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E tu ci stai!

 

A giugno sono andata a Genzano, era la vigilia dell'infiorata e si respirava fortemente aria di festa.
Non ho guardato tanto il vialone dove già erano disegnati i quadri che in nottata si sarebbero vestiti di colore indossando petali variopinti ma sono andata oltre. Ho sbirciato nei negozi, sono entrata nei bar, ho spiato i passanti, ho controllato le ceste dei venditori di strada e tutto mi sussurrava: Fiori. I negozi di abbigliamento mettevano sui manichini abiti floreali e addobbavano il marciapiede antistante la vetrina con fiori, il gelataio aveva gelati al gusto di svariati fiori, un bar aveva ospitato una mostra con ritratti di donne il cui vestito era stato drappeggiato a forma di fiori e il signore con la cesta sul marciapiede vendeva cinture di fiori da mettere alla vita o tra i capelli.
Allora mi è stato tutto chiaro e la parola che mi è balenata subito nella mente è stata: IDENTITÀ. In quella festa ci si identificava l'amministrazione che incrementava il turismo, il commercio, la conoscenza del territorio ma soprattutto ci si identificavano i cittadini che si mettevano in gioco affinchè l'evento non si riducesse a quel corso vestito a festa... ed io ho assaggiato i gelati, ho comprato la cintura di fiori anche se non mi serviva, ho visitato il bar-galleria e poi avendo ancora un po' di tempo ho visitato il parco del castello Sforza Cesarini e se avessi avuto altro tempo avrei visitato anche altre cose. E come me tante e tante persone venute da fuori.
Qualcuno si chiederà dove voglio andare a parare con questa celebrazione di una festa che non ha nulla a che vedere con Teano.
Ebbene quando una persona che era con me mi ha chiesto quale festa identificasse Teano io non ho saputo rispondere... ho pensato alla festa della birra, alla notte bianca, a cioccolateano, alla festa patronale, sapori e mestieri, ancora e ancora ma a questa persona che pure è oriundo della zona queste parole non dicevano nulla. Nessuna festa che identificasse il paese... eppure fuori quando dici Teano rispondono Garibaldi!
Allora credo che bisognerebbe fermarsi un attimo a pensare e chiedersi cosa si vuole veramente.
Se lo scopo è ricreare gli abitanti del luogo e qualche sparuto vicino allora va bene così, facciamo feste su feste, dividiamo la torta in tanti pezzettini e addolciamoci di tanto in tanto.
Se invece vogliamo essere più lungimiranti e miriamo ad una rinascita economica allora dobbiamo investire in pensieri, tempo, idee e operare scelte drastiche.
Dobbiamo richiamare gente da lontano, fare in modo che la gente aspetti quel giorno perchè è proprio da noi che ha programmato da tempo di venire, e quando arriva si guarda attorno e si vede immersa in un'atmosfera che in qualche modo la fa sognare... solo allora quella persona ritorna e ritorna e lo dice ad altri che verranno e lo diranno ad altri ancora.
E Teano è stata baciata dalla fortuna 154 anni quando tra tanti posti di questo nuovo stivale un re e un condottiero si incontrarono per sancire un patto.
Genzano non è un paese di fiori e si è dovuta inventare l'infiorata, Salerno ha pensato alle luminarie di Natale da Novembre a Gennaio, Urbania che non è il paese della Befana si è inventata una festa particolare su questo personaggio, Cocullo attira migliaia di turisti con una processione con serpenti e tutto ciò con relativo incremento economico e noi che siamo il paese dell'Unità Nazionale buttiamo all'aria il nostro specchietto per le allodole che il caso ci ha fatto piovere addosso e non sappiamo inventarci un evento che calamiti turisti da ogni parte d'Italia. Il mio più grosso timore è che ci pensi per primo qualche nostro confinante...
Allora ci stiamo a provarci?
E tu AMMINISTRAZIONE ci stai a renderti un po' impopolare destinando tutti i fondi per una sola festa ma fatta a regola d' arte?
E tu PROLOCO ci stai a focalizzare l'attenzione su un evento particolare ma fatto come dio comanda senza disperdere energie con altre feste?
E tu COMMERCIANTE ci stai a sistemare a tema il tuo negozio e allungarti anche un po' fuori dal negozio senza star lì a centellinare sugli spazi privati o pubblici?
E tu CITTADINO del centro e della frazione ci stai a dire sì per la disponibilità che ti verrà chiesta?
E tu DETRATTORE POLITICO ci stai a non fare polemiche sterili ma a cercare di avviare un discorso che si protrarrà nel tempo?
E tu ASSOCIAZIONE CULTURALE ci stai ad essere pronta ad accogliere e ad allargare l'offerta culturale con proposte concrete e d'impatto?
E tu SINGOLO ci stai a non lagnarti perchè quell'obolo a cui ti sei abituato verrà destinato ad un disegno più ampio in cui però ti potrai collocare in un'ottica che si affaccia su un futuro diverso?
Non rispondete di getto, fate scendere questa domanda nel vostro cuore e, come antico pane nella madia, fatela lievitare lentamente e poi un sussurro: semplicemente un sì o un no!
Se vinceranno i "sì" vorrà dire che Teano, come un'araba fenice, inizierà a risorgere dalla proprie ceneri e crescerà economicamente perchè chi verrà dovrà mangiare, dormire, rinfrescarsi al bar, visitare altri siti di interesse e comprare souvenirs. E più saranno numerosi i visitatori e più si allargherà il cerchio d'onda.
Se invece vinceranno i "no" terremo ben custodite le nostre uova gallate nel sacco di grano appena trebbiato, come facevano le nostre nonne, per mantenerle fresche ma, ne possiamo essere certi, non avremo mai un bel pollaio di galline che moltiplicheranno le nostre uova!

Esterina De Rosa
(da Il Sidicino - Anno XI 2014 - n. 8 Agosto)