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Il Karate: perché è adatto ai bambini.

Il Maestro Baldini ci spiega i benefici di questa disciplina
 
 

Volete che vostro figlio faccia un'attività fisica, ma non sapete quale? Perché non fargli provare il Karate? È un'attività completa, che forma fisicamente e mentalmente, e proprio per questo adatta dai bambini in piena fase di crescita agli anziani. Il Maestro Salvatore Baldini ci parla dei benefici di questa disciplina, dal punto di vista fisico e psicologico.
Perché scegliere il Karate?
Il Karate ha tanti benefici. Innanzitutto, insegna ai più piccoli a relazionarsi in modo migliore con gli altri: ai più timidi questo sport dona più fiducia, mentre ai più aggressivi impartisce il senso del controllo. Inoltre, sin da piccoli, i bambini impareranno a conoscere il proprio corpo e il loro seno a migliorare le capacità attentive, così come dai più piccoli per gli schemi motori di base alle capacita coordinative generali e speciali fino alle capacita condizionali forgiando corpo e mente.
A che età bisogna iniziare?
L'età ideale per iniziare a praticare Karate è intorno ai 4-5 anni, a patto che il corso venga svolto da tecnici FIJLKAM unici in Italia a essere riconosciuti dal CONI (karate sportivo olimpionico), comprenda attività ludico - motorie e non semplicemente tecnicismi propri della disciplina. Successivamente la parte tecnica sarà incrementata per arrivare ad un eventuale livello agonistico con il potenziamento del controllo motorio e delle capacità condizionali svolgono un ruolo essenziale. Alla mia veneranda età poi il Do “il cammino sulla strada del miglioramento personale a 360 gradi” è l'aspetto più importante.
Il Karate è uno sport violento?
Assolutamente no. Ogni buon Maestro impartisce delle regole che il bambino si troverà a rispettare anche a casa; i bambini impareranno i concetti di ordine e disciplina e sapranno rispettare il prossimo, anche quando si tratta del suo avversario. Questa disciplina ha delle ripercussioni su tutta la sfera psicologica e caratteriale, soprattutto per quanto riguarda la fiducia in sé stessi, l'autocontrollo e l'educazione. L'aumento del livello di attenzione, nella maggior parte dei casi, porta anche a dei migliori successi scolastici. Io ho avuto molto da questo sport e il mio impegno è dare la possibilità di trarre gli stessi benefici.
I genitori con i figli che praticano il Karate (come il sottoscritto) sono contenti dei risultati ottenuti, siete pronti a portare i vostri figli a lezione?

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 3 Maggio)

 
 
Karate: un po' di storia
In tutto il mondo, presso tutti i popoli e in tutti i tempi, si sono sviluppati sistemi di combattimento senza l'utilizzo di armi (Kara-te significa appunto “mano vuota”). Il corpo a corpo ha assunto aspetti diversi a seconda dei costumi e delle usanze che hanno governato i vari gruppi umani. Oltre un millennio fa in Giappone cominciarono a svilupparsi arti di combattimento prima con armi improprie e poi a mani nude
Nel 1868 in Giappone finì l'epoca feudale e le arti marziali rischiarono di scomparire. Grazie però ad alcuni maestri intelligenti ed intraprendenti che ravvisandone le loro potenzialità anche in una moderna società, le arti marziali furono salvate. Si trasformò il jitsu in Do: ovvero si eliminò il fine letale della pratica per sostituirla con la componente psicofisica del cammino da percorrere per il proprio miglioramento utilizzando le capacità formative ed educative e il profondo significato filosofico. Cosi nel1922 il M. Funakosci presentò