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Indice Esterina De Rosa
 
 

Uno alla volta, per carità

 
Foto di Mimmo Feola
 

Nell'uggiosa mattinata di domenica 18 settembre a piazza Sperandeo è iniziata la lunga giornata dedicata al gemellaggio dell'Avis di Teano presieduta dal sig. Angelo Cafaro con L'Avis delle città di Recanati e Pontinia.
Chi appena sveglio si è affacciato dalle finestre dei palazzi che danno sulla piazza ha notato sicuramente uno strano movimento… una piazza gremita di persone che si salutavano, stendardi di varie fogge, fasce tricolori e fasce celesti che cingevano persone sconosciute e poi labari, i vessilli dell'Avis, tanti, tantissimi, oltre 50 a detta degli addetti ai lavori, provenienti da ogni parte dell'Italia.
C'erano inoltre i Cavalieri di San Marco di Venezia guidati dal Presidente, un veneziano DOC; poi c'era il Sindaco di Amatrice con una delegazione e altri Sindaci oltre quelli delle città da gemellare con Teano.
In rappresentanza della nostra amministrazione la consigliera Adele Passeretti e l'assessore alla cultura, Gemma Tizzano. Pochissimi i Teanesi.
Solo uno sparuto gruppo di donatori e un gruppo dell'associazione AIDO di Teano che ha voluto condividere con l'Avis questa giornata, nata all'insegna della solidarietà e del servizio.
Una nota di positività e di speranza: un gruppo di ragazzi, in piazza fin dal primo momento, aiutava con allegria ed efficienza la macchina organizzativa per accogliere nel migliore dei modi quanti avevano macinato chilometri per essere a Teano in quella grigia ma particolare mattinata settembrina.
Il corteo, sorretto dalla Protezione Civile e accompagnato dalla banda musicale di Teano, è partito sotto una sottile pioggerellina per giungere a piazza Vittoria dove alcune delegazioni hanno deposto una corona d'alloro al monumento ai caduti.
Poi  il corso, deserto come al solito, e infine piazza Duomo dove il corteo ha fatto ala al lancio di una mongolfiera col logo dell'Avis che si è innalzata sulle note della banda di Teano.
Quindi la messa officiata dal Vescovo Mons. Arturo Aiello, l'ufficialità delle firme tra le città gemellate nella sala Convegni del Seminario Diocesano e infine il pranzo al “Re di cuori” di Caianello.
Intensa giornata e perfetta nella sua organizzazione ma io sono tornata a casa pensierosa.
Ho visto una città in letargo che si sveglia solo per mangiare e poi torna a dormire.
Non una persona per strada, non un'associazione presente in forma ufficiale, fatto salvo il gruppo dell'AIDO che ha partecipato tutta la mattinata.
In qualche articolo ho letto soltanto di una puntualizzazione sul fatto che le veci del Sindaco erano state fatte in modo improprio da una consigliera, precisazione oltremodo di poca valenza visto che il problema serio è piuttosto quello della città dormiente in questa e in tante altre occasioni quando da più parti si incita alla rinascita.
Non una parola sulle numerose città accorse da ogni parte d'Italia che erano fiere di venire nella città dove era stata fatta l'Italia, non una riga sulle persone che fotografavano avidi gli scorci e i palazzi antichi di Teano.
Forse questo non viene reputato importante, forse ognuno è troppo occupato a curare bene il proprio terrazzamento dimenticando di accordarsi col vicino per intensificare il raccolto.
Peccato… Sarebbe stato bello che le numerose associazioni presenti nel nostro paese avessero offerto ospitalità aprendo porte come accoglienza, stringendo mani come alleanze, camminando insieme, alzando stendardi autoctoni, condividendo progetti come hanno fatto i soci dell'AIDO intervenendo nella sala Convegni del Seminario.
Però io sono fiduciosa, spero accada la prossima volta.

Esterina De Rosa
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 9 Settembre)