L'ASSOCIAZIONE
 
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Indice Fabio De Gemmis
 
 

Progetto meticciato

 

Era il 18 maggio del 2020, uscivamo da una delle pagine più nere della nostra storia repubblicana. Per 69 giorni eravamo stati costretti a rimanere chiusi in casa, senza possibilità dì vivere le nostre città. Nessuno aveva idea dì cosa sarebbe successo nei mesi a venire. Alcuni dì noi, i più ottimisti, avevano visto nel primo post-pandemia una speranza dì maggiore attenzione per le persone, per le fragilità e i disagi.
La realtà dei fatti ci ha tuttavia dimostrato che le cose non sono andate così. Il disagio sociale ed economico ha fatto da padrone in tutte le discussioni che a livello nazionale abbiamo affrontato; è stato chiaro a tutti nel giro dì qualche mese che la pandemia aveva tirato fuori i limiti del nostro modello dì sviluppo socio-economico-culturale.
Come Libera abbiamo tentato dì comprendere cosa stesse succedendo al nostro paese che in quei mesi disastrosi aveva dimostrato tanto un forte rigore quanto uno spirito dì solidarietà. È chiaro a tutti che qualcosa non abbia funzionato, è chiaro a noi che il trauma provocato dalla crisi non è stato vettore dì nuovi stimoli per il rafforzamento del tessuto sociale quanto più un ostacolo al lavoro dì tante realtà impegnate nello sviluppo della coscienza civile dì ciascuno. La crisi lascia dietro dì se un vuoto dì senso e proprio in tale vuoto si stanno sviluppando emarginazione, fragilità, individualismo e violenza. Questo nuovo anno associativo ci mette dì fronte alla necessità dì riprendere con maggiore forza temi a cui siamo molto legati ma che troppo spesso non sono stati il centro del nostro operare.
Al fianco dei temi più spesso trattati (dalla Memoria delle vittime delle mafie, al riuso sociale dei beni confiscati) abbiamo necessità dì tornare ad occuparci dì emarginazione, esclusione, povertà (soprattutto educativa). Per fare questo siamo però ben coscienti che le nostre forze non basteranno, che per ripartire serviranno tutte le forze sane della nostra città. Don Luigi Ciotti durante la nostra ultima assemblea nazionale ci ha ricordato l’importanza dell’umiltà, dell’apertura a diversi modi dì fare le cose in un’ottica dì partecipazione e scambio con le realtà sociali territoriali, un progetto dì meticciato, perché solo attraverso l’incontro avremo la possibilità dì ricucire le ferite.
A tutti i volontari che si impegnano sul territorio noi chiediamo dì metterci in contatto, per provare a costruire una rete capace dì proporre interventi mirati ed incisivi. A tutti buon lavoro, abbiamo tanto a cui pensare.

Fabio De Gemmis
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 11 Novembre)