 17, ad 37 deponeno li redditi, che al presente si corrispondeno sono li seguenti vs
Dall'eredi d'Agostino Montanaro per l'orto all'Olivella a Casamostra annui grana cinque.
Dall'eredi di Tomaso Mattei per lo canone del territorio alla massaria del luogo detto Pappabove, in somma di carlini trenta, tra la maggior summa che prima corrispondeva dalli ducati cinque e grana sette emezzo, cioè di ducati due e grana 7 e mezzo in danaro e li ducati tre per li sei barili di vino.
Dall'eredi d'Orsolina Grande per il censo dell'orto a fontanella, grana uno e mezzo.
Dall'eredi di Francesco di Filippo per la terra a Ponticiello annui grana quaranta, benche nell'apprezzo del 1690 stasse caricata grana 45 e vi (c47r) mancano grana cinque.
Da Filippo Mancino per il censo dell'oliveto a Montelucro grana mezzo.
Dall'eredi di Michele Masiello per la terra della Valle annuo canone grana cinquantaquattro.
Da Alessandro Jannazzo per la terra al Bursale Casale di Casi annui grana dieci.
Vi manca la partita delle grana quindeci per la gallina che si corrispondeva da Aurelia Cresca, per il censo dell'orticello fuori la Porta di sopra.
Da Andrea d'Anele per la terra detta lo castagneto sito a Casamostra annui grana tre e due terzi.
Manca altra partita di grana quaranta del censo si corrispondeva dall'eredi di Francesco Manno per l'orticello fuori la porta di sopra, che dicono non essere stato esatto dall'Erarij per non averli avuti in nota.
Vi manca altra partita di grana nove e tre quarti si corrispondevano per il censo del bosco fu delli Guastaferri dal quondam Giulio de Pari, e di più le galline tre e mezza e pollastri uno e mezzo valutate altre grana settanta in tutto grana sessantanove e tre quarti.
Dall'eredi di Michele Angelo Perrone per le terre (c47v) site al Ponte e per esso la Casa Santa di AGP grana 42 e mezzo.
Nell'anno 1690 in tempo dell'Apprezzo si corrispondevano da Michele Angelo Perrone per la terra sita al Ponte et al sorbo in denaro grana cinquantasette e mezzo ed uno capone, una gallina ed un pollastro tutto transatto per ducati uno, sicche mancano grana cinquantasette e mezzo.
Dall'eredi di Andrea Cerullo per il censo della casa a Casamostra annui grana 2 e mezzo.
Dall'eredi di Antonio Marrese per il censo della casa a Fontanella annuo canone grana 3 mezzo.
Dall'eredi di Clemente Pico della casa a Casamostra annui grana 5 e tre quarti.
Dall'eredi di Gio. Batta Vinale e per essi da Antonio da Ponte grana ottanta.
Dall'eredi di Benedetto Barattucci per il censo d'un poco d'orticello fuori la porta del Vescovato annui grana trenta.
Dall'eredi di Francesco de Giglio per il censo del castagneto sito nel casale di Casi annui cavalli otto.
Dall'eredi di notar Antonio Conte per il censo sopra la stanza detta della taverna scassata con un poco di territorio, annui grana settanta.
Che unite la partite, che dicono li testimoni (c48r) della parte solite corrispondersi ducati sei e grana 49 e 7 dodicesimi. Onde dalla lettura suddetta si viene in cognizione che mancano sino all'anzidetti ducati dieci e grana 44 e un terzo, ducati tre e grana 94 e due terzi, che sono le partite al presente non si corrispondeno come di sopra sta detto.
Per la qual cosa essendosi da me fatte le solite considerazioni ed osservazioni si portano detti censi per corpi feudali in ducati sei e grana 49 e 7/12 salvo però le ragioni del Regio fisco su dette partite mancanti.

Possiede anche la detta Camera Principale altri annui ducati otto e grana 62 e 5/6, per alcuni altri redditi minuti, anche feudali, ritrovati con le nuove ricognizioni fatte nell'anno 1703 per mano di notar Francesco De Quattro, come da nota sistente negli atti fol. 51, quali redditi si corrispondono dalli seguenti vs.
Da Giovanni e Salvatore Jannazzo de Casi annui grana due e mezzo.
Da Tomaso Galluccio di Casamostra annui grana 4 e un sesto.
Dall'eredi di Gio. Batta di Robbio di Carbonara annui grana due e mezzo.
Da Angiolillo Russo di Carbonara annui grana un terzo.
(c48v) Da Biasio Parlante di Carbonara annui grana 7 e mezzo.
D'Alessandro Russo di Carbonara annui grana 5.
Dall'eredi di Alfonso Temporale di Casamostra per tre redditi e capone annui grana 44.
A 2 gennaio 1733 Gio. Batta Izzo di Casamostra grana tre.
Da Giuseppe Cerullo annui grana uno.
Da Gio. Batta di Donato di Casi annui grana mezzo.
Da Francesco Antonio Manillo per lo Lombardo annui grana 1.
Da Frabizio delle Izzo di Casi annui grana venti.
Da Pietro Montaquila e per esso Onofrio di Carbonara annui grana 6.
Da Cesare Palumbo di Carbonara annui grana uno e mezzo.
Da Bartolomeo Micco di Teano per una casa annui grana mezzo.
Da Alessandro di Filippo per più redditi alli Ponticelli, e Molara annui carlini undeci.
Dall'eredi di Pietro Angelo Chiappinelli annui grana 15.
Da Nicola Scaglia di Teano annui grana 5.
A 3 gennaio 1703 dall'eredi di Filippo Nardone delli Giuliani grana mezzo.
Da Paolo Dell'Estate di Fontanella annui grana 15.
Da Catarina di Vito di Teano annui grana 4.
Da Lucrezia Carpinone di Teano annui grana due.
Da Gio. Batta Pilla annui grana 15.
Da Sebastiano di Robbio per due quarte parte di gallina annui grana 7 e mezzo.
(c49r) da Anna Mancino sua madre per Bardono annui grana 10.
Da Tomaso L'Arco di Fontanella annui grana uno e mezzo.
Da Gio. Batta Razzino delle Cappelle annui grana 7.
Da Alessandro Peccerillo di Carbonara annui grana 3.
Da Maddalena Roffreda vidua di Gaetano Mozzillo annui grana 15 e mezzo.
Da Francesco di Caparco di Teano annui grana 3.
Da Domenico Novello di Teano per S. Felice annui grana 50.
Da Pietro dello Izzo e fratelli di Casi ogni anno per Vallelonga annui grana 3.
Da Gio. Batta Gallucci per Scannagatti annui grana sei.
Da Francesco Cipriano e fratelli per Ripola annui grana 5.
Da Marcantonio de Blasio per Palmentata, Varrocchie e la Mosella ed alla Corte mezza gallina grana quattro in tre grana e un grano e un capone per annui grana 31 e mezzo.
A 2 gennaio 1703 da Pietro di Lorenzo di Giuseppe per le Vaglie annui grana 15.
Da Rocco Francesco per Cauderici annui grana 19.
Da Michel Angelo Memino per Montelucro annui cavalli otto.
Da Bartolomeo Capaccioni per le Valli annui grana 5.
Da Francesco Mosca per le Corti annui grana 30.
Da Giuseppe de Nunzio per Montecavallo (c49v) grana quattro.
Da Paride Succio per la fontana di S. Gio grana 10 e l'altre grana 5 e l'altre alla Piazza grana 4.
Da Onofrio d'Andrea per la casa mezza gallina grana sette emezzo.
Da don Carlo Martino per lo molinello annui grana 15.
D'Anna Silvestro per la casa annui grana 20.
Da Geronimo Nobili per le Brosche annui grana 2 e mezzo.
Dall'eredi di Gio. Batta Matteo Giglio per Caramello ed altri luoghi annui carlini trentadue.
Quali altri redditi sono come di sopra sta detto ducati otto e grana 71 e 5/6, benche però li testimoni fiscali dicono non saperlo, ma rimettersi alle scritture, ne da quelli della parte se ne fa menzione per la qual causa da me si porta corpo feudale in annui ducati otto e grana 61 e mezzo.
F. Possiede similmente la detta Principal Camera annui ducati due, che se li corrispondono da Nicola Cecere per l'affitto della camera con cucina, con Palazzo Baronale feudale, come costa dal ristretto de libri d'Erarij e dalli testimoni fiscali contestando su l'art. 34 fol. 299 at, 366, 313 at, e 320 at. e per tanti da me si porta ducati due.
F. Possiede parimenti nella Piana di S. Donato la detta Camera Principale, tre pezzi di territorio, il primo chiamato Cavalorda feudale, il secondo la quarantamoggia, ed il terzo le Capestrelle, come dalla fede dell'Università, quali territorij han (50r) soluto rendere annui tomoli 260 di grano, ed altre tomola 210 di biade, da testimoni fiscali vien deposto essere stato solito affittare in grano e avena senza specificare la quantità e toccante all'effettiva rendita e qualità feudale di Cavalorda si rimettono alle scritture, e da testimoni della parte su l'art. 38 fol. 205, 213, e 221  da uno vien deposto essere stato solito rendere annui tomoli 260 di grano e avena tomoli 100, ed altri si rimettono alle scritture, però al fol. 332 Gio. Batta Russo di Pugliano, depone che da cinque in sei anni da questa parte si sono tenuto in affitto da Geronimo de Paris della villa delli Transi, pagandone tomola 260 di grano e 210 di avena, benche da esso nel 1732 e 1733 si fossero tenuti in affitto per l'estaglio di tomola 260 di grano e avena tomola 210 per ciascheduno anno, ciò però per il calore e concorrenza fu nella candela, e che poi li fu concordato dall'Agente dell'Ill. Conte Daun all'ora possessore per tomola 220 di grano et avena tomola 50, e dall'esperti eletti fol. 335 vien deposto che detti territorij possono (c50v) dare, cioè Cavalorda ogni due anni tomola 240 di grano, Capestrelle tomola 80, e le Quarantamoggia tomola 108 e mezzo, e che tutti e tre possano dare di più delle descritte quantità di grano ogni due anni altre tomola 50 biada, onde pervenire nella piena condizione della rendita di detti territorij, procedei alla misura de medesimi uniti e separati e trovai Cavalorda feudale di capacità moggia 57, passi 18 e passitelli 21 in due partite, cioè il seminatorio piano moggia 83 passi 15 e passitelli 12, ed il scosceso altre moggia14, passi tre e passitelli 3. Il territorio detto le Quarantamoggia di capacità moggia 30 passi cinque e passitelli 27 e mezzo e quello detto le Capestrelle o sia le Rapestelle di capacità moggia 38, passi 7 e passitelli 4 e mezzo, che uniti fanno moggia 166, passo uno e passitelli 23, ed essendosi da me fatte le dovute considerazioni si portano detti tre pezzi di territorio per annuo estaglio di tomola 214 di grano et avena tomola 25.
Il territorio di Cavalorda feudale descritto some di sopra è parte lavorandino e parte costeroso con ripa verso il fiume Savone, feliceto con piedi di castagne, ed altri alberi selvaggi, confina con la via pubblica, che va verso la Terra di Francolise, beni della S. M. del Capitolo di Teano (c51r) della commenda di Malta e via pubblica con il Vallone, che va al molino di Montanaro ed al fiume al quale territorio a segno per l'anno estaglio tomola 125 di grano et avena tomola 15 le quali valutate, cioè il grano a grana 83 il tomolo e l'avena a grana 25 e mezzo, prezzi coacervati dalle fedi dell'Università fol. 74 e 55 alle ragioni suddette implica annui ducati 95 e grana sette e mezzo.
Il territorio Quarantamoggia burgensatico è il medesimo lavorandino, campestre con una piccola casetta a travi con tetto per comodo del parsonale, poco discosto della quale, a sinistra vi è l'aria quadra flavita ed all'incontro il pozzo d'acqua sorgente, vi sono in esso due piedi di fichi, uno di noce, e la pergola, confinante il medesimo per tre lati con vie pubbliche e per altro con li beni di don Nicola Barattucci al quale assegno l'annuo estaglio di tomola 49 di grano, e tomola 5 di avena che alle ragioni di sopra importa annui ducati trentasette e grana 4 e mezzo.
Il territorio detto Capestrelle, seu le Rapestelle, tutto piano, la maggior parte (51v) seminatorio, ed il rimanente feliceto, confina con li beni del suddetto Barattucci, via vicinale, beni di Andrea di Casamostra e Vallone, accosto del quale vi è il feliceto, ed a confine del suddetto Barattucci vi è termine di pietra bianca, al quale a segno il complimento dell'estaglio, che sono tomola 40 di grano e tomola 5 di avena, et alle ragioni suddette, importa annui ducati 30 e grana 47 e mezzo.
B. Possiede la detta Principal Camera nella Piana di Majorise, due pezzi di territorio, de quali uno denominato S. Marco, seu S. Martino, e l'altro La Valle, l'uno poco discosto dall'altro, benche dalla fede dell'Università e dal ristretto dei Libri dell'Erari, vengono descritti terre a S. Marco communi con li Gallucci, i quali hanno soluto rendere per la porzione spettante alla Principal Camera tomola quattro grano in ogni anno, li testimoni esaminati per parte del Regio fisco, depongono su l'art. 36 e 64 fol. 299, 302, 306 at, 308 at, 313, 315 at, e 322, cioè sopra il primo articolo toccante alla quantità e qualità feudale si rimettono alle scritture e cautele, e sopra il secondo art. contestualmente depongono che il pezzo del territorio nel distretto del Casale di S. Marco, si possiede la detta Principal Camerra in communi con li Gallucci, e rispetto la (c52r) rendita si rimettono alle scritture e cautele e quelli della parte su l'art. tantum 39 depongono che detta Principal Camera possedeva il territorio detto la Valle nel Casale di S. Marco, solito rendere annui tomoli otto di grano ed uno di essi si rimette alle scritture né si fa menzione se non che di una sola partita, et al fol. 239 e 240 viene similmente deposto per uno pezzo nel distretto del Casale di S. Marco, nel luogo detto la Valle, et al fol. 246 da Vito di Blasio per il territorio detto S. Martino unita colli signori Gallucci per averlo tenuto in affitto per annui tomola otto di grano ogni due anni in beneficio di detta Principal Camera e che da circa anni 8, se l'ave affittato Giovanni di Blasio per l'istesso tomola 8 di grano ogni due anni, e li sei testimoni fiscali contestualmente depongono che detti due pezzi di territorio possono dare ogni due anni tomoli otto di grano e glande tomoli 6, similmente ogni due anni ed essendosi detto territorio misurato, l'ho ritrovato essere di moggia sei, passi quattro e passitelli 29 in due partite, cioè (c52v) la prima della Valle moggia uno, passi sette e passitelli diecesette, e l'altra detta S. Marco, seu S. Martino, moggia quattro, passi 27 e passitelli 12, il primo confinante con la via pubblica di figura quasi triangolare piano, seminatorio, con li beni del rev. canonico don Nicola Bottone, pervenuti da Lorenzo Zola, beni del sig. D. Paride Galluccio, e chiesa del Soccorso di Tiano e vi sta in esso un piede di cerqua ed il secondo lavorandino di figura quadra e piano, confina con li beni di Galluccio, del suddetto Rev. canonico (nel angolo del quale vi è un termine di pietra forte) beni di Tomaso Ranucci pervenutoli da Mattia d'Odde e rio d'acqua, vi sono due piedi di cerza, e fattosi da me le dovute considerazioni, si portono detti due pezzi di territorii per la porzione spettante alla Principal Camera grano tomoli quattro et in denaro grana 16, che unito col il prezzo delle quattro tomola, valutate a grana settanta tre il tomolo come di sopra importa ducati tre e grana 8 e per tanti da me si portano.
(c53r) Di più dal spoglio dell'Apprezzo fatto nell'anno 1690 a fol. 50 apparse che la Principal Camera possedeva un territorio feudale nel Casale Casamostra detto dell'Olivella di circa un quarto di moggio, nel quale stavano tre piedi di castagne, quattro piedi d'olive et una di cerqua e confinava con la strada publica, lo Vallone di malotempo, la chiesa delle Fontanelle e li beni del Capitolo, all'ora stava in demanio, e considerorno potersi affittare e censuare per annui tarì due, e così lo portorno in rendita, ed al presente viene deposto dalli suddetti testimoni esperti eletti come sanno che la Principal Camera possedea un territorio detto l'Olivella, quale presentemente lo possiede Francesco Loffredo, che dice averlo comprato, franco e libero da Michele dello Izzo, alias Fungella, e può dare, e rendere così per il terratico, come per l'oglio annui ducati tre e grana cinquanta e li testimoni della parte su l'art. 40 fol. 205 at, 213 at e 221, il primo de quali depone, come sa che detta Principal Camera possedeva nel distretto del Casale di Casamostra, un territorio detto all'Olivella, dal quale è stato solito esiggerne ogn'anno tomola due di grano a altri (c53v) due non saperlo e non averli avuto in nota in tempo dell'Erariato, onde attento al possesso si ritrova il suddetto Loffredo sarei di parere doverse fare ordine che dimostri il titolo per vedersi, come possiede quello, ed intanto mi è parso darle il prezzo di ducati centoventisette di capitale, acciò in caso che detto Cerqueto, si debba incorporare a detta Principal Camera se ne sappia il valore. 127
B. Parimenti la detta Principal Camera possiede tre partite di territorij alla Rocchetta (benche dalla fede dell'Università e dallo spoglio dei libri d'erari si porta per una sola partita) li testimoni fiscali, su l'art. 39 fol. 300 e 306 at, 310 e 320 at, contestualmente depongono non saperlo, e quelli della parte su l'art. 41 depongono sapere, come nel Castello della Rocchetta vi è un territorio quale in ogni anno è stato solito rendere tomoli due di grano, ut fol. 205 at, 213 at, e 221 e l'altri testimoni fiscali esperti eletti depongono contestualmente posseder due territorii denominati li Guarnari e Lonocito, seu Pagliaro, e altro territorio detto (c54r) similmente Lo Nocito, di capacità moggia tre in circa, quali possono dare, ogni due anni tomola sei di grano ed essendosi quelli da me riconosciuti e misurati, l'ho ritrovati uniti di capacità moggia due, passi 28 e passitelli 8 e mezzo. Nel territorio della Rocchetta il primo di capacità passi 27, e passitelli10 e d il secondo di passi 27 e passitelli 20, ed il terzo di moggio uno passi 3 e passitelli 8 e mezzo.
Il primo nel luogo detto Li Guarnari per dove si va alla Rocchetta, piano seminatorio con tre piedi grossi di cerse, ed altri tre piccoli accosto il Savone, confinante con li beni di Silvestre Zeppetella della Rocchetta e via pubblica.
Il secondo detto di due tomoli, similmente piano seminatorio di figura quadra, con un piede di cerqua, verso la strada, confinante con li beni del Monte de Morti di Tiano, di Giovanni d'Accresca della Rocchetta e via publica.
Il terzo similmente lo Nocito, seu Paglaro in detto luogo, distante dal suddetto circa un quarto di miglio verso la via che da Torricella si va alla Rocchetta. Quali descritti tre territori si tencono in affitto da Stefano di (c54v) Leone per tomoli tre di grano l'anno, secondo l'informe extrajudiciale da me preso. E fattosi le dovute e solite considerazioni, si porta per le suddette tomola tre d'ogni anno, che in prezzo alla suddetta ragione di grana 73 il tomolo, ducati due e grana 19. 2 _ 19
F. Possiede similmente essa Principal Camera sopra un territorio feudale, sito al Cavone, detto l'Orto del Cavone, nel feudo delli Gallucci e Madama Porpora e dalla medesima data in emphitheosim al quondam Vincenzo de Bonis per annui tomoli quattro di grano come dall'Apprezzo fatto nell'anno 1690, al presente si tiene dalla Venerabil chiesa AGP, da chi si corrispondono tomoli quattro di grano, come appare dal ristretto de Libri d'Erarij, da testimoni fiscali  sull'art. 19 fol. 298 at, 305 at, 312 at, 319 at e 327 viene deposto contestualmente che dalla suddetta Principal Camera si esiggono le suddette tomola quattro di grano, che il medesino sia corpo feudale e dalla parte delli Capitoli antichi fol. 260 si è articolato possedere la suddetta Principal Camera ed esiggere in emphitheosim tomola quattro di grano da detta Venerabile chiesa AGP, il che (c55r) viene contestualmente deposto da Andrea Portanova e notar Dieco Gentile, Giuseppe de Cubellis, D. Alberico Barattucci ut fol. 260, ed 265. Quale tomola quattro grano valutate a grana 73 il tomolo, come dalla suddetta fede dell'Università importano annui ducati due e grana 92. 2 _ 92
Possedeva la Principal Camera un castagneto al Ponticello nel Casale di Casi, di capacità tomola tre in circa, in esso piedi di castagne numero 70 d'inserto, confinava con li beni di Pompeo Galluccio, Dezio Russo e lo Rio publico, consideratosi il frutto potea dare lo portorno per annui ducati uno e grana 50. Li testimoni fiscali depongono su l'art. 40, fol. 300, 306 at, 314 e 320 at contestualmente non saperlo, li altri sei testimoni fiscali, depongono come possiede la suddetta Principal Camera un castagneto nel Casale di Casi, quale castagneto, come si ritrova al presente può affittarsi per ducati 8 l'anno, e quelli della parte all'art 67 fol. 207 at, 215 e 223 depongono non saperlo. Da suddetti esperti mi fu accertato che tal castagneto si possedea da Bernardo Tiano, per la qual causa mi portai a riconoscerlo, e lo trovai dell'istessa forma descritto nell'apprezzo con li medesimi confini, cioè invece di Dezio Riccio, li beni del med. Tiano, ed in (c55v) invece di Galluccio, beni del duca di Bagnuolo pervenuti dal detto Galluccio e da pochi mesi a questa parte, aveva tagliato la maggior parte delli suddetti piedi di castagno, e dimandato al detto Tiano, como possedeva il detto territorio, mi disse a titolo di compra. Per la qual causa, sarei del parere, doversi far ordine che dimostri il titolo, per vedersi come lo possiede, mi è parso però darli prezzo di ducati duecento in capitale, accioche in caso che detto castagneto si debba incorporare a detta Principal Camera se ne sappia il valore. 200
F. Possiede parimenti la suddetta Principal Camera la vigna dietro il Castello, come costa dalla fede dell'Università, quale ha reso secondo il ristretto de Libri d'Erari per lo spazio d'anni cinque ducati ciaschedun anno, e li testimoni esaminati su l'art. 41 fol. 300, 306 at, 314 e 320 at e 321 contestualmente depongono che la nominata Principal Camera possiede, como corpo feudale sotto il Palazzo e circa la rendita si rimettono alle cautele et al fol 329 Giuseppe Manciniello depone che la suddetta Camera Principale possiede una vigna sotto il Palazzo, quale è solita (c56r) affittare annui ducati sei e grana 60, e si ricorda che aveva anni cinque addietro Marco Manciniello suo fratello lo tenne in affitto per la suddetta summa, e l'altri sei testimoni depongono che può rendere in grano, ogni due anni tomola dodeci e le pera del Duca con altri frutti ducati due e grana trentasette e mezzo. Ed essendosi misurata la medesima, l'ho ritrovata di capacità moggia due, passi 25 e passitelli 28, confinante con il Palazzo baronale, Castello, Monastero di S. Catarina de signore monache e la via pubblica, coli beni di Antonio d'Aponte e di donna Candita Martino, vidua del quondam D. Gio. Batta Guastaferro ed è detto territorio pendinoso, seu scosceso, seminatorio ed ortalizio, vi sono piantati piedi di giovani pera del duca, numero sei, uno di melo alappio bianco, un altro di cerase e novellino, cinque piedi di persiche ed uno di fiche. E fattesi le solite e dovute considerazioni si porta così l'estaglio del grano in ciaschedun anno, come per li frutti suddetti per annui ducati sette. 7
F. Possiede la suddetta Principal Camera la montagna feudale, vicino la Taverna di Torricella, nella quale vi si è fatto un buon pastino d'olive, come viene deposto dalli testimoni fiscali su l'art. 42 e benche al presente poco frutto ad (c56v) ad ogni modo però col tempo può dare oglio in abbondante, purche vi si stia oculato, e si governa la terra come si deve fol. 300, 306at, 314 e 321 e dall'altri sei testimoni fiscali ut fol. 335 ad 338 vien deposto contestualmente, che può dare in ogni due anni stara ottanta d'oglio e fra altri dieci anni può dare in ogni anno stara 150 e si si scalzassero e polizzassero i piedi d'olive con levare le pietre e governarle con la spesa nel primo anno di ducati 70 e poi in ogni anno spenderci ducati cinque in coltivarli all'ora darebbe fra li suddetti dieci anni stara 170 in ogni due anni e non già le suddette stara 150 e li testimoni della parte su l'art. 42 fol. 205, 213 at e 221 il primo depone come da poco tempo s'è piantato dette olive e dà poco rendita ed il secondo e il terzo che rende pochissimo cosa, però col tempo può dare molto frutto. Qual territorio da me si è misurato e numerato li piedi sono in esso, l'ho ritrovato di capacità moggia cento e passi 18 ed in esso i piedi d'olive giovani sono 775 tra grossi e piccoli,  nella quale misura, vi è un piccolo orto per comodo dell'osteria della Torricella descritta, confina il medesimo colla via Regia (c57r) che va ad Apruzzo, all'incontro della quale sta l'osteria detta della torricella descritta, con li beni del sig. Duca d'Albano, quelli di Francesco di Diano ed il Demanio della Rocchetta, che fattosi da me il conto, così della rendita presentanea, come all'augmento può dare fra li detti dieci anni, attento alla spesa che vi può occorrere, li do di rendita annui stara 50 d'oglio che valutato a grana 69 e 1/6 il stato come di sopra, importa la spesa di annui ducati 34 e grana 58 e 1/3.
Similmente possiede la detta Principal Camera la Ferriera distante da detta città mezzo miglio nel Vallone, dove corre l'acqua che cala dalla Terra di Roccamonfina descritta di sopra, come costa dalla fede di detta Università, la quale ha reso secondo il ristretto de libri d'erari per anni tre ducati mille l'anno, e che nell'altri tre sia stata in demanio. Li testimoni però esaminati ad istanza del Regio fisco su l'art. 43 fol. 300, 307, 314 e 321 contestualmente depongono che suol rendere annui ducati 730, benche nell'anni passati, ha soluto rendere ducati mille, e sopra la qualità feudale non saperlo, ma che si rimettono alle scritture, e li testimoni della parte su l'art. 52, fol. 206 at, 214 at, e 222 dal primo si depone rispetto alla rendita rimettersi (c57v) alle cautele e sa che sia burgensatica, ed il secondo e terzo che presentemente rende ducati settecento in circa, e che per il passato abbi reso ducati mille l'anno rimettendosi alle scritture, toccante se sia alla qualità burgensatica o feudale ed inoltre si depone che sta presentemente affittata per ducati 600 l'anno da Pietro Cecere fol 242 et at e che sia  stato solito affittarsi ducati 700 in circa, e che l'anni addietro ha soluto rendere ducati mille l'anno. Ed essendo da me fatte le dovute considerazioni e coacervazioni si porta per annui ducati 757 e grana 50, quale descritto corpo si liquida me per burgensatico, si perche non c'è prova per la qualità feudale (benche per tale sia stata articolata dal Sig. Avvocato fiscale) si anco perche nel menzionato apprezzo dell'anno 1690 fu liquidata la Ferriera suddetta per burgensatica, dalla quale summa se ne deducono annui ducati 42 e grana 47 cioè ducati 12 e grana 50 rata della ruota e fresolo, che costa ducati 100, e può durare circa anni otto; ducati due rata delli zocchi che possono durare anni trenta e il di loro costo ascende a ducati 60; altri ducati sette per la rata del maglio, che costa ducati 50 e dura circa anni sette; altri ducati due e grana cinquanta rata delli ducati 50, che (c58r) importano li canali di legno, che durano circa anni venti; altri ducati tre e grana 33, rata di ducati 40 costo delle trombe che durano anni dodeci e ducati 15 rata delli ducati 30, costo dell'incudine, quale può durare anni due. E questo tutto su la considerazione che il materiale di ferro antico, non se ne deduce per averne avuto considerazioni su le suddette partite, il tutto secondo l'informo extrajudiciale da me preso con dichiarazione che le spese occorrono nella Ferriera di ducati dieci abbasso, si devono fare dall'affittatore, senza esser tenuto il Padrone a cosa alcuna e da ducati dieci in su dal Padrone, come viene deposto dal suddetto Cecere al fol. 268 ed anco da Onofrio de Leo, Gaetano Liste al fol. 266 e 267, sicche resta netta dalle spese, come di sopra per annui ducati settecento quindeci e grana 3. 715 _ 3
B. Possiede la detta Principal Camera in testa la Piazza del Mercato la descritta Osteria, come dalla fede dell'Università, quale è stata solita affittarsi, come dal ristretto de Libri d'Erari coacervatamente (c58v) annui ducati 104 e da testimoni fiscali esaminati su l'art. 44, fol. 300, 307 e 311 viene deposto d'esser stato solito rendere annui ducati 110, unite le tre botteghe, siccome al presente rende e da quelli della parte su l'art. 44 ad 46 fol. 205 at, 214, 221at dal primo si depone che sia stato solito affittarsi, cioè l'osteria per annui ducati 101, e che le due botteghe stanno censuate per annui ducati otto. Né fa menzione della terza che in uno sono ducati cento e nove e dall'altri due si rimettono alle scritture, toccante la rendita di detta osteria e per le due botteghe ritrovarsi censuate come di sopra e circa la qualità, che s'imburgensatica al fol. 241 da Nicola Angelotti viene deposto essere solito affittarsi ducati 101 la sopradetta osteria, quando più quando meno, perocche esso la tenne in affitto quattro anni addietro e ne pagò per un anno ducati ottanta e toccante alli due bassi, viene deposto al fol. 248 da Pietro Cecere, che di circa anni dieci (c59r) si censuò una delle dette botteghe per annui ducati quattro in perpetuo e l'altra fu censuata da essa Principal Camera al quondam Carlo Antonio Bianco per la stessa somma, per il che fattosi le dovute coacervazioni e considerazioni, si porta la rendita annuale della sola osteria, stante li censi delle due botteghe, si portano apparte in ducati cento. 100
Per il censo delle suddette due botteghe dovuto come di sopra, cioè ducati quattro da Pietro Cecere e dall'eredi del quondam Carlo Antonio Bianchi, secondo viene deposto nell'antecedente capitolo e per tanti da me si riportano annui ducati otto. 8
Possiede parimenti la detta Principal Camera un camerino con suppegno nella detta osteria di sopra per li quali se li corrispondono annui ducati due da Nicola Cecere, come costa dalla deposizione de testimoni su l'art. 45, 71 fol. 207, 216, 233at, 300, 307, e 313 rimettendosi alcuni alle scritture se sia reddito o affitto e per tanto da me si portano con ducati due. 2
Dippiù possiede la medesima Principal Camera una (c59v) annua prestazione di grana sessanta in emphitheosim che se li corrispondono da d. Scipione Portanova per censo sopra un palazzotto sito nella parrocchia di S. Pietro come contestualmente viene deposto dalli testimoni, tanto fiscali, su l'art. 48 quanto dalla parte su l'art. 49 e per tanti da me si portano annui grana sessanta. _ _60
B. Possiede la suddetta Principal Camera similmente la bottega della chianca, contigua alla facc. suddetta quale si tiene in affitto dall'università per annui ducati sei, come costa dal ristretto de libri dell'Erarii e dalla fede dell'Università suddetta e contestualmente viene deposto da testimoni fiscali su l'art. 46 fol. 293, 300 370 321, e da testimoni della parte su l'art. 47 fol. 206, 214, 221at e 227at, annui ducati sei. 6

B. La detta Principal Camera possiede sopra una casa della strada della Rua un censo d'annui ducati cinque quale secondo viene deposto da testimoni fiscali su l'art. 47 fol 300 a t, 307, 314 at, e 321 at sia stato in emphitheosim ad Antonio Zarillo per annui ducati cinque (c60r) essendosene stipulato istromento per mano del mag. notar Paride Dionisio uno dei quattro testimoni fiscali e qulli della parte su l'art. 48 fol. 206, 214 e 221 at due de quali depongono essere stata data per li suddetti annui ducati cinque ad Antonio Zarillo in emphitheosim e che l'è burgensatica e l'altro rimettersi alle scritture, e tanto anche si portò per affitto nell'apprezzo del 1690 e per tanti al presente da me si carica annui ducati cinque. 5

                                                                                                                  (fine V parte)

(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 8 Agosto)


Casafredda di Teano - Ruderi della chiesetta di S. Marco (foto di Mimmo Feola)