Un giorno il Sindaco di un paese bandì un concorso il cui vincitore sarebbe stato chi avesse fatto la proposta più vantaggiosa per migliorare la qualità della vita.
Tutti i cittadini del paese si diedero un gran da fare per pensare perché il premio in palio era cospicuo.
Qualcuno pensò ad attrezzare un parco di giochi morbidosi per la sicurezza dei bambini, un altro propose di dotare le strade di semafori sonori per aiutare le persone anziane ad attraversare le strade, qualcun altro ancora progettò panchine massaggianti da mettere in piazza per rilassare i lavoratori in pausa pranzo che volevano fare la pennichella.
In men che non si dica un buon gruppo di persone si radunò nell'anticamera del Sindaco nel giorno convenuto per presentare il proprio progetto sperando venisse scelto. Tutti avevano la loro bella borsa piena di fogli con gli schizzi del progetto, calcoli, conti; uno solo era lì, in silenzio, senza alcun foglio da presentare.
Il Primo Cittadino ricevette tutti, ascoltò, valutò.
Per ultimo entrò l'uomo senza fogli e il Sindaco gli chiese cosa avesse da proporre.
Il signore alzò fiero il capo e rispose :<Io dono un po' del mio tempo>.
Tutti i presenti risero a quell'affermazione ma il Sindaco lo guardò con rispetto e disse:
< Il tuo dono è il più prezioso di tutti perché doni un pezzo della tua vita agli altri. E da oggi ti chiamerai “volontario” perché questa parola deriva da “volontà” che indica la capacità di decidere consapevolmente della propria vita in vista di uno scopo.>
Quel giorno nacque il volontariato.
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Oggi i volontari aiutano gli immigrati, vanno nelle zone terremotate a scavare tra le macerie, pattugliano le strade per portare una coperta o un pasto caldo ai senza tetto o semplicemente aiutano chi ha bisogno.
Loro sono sempre pronti a donare un po' di tempo e tu vuoi continuare a stare a guardare?
Anche tu puoi donare il tuo tempo libero per aiutare chi ha bisogno.
Nella nostra Diocesi di Teano - Calvi ci sono già dei volontari che si occupano di circa 30 bambini, li aiutano nei compiti, offrono opportunità ricreative e moltiplicano le occasioni di arricchire le loro menti con attività formative.
Non salvano vite ma aiutano ad educare generazioni per un futuro migliore.
Perciò, a te che leggi questo articolo, fa' che “volontario” diventi il tuo secondo nome.
Esterina De Rosa
(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 1 Gennaio) |
